La domenica successiva Kageyama lo portò al parco Hibiya, vicino a Tokyo.
Lo condusse fino alla Crane Fountain, in mezzo ad un piccolo specchio di acqua. Lì c'erano meno turisti, quindi era più silenzioso e appartato.
Sì sedettero sul bordo del muretto.
Hinata faceva dondolare le gambe avanti e indietro.
- Allora... hai mai avuto una relazione con qualcuno? - gli chiese Kageyama.
- Non seria. Insomma, alle superiori un po' mi piaceva Kenma, però lui aveva una cotta per Kuroo, e alla fine ho capito che era solo un buon amico. Anche con Oikawa in Brasile era scattato qualcosa, ma lui stava già con Iwaizumi e abbiamo convenuto che... che non andava. E poi ci sono tutte le mie fan. Con qualcuna ci sono anche uscito, tuttavia nessuna mi ha... impressionato. Non so se si capisce.
- In realtà sì. Anche io ho avuto la stessa sensazione. Nessuna lasciava il segno. E poi non mi piacciono le ragazze, ovvio.
- E altro? Oltre alle ragazze, intendo. Sei mai stato fidanzato?
- No. Cioè... più o meno. Sono uscito per un po' con un ragazzo, anche lui mio fan. Ma era noiso, parlava solo di me, quindi l'ho mollato.
- Pensavo ti piacesse essere al centro dell'attenzione. - lo stuzzicó.
- Lui sembrava una stalker, però. Sapeva più cose lui di me. E poi basta. Non ho mai avuto nessuna altro. Né di serio né per scherzo.
- Non pensavo. Insomma, credevo che la tua vita amorosa fosse molto più piena.
- Nah. La maggior parte della mia vita è la pallavolo.
Hinata fece una faccia delusa. Quelle parole gli avevano fatto capire che era inutile tentare di entrare nella vita del compagno.
- Ehi. - Kageyama lo scosse. - Nella mia vita c'è spazio anche per te, Shoyo. - aprì le braccia e strinse il corpo contro il suo. Gli accarezzò dolcemente i capelli arancioni. - Non ne dubitare mai.
Dopo quella domenica ripresero i loro allenamenti, che diventavano sempre più pesanti a causa del mancato riposo da parte di entrambi. Passando il tempo insieme finivano per andare letto tardi e trascorrere ogni momento libero parlando o giocando, per cui si ritrovavano ogni mattina più stanchi.
Una sera di quelle Kageyama era appena uscito dalla doccia per cambiarsi. Era distrutto e più irritabile del solito.
- Tobio! - sentì la voce di Hinata chiamarlo dalla loro camera.
- Eh? - entrò nella stanza e lo vide sdraiato sul letto con il telefono in mano.
- Che ti prende ultimamente?
- Niente. - si infilò la maglietta.
- Davvero. Sei scontroso. Più rispetto all'abituale.
L'altro fece una smorfia mista a un ringhio.
Quello dai capelli arancioni batté una mano sullo spazio a fianco a lui sul letto. - Vieni qui.
Kageyama si sdraiò vicino a lui e lo abbracciò.
Hinata gli accarezzò i capelli scuri lisci. - Sono così ordinati e morbidi.
- Dovresti sentire i tuoi.
- Lo considero un complimento.
- Ovvio, idiota. - avvolse le sue gambe al busto dell'altro.
- Forse quando fai così mi piaci di più. - Hinata rise.
- Tra una settimana ho una partita. Starò via per qualche giorno. - gli disse dopo un po'.
- Anche io ho una partita. - sospirò.
- Poi ti porto in vacanza.
- Cosa? - Hinata alzò lo sguardo per incontrare gli occhi blu dell'altro.
- Ti porto in vacanza. Andiamo al mare. Insieme. Shoyo, non serve che tu dica nulla. Ormai ho deciso. - lo abbracciò più forte.
Hinata rise alla sua reazione, poi si staccò per un attimo e afferrò il suo telefono. - Ascoltiamo una canzone insieme, dai.
Kageyama si sistemò di fianco a lui e si godette quegli attimi.
- Quindi stai insieme a Kageyama? - Atsumu aveva buttato lì la domanda.
Hinata infilò la maglietta cercando di sfuggire al suo sguardo. - Perchè questa domanda?
- Nulla. Solo che una volta vi ho visto in giro per Tokyo insieme e mi sono chiesto se c'era qualcosa tra di voi. Quindi?
- Atsumu, lascialo in pace. - Sakusa mise una mano sulla spalla del suo ragazzo. Ovviamente, si era già cambiato e rimesso la mascherina.
- Gli ho solo chiesto se...
- Okay ciao, io vado. - Hinata corse fuori per non essere raggiunto dal compagno di squadra.
- Dove stai scappando?
Shoyo andò a sbattere proprio su Kageyama, che era fuori sul parcheggio e stava per salire sulla sua macchina.
- Da nessuna parte, in realtà. Mi daresti un passaggio? - rispose grattandosi la nuca.
- Sali su. La bici la recuperi domani.
- Grazie. - mise di corsa la borsa nel baule e di sedette sul sedile del passeggero.
Non appena entrò mise gli occhi sulla radio.
- Non ci provare. - lo ammonì Tobio. - La musica la metto io.
Kageyama si girò nel letto.
Come immaginava, il coinquilino era sveglio.
- Sho, posso venire nel tuo letto?
- Sei il benvenuto.
Il ragazzo si mosse velocemente e si infilò sotto le coperte del compagno, avvolgendolo completamente. Gli baciò la fronte prima di addormentarsi davvero.
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Noi | Kagehina
FanfictionPost time-skip | Hinata e Kageyama convivono da quando sono iniziate le loro carriere da pallavolisti, ma insieme decidono di portare la loro relazione ad un altro livello, rendendosi conto che era quello che avevano sempre voluto | Ship: Kagehina...