Kageyama sbadigliò e guardò il calendario appeso al mobile in cucina. Mancava meno di una settimana al suo compleanno. Nè lui nè Hinata avevano partite in quel periodo.
Sperò di poterlo festeggiare bene, per una volta.
Al suo quarto compleanno Miwa era stata male. Al sesto suo nonno aveva voluto esagerare e gli era scoppiata la torta in faccia, lasciandolo alquanto scosso. Al decimo nessuno era venuto alla sua festa. Durante i compleanni delle medie si era arreso e non aveva più invitato nessuno, limitandosi a festeggiare con i suoi familiari. Alle superiori la squadra si era ricordata del giorno, ma mai nulla di serio.
Non aveva nemmeno lui idea di come passare il suo giorno. Quell'anno sarebbero stati ventiquattro anni.
Un bel traguardo si ritrovò a pensare.
- Buongiorno Tobio. - Shoyo lo abbracciò da dietro avvolgendo con le braccia il suo busto.
- Buongiorno. - accarezzò i suoi capelli, ancora pensoso.
- Preparo qualcosa. - si staccò e iniziò a tirare fuori qualche ciotola.
Intanto Kageyama prese il suo telefono e mise la musica.
Hinata si voltò verso di lui confuso.
L'altro si avvicinò e gli prese le mani trascinandolo con sé in una strana danza. Facevano passi senza senso e ritmo, a volte pestandosi i piedi, i loro corpi non erano coordinati.
Alla fine della canzone Shoyo scoppiò a ridere e appoggiò la testa sul petto di Kageyama. - Non te la cavi male come ballerino. Hai di certo più senso del ritmo di me.
- Di certo tu non sei conosciuto per il tuo coordinamento.
- Ehi! - gli tirò una gomitata.
- Tranquillo. Lo so che sei cambiato.
A Tobio faceva ancora effetto il cambiamento avvenuto in Brasile. Era abituato a prenderlo in giro riguardo alcuni comportamenti delle superiori, che però era quasi completamente scomparsi.
- Allora, vediamo di preparare questa colazione. - Kageyama lo lasciò andare e si rivolse verso il banco della cucina.
- Lascia fare a chi ne sa qualcosa. - lo scanso scherzosamente.
- Da che pulpito!
- Finiti anche questi allenamenti! - Kageyama alzò le braccia in alto.
- Pensavo che la pallavolo fosse la tua vita. - obiettò Atsumu.
- Lo è. Ma in questo periodo voglio passare tempo con Shoyo, con una pallavolo più leggera e liberatoria.
- In questo periodo c'è anche il tuo compleanno, giusto? - si intromise Bokuto. L'anello risaltava sulle dita robuste.
- Esatto. È dopodomani. - aggrottò la fronte, rendendosi improvvisamente conto che Hinata non aveva accennato a nessuna sorpresa e a nessun programma. Anche in quel momento non era presente: il coach Foster lo aveva fermato per discutere.
- Be', io e Omi provvederemo ad un realo. - gli assicurò Miya.
- Anche io e Keiji! - si aggiunse Kotaro.
- Grazie mille. - non poté fare a meno di sorridere, grato del loro entusiasmo.
Il suo ragazzo entrò in quel momento nello spogliatoio, ancora con la tuta d'allenamento, tutto sudato.
- Tobio? - si sentì chiamare. - Va bene se faccio la doccia a casa?
Aveva un tono abbastanza preoccupato, anche se cercava di non darlo a vedere. Aveva bisogno di parlare, comprese Kageyama.
- Ovvio. Su andiamo. - prese il borsone e afferrò la sua mano. - Ciao ragazzi, buone vacanze! . uscirono.
- Oddio, è vero! - esclamò Hinata. - Questo era l'ultimo allenamento prima delle vacanze.
I coach avevano infatti deciso di lasciare loro qualche giorno libero per riprendersi dalla stagione stressante che stavano passando.
- Già.
Se non si è reso conto che tra poco è Natale, come può rendersi conto che dopodomani è il mio compleanno? A Kageyama venne da piangere, ma cacciò le lacrime indietro.
In quel momento era Shoyo quello giù di morale.
Non appena entrarono in casa si sedettero sul divano.
- Cosa ti ha detto Foster? - gli domandò.
- Allora, ha detto che sono un ottimo giocatore e che nonostante la mia altezza me la cavo, in campo. Però vorrebbe che non dessi il massimo solo con te. Ha notato che quando giochiamo come nazionale e sei tu ad alzarmi mi impegno di più. Il fatto è che è una cosa che faccio inconsapevolmente, e ho provato a spiegarglielo, ma lui non ha voluto sentire ragioni. Non che abbia intenzione di non farmi giocare o altro, eppure qualcosa non gli quadrava. Credo che non abbia idea di cosa significhi avere la persona che più si ama al mondo sullo stesso parquet che sa di salonpas. Per me tu e la pallavolo siete mischiate, perché è così che ti ho conosciuto e così io sto con te, da una o dall'altra parte della rete. Con te giocare a pallavolo è molto più divertente. È con te che tutto è iniziato.
Tobio non si aspettava qualcosa di così profondo dal compagno, ed era commosso dalle parole che aveva pronunciato. - Sono certo che ti capisce. - disse. - Forse non così dettagliatamente, però conosce te. E sa che per la pallavolo saresti disposto a migliorarti e a lavorare sodo.
Shoyo gli si gettò addosso, abbracciandolo con forza.
- Ehi, va tutto bene. - lo strinse. - Sono qui con te.

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Noi | Kagehina
Fiksi PenggemarPost time-skip | Hinata e Kageyama convivono da quando sono iniziate le loro carriere da pallavolisti, ma insieme decidono di portare la loro relazione ad un altro livello, rendendosi conto che era quello che avevano sempre voluto | Ship: Kagehina...