III

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Hinata si strinse nel cappotto verde. Faceva freddo, lì a Tokyo.

- 'Giorno, Sho. - Kageyama arrivò da dietro e lo spaventò.

- Ciao Tobio. Allora, dove mi volevi portare?

- Aspetta. È una sorpresa.

Hinata inclinò la testa confuso.

- Non ne so molto d'amore, ma di solito le sorprese piacciono al compagno, giusto? - lo guardò in cerca di conferma.

L'altro per poco non rise a vederlo così insicuro. Non era da lui. - Certo. - rispose comunque.

- Riprendiamo: visto che stiamo uscendo insieme ufficialmente, non facciamo tutte quelle cose da compagni di squadra e amici. Ma comportiamoci da coppia, qualunque cosa significhi.

- Quindi non mi urlerai più contro? Non mi insulterai?

- Ci proverò. Ora possiamo andare. - lo prese per mano, ma fece per lasciarla quando lo sentì esitare. - Si fa anche questo, no?

- Sì. - lui gli sorrise fiducioso e si lasciò trascinare fino ad un piccolo bar che non aveva mai visto prima.

- Ecco. Questa è la sorpresa. Non sembra nulla di speciale, ma è il posto nel quale mi portavano sempre i miei genitori di ritorno da ogni vacanza quando ero piccolo. Pensavo fosse importante, e volevo condividerlo con te. - si strinse nelle spalle imbarazzato. - Insomma, di' qualcosa! - riprese Hinata a causa del suo silenzio.

- È bellissimo. Tutto. Non pensavo che tu fossi così... dolce, romantico.

- Quindi non ti stai pentendo di essere uscito con me?

- No. Anzi, voglio vedere quali saranno le sorprese dei prossimi appuntamenti! - sorrise.

- Ora entriamo. - lo spinse dentro il bar cercando di nascondere il suo rossore.

- Carino. Caldo e accogliente. - commentò Hinata togliendosi il giubbotto.

- Non hai ancora visto i piatti. Cucinano benissimo.

Si sedettero ad un tavolo.

- Hanno tante cose da servire, non riesco nemmeno a decidermi.

- Prova questo. - gli indicò qualcosa. - È buono.

- Okay.

Dopo aver ordinato rimasero in silenzio.

- Allora... credi che dovremmo dire agli altri di questa cosa? Insomma, del fatto che stiamo uscendo insieme. - domandò Hinata.

- Io preferirei tenere questa cosa solo tra noi, almeno all'inizio, Sho. Non perché mi vergogni di te. Però... ci stiamo solo provando. Mi sembra... presto.

- Va bene. - sospirò. - Se stare insieme non dovesse funzionare... noi rimarremo comunque coinquilini, compagni di squadra e amici, no?

- Sì. Questa cosa non ci tocca minimamente, da quel punto di vista.

Altra pausa di silenzio.

- È strano. Non avevo mai immaginato di uscire con te e di provare davvero a...

- Lo so. Ma sei tu che hai insistito.

- Tu non hai fatto resistenza, però.

- Forse non mi dispiaceva così tanto provare a uscire con te. - lo fissò negli occhi.

Hinata pensò che per quel giorno Tobio aveva già confessato ed condiviso troppe cose. Non era da lui aprirsi così tanto.

Sorrise. - Nemmeno a me dispiace.



- Tobio. - Hinata lo chiamò in camera loro.

- Si? - lui si presentò.

- Oggi sono stato davvero bene con te.

- Anche io.

- Vorrei che ci fossero altri appuntamenti come questo.

- Va bene. - gli si avvicinò. - Basta che qualche sorpresa me la faccia anche tu.

- Contaci.


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