Kageyama guardò corrucciato il cielo, coperto da una patina grigia di nuvole. - Non pensavo che il tempo sarebbe stato così brutto.
Erano seduti vicini sulla spiaggia, mentre si tenevano per mano a guardare il mare.
- Non fa nulla. L'acqua ha dei riflessi... diversi. Questo la rende più bella. - ribatté Hinata. Poi gli prese la mano. - Mi piace lo stesso.
Kageyama sorrise, ma era ancora incerto.
- Allora, hai organizzato qualcos'altro per questa vacanza?
- Mmm... pensavo un po' di improvvisare. Sai, in base a cosa ti andava di fare.
- Okay. Allora iniziamo a guardare cosa fare oggi pomeriggio. - Hinata tirò fuori dalla tasca il telefono. Aprì una cartina della città e analizzò i vari posti da poter visitare. - Per pranzo potremmo andare al Kimoto. Che ne dici?
- Sì, potremmo provare.
- E poi andare al Nakao Daini Park.
- Magari uno di questi giorni facciamo un salto al Shonan Seaside Country Park. Ci dovrebbero essere anche dei ristoranti. - propose Kageyama.
- Sì, potrebbe andare.
Rimasero un attimo in silenzio, senza guardarsi negli occhi. Poi entrambi si voltarono di scatto e le loro labbra si scontrarono.
- Oh, scusa. Non avevo intenzione. - dissero sfregandosi il naso per il colpo.
Questa situazione è imbarazzante pensò Hinata. Avevano provato a baciarsi insieme e non c'erano riusciti.
- Okay. Io ho prenotato per quattro giorni l'albergo. Se vuoi possiamo rimanere di più... - gli disse dopo un po'.
- O-okay. - mosse le gambe facendo battere le ginocchia una contro l'altra. - Grazie, comunque. Per questa vacanza. È un regalo bellissimo.
- Non è nulla. Sono contento che ti piaccia.
L'imbarazzo aleggiava ancora tra loro, come se quello che era successo prima li avesse bloccati e intrappolati in un buco di vergogna.
- Che ne dici se facciamo un giro della spiaggia prima di andare a mangiare? - disse ancora Hinata.
- Okay.
Si alzarono e di spazzolarono la sabbia dai pantaloni.
Hinata raccolse le scarpe che aveva tolto e prese la mano di Kageyama, iniziando ad incamminarsi.
I loro piedi affondarono nella sabbia bagnata della battigia. Le onde si ritiravano per ritornare poco dopo, riflettendo il cielo plumbeo che sovrastava le loro acque limpide e cristalline.
- Mi piace quando si incontrano. - soffiò Hinata senza preavviso. - L'onda che torna e l'onda che viene. Vanno in sensi opposti e inevitabilmente si scontrano.
Kageyama annuì, senza sapere bene cosa rispondere a quella riflessione.
- Non sono stato spesso al mare. - continuò Shoyo. - Ma mi piace. Mi fa sentire calmo e irrequieto allo stesso tempo. Mi fa venire voglia di fare qualcosa. - si voltò a guardare il compagno.
Tobio si avvicinò e posò le labbra su quelle del ragazzo dai capelli arancioni. L'altro fu felice di accoglierlo.
Shoyo sorrise. - È stato meglio così. Meglio di tutti i progetti che potessimo fare.
Tobio sorrise e prese il volto dell'altro tra le mani per baciarlo di nuovo.
Non ci fu bisogno di altre parole.

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Noi | Kagehina
Hayran KurguPost time-skip | Hinata e Kageyama convivono da quando sono iniziate le loro carriere da pallavolisti, ma insieme decidono di portare la loro relazione ad un altro livello, rendendosi conto che era quello che avevano sempre voluto | Ship: Kagehina...