Hinata stropicciò gli occhi e si alzò.
Tobio era davanti a lui mentre annodava la cravatta, vestito di tutto punto con pantaloni eleganti e camicia bianca.
- Cosa...? - domandò il primo.
- Ah, non mi ero accorto che ti eri svegliato. - lo salutò. - Sono le dieci e mezza.
- Cosa!? Tra mezz'ora dobbiamo essere là! - Shoyo si alzò di scatto, ricordandosi il matrimonio fissato per quel giorno. - Perché non mi hai svegliato?
- Dormivi così beatamente...
- Okay, vado a farmi la doccia, sono già in ritardo. - corse in bagno.
A Kageyama venne da ridere sentendo le sue imprecazioni.
Finì di annodarsi la cravatta e preparò la colazione al suo fidanzato.
- Oh, grazie. - il ragazzo dai capelli arancioni si sedette in cucina, ancora in accappatoio e con un asciugamano in testa. Si mise a mangiare.
- Potresti evitare? - indicò il suo abbigliamento.
- Perché ti vergogni così tanto? Mi hai visto nudo una montagna di volte in passato.
- Ma era diverso. E non... - agitò le braccia nella sua direzione.
- Okay, capito. - finì la colazione. - Vado a prepararmi. Se non vuoi vedermi spoglio non entrare in camera.
- Ehm... Tobio? Potresti venire ad aiutarmi con la cravatta? Non riesco a farmi il nodo. - chiamò il compagno corvino.
- Vieni qui. - l'altro si avvicinò e gli districò le mani dalla cravatta, poi gli fece il nodo. - Ecco. - sorrise. - Sei perfetto.
- Dovresti guardarti. - lo spinse davanti allo specchio.
- Siamo entrambi stupendi.
Sorrisero al vetro, e Kageyama gli mise un braccio sulle spalle.
- Non riesco a dirti quello che provo. - ammise. - È... un misto di orgoglio, gioia, stupore...
- Lo so. - si voltò a guardarlo. - È lo stesso che provo io.
Hinata stava ridendo, mostrando tutti i denti candidi, come solo lui sapeva fare.
Kageyama gli fece fare un'altra giravolta sulla pista illuminata dalle luci.
Il matrimonio era andato benissimo, la festa era appena a metà.
- Okay, ora basta. Rischio di stare male. - Hinata si fermò.
Tobio lo accompagnò fuori.
Vide Kenma rintanato in un angolo con il telefono in mano, Kuro poco più in là a chiacchierare con altri invitati. Gli sposi erano in mezzo alla pista a ballare e a godersi il loro momento. Sugawara aveva la cravatta abbinata ai suoi capelli argentati, ed era stretto dalle braccia forti di Daichi. Stranamente, Tsukishima aveva un'aria amichevole mentre parlava con Tanaka e Kyoko, Yamaguchi di fianco a lui. L'ex libero del Karasuno era un po' brillo, e Asahi lo stava curando.
Questi ultimi si avvicinarono.
- Buonasera. Come va? - chiese l'asso.
- Tutto bene. - Kageyama riprese fiato. Avevano ballato tutta sera.
- È proprio un bel matrimonio. - Nishinoya si aggrappò al compagno stringendogli il busto. - Un giorno ci sposiamo anche noi? Voglio un matrimonio coi fiocchi, tu che porti i capelli sciolti, io in abito nero...
- Certo, Noya. - Azumane sorrise imbarazzato. - Andiamo a sederci, non stai bene. - si scusó e lo portò via.
- Non riusciranno a lungo a nascondere che stanno insieme. - commentò Hinata.
- Cosa...?
- Non lo hai mai notato? Sin dalle superiori sono così... vicini. E non solo per la pallavolo.
- Non lo hanno mai detto.
- Credo si vergognassero. - fece le spallucce. - Allora, che hai voglia di fare?
- Non so. Se andassimo dagli sposi? Non li abbiamo visti molto, presi com'erano dalla celebrazione.
- Sono d'accordo. - intrecciò la mano con la sua e lo trascinò dai loro senpai.
- Ciao! - li salutò Hinata allegramente.
- Oh, ciao ragazzi. - riposero.
- I nostri kohai. - Sugawara spettinò i capelli di Shoyo e mise una mano sulla spalla di Kageyama. Notò le loro mani. - Siete fidanzati?
- Suga, non fare domande così dirette. - lo riprese il marito.
- Ho solo chiesto. - ribatté.
Tobio rise. - Sì, stiamo insieme. Da poche settimane, però è così.
- Siamo contenti per voi. - sorrise Daichi. - Ho sentito dire che le vostre squadre di pallavolo hanno visto molte partite.
- Sì, di recente ne abbiamo avute un po'. - confermò Hinata. - Però è sempre bello essere lì in campo a giocare. Ci si diverte a sfidare giocatori sempre più forti e...
Una risata sfuggì dalle labbra di Sugawara. - Sei proprio come alle superiori. Solo con venti chili di più.
- E anche qualche centimetro. - incrociò le braccia soddisfatto.
- Certo. Però continui a essere più basso di me. - il compagno gli accarezzò i capelli.
- Siete carini insieme. - commentò Sugawara.
- Non essere scortese. - il marito gli tirò una gomitata nel fianco.
- Ehi!
- Buonasera! - altri ospiti arrivarono.
- Vi lasciamo. Buona serata! - li salutarono.
- È bello vederli così felici... - commentò Kageyama.
- Lo so. È ancora più bello sapere che anche noi siamo così.
- Certo. Non potrei mai scordarlo. - lo abbracciò, poggiando il mento sulla sua testa.
- Non la smetterai mai di vantarti per la tua altezza, non è vero?
- Vero.
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Noi | Kagehina
FanfictionPost time-skip | Hinata e Kageyama convivono da quando sono iniziate le loro carriere da pallavolisti, ma insieme decidono di portare la loro relazione ad un altro livello, rendendosi conto che era quello che avevano sempre voluto | Ship: Kagehina...