𝚈𝚘𝚞 𝚔𝚗𝚘𝚠 𝙸 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚜𝚘

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C'è una cosa che odio più di tutto: l'estate.

Non mi piace l'odore del sudore, le continue docce che devo fare per cercare di non sciogliermi durante la giornata, i cibi freschi che devo sostituire con la piccola dose di caramelle che mi concedo dopo cena, come facevo da bambino con Atsumu.

D'estate non puoi strapparti la pelle, è già una fortuna riuscire ad avere un condizionatore che funziona come Dio comanda. So che è strano detto da uno che ha tutto nella vita, ma se fosse per me, rimarrei sotto le coperte o sul divano a guardare serie tv, perché sono come un gatto d'appartamento, solo con un Charlie che mi lecca la faccia al mattino se non mi sveglio presto.

Odio da morire il caldo.

Ma non con Rin.

Mi sta appicciato al braccio da tutta la notte, e non faccio altro che pensare a quanto possa essere adorabile. Con il nasino all'insù, le manine che si aggrappano alla pelle scoperta, la bocca semischiusa da cui cola un piccolo rivolo di saliva.

Sembra un bambino che si è appena addormentato dopo la favola della buonanotte.

Siamo io e te, Rin.

È vero, solo io e te che ci godiamo tutto questo.

Io che strofino piano la punta del mio naso contro la tua guancia, tu che borbotti qualcosa a bassa voce ancora semiaddormentato mentre le tue dita stringono piano il polso, quando mi avvicino con il viso per abbreviare le distanze.

Tieni ancora gli occhi chiusi, ridi un po' appena strofino il naso sul tuo.

È un bacio all'eschimese, quello che vedi sempre nei film e che dici che ti dà il voltastomaco. Ma con me, a te piace fare queste cose. Non ti tiri mai indietro, ti incolli al mio corpo come se fossi una calamita, mi dici "le cose che non hai mai detto a nessuno" quando stiamo incastrati tra le lenzuola la sera, prima di dormire e richiamarmi con un sorriso, solo per addormentarci nella stessa posizione di ogni notte. Io con il mento appoggiato sotto la tua nuca, tu che stringi le piccole braccia intorno al mio stomaco con la testa sul mio petto, tu che dici "Buonanotte, amore mio".

Ti odio, davvero. Ti odio perché non riesco ad odiarti sul serio per quanto ti amo.

Com'è che diceva quel film? Quello che mi hai fatto vedere qualche sera fa, con l'unico scopo di vedermi sorridere davanti la tv perché "i protagonisti della storia ci assomigliano".

Odio il modo in cui mi parli e il modo in cui ti tagli i capelli. Odio il modo in cui guidi la mia macchina. Odio quando mi fissi. Odio i tuoi stupidi stivali – anfibi e il modo in cui mi leggi nella mente. Ti odio così tanto che mi fa stare male, mi fa persino scrivere poesie.

Ti odio.

Odio quando hai sempre ragione. Odio quando mi menti. Odio quando mi fai ridere. Odio anche di più quando mi fai piangere.

Odio quando tu non mi sei intorno e il fatto che non abbia chiamato.

Ma più di tutto, odio il fatto che non ti odio, nemmeno quasi, nemmeno un pochino, nemmeno niente.

Ma sai, Rin. È tutto vero.

Io non sono mai riuscito ad odiarti, neanche quando mi ero innamorato a prima vista di te.

Che ragazzino sciocco che sono, eh?

Mi sono innamorato a prima vista, per un bel faccino e una voce velenosa che voleva la mia morte.

E invece, ora...

La tua mano mi sfiora la nuca, le tue dita si incastrano perfettamente tra le mie ciocche quando mi chino per baciarti come ogni mattina.

☽ 𝗳𝗼𝘅𝘆 ᵒˢᵃˢᵘⁿᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora