𝙸 𝚜𝚠𝚊𝚖 𝚊𝚌𝚛𝚘𝚜𝚜

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Maggio.

È il mese peggiore per il distretto.

Dobbiamo preparare i nuovi accordi con i dettaglianti del porto, devo convincere Atsumu ad allenare le nuove reclute, firmare accordi con alcuni distretti...

Non credo di farcela.

Mi sento stanco ogni giorno.

Crollo a letto tra le braccia di Rin, che non si lamenta mai che gli dedico poco tempo.

Anche se sta sempre con me, in ufficio o al distretto, a sbrigare qualche faccenda, non è facile trovare un attimo di pausa per entrambi. Io salto spesso i pasti, Rin sta seduto sulla mia poltrona a consumare qualche avanzo che gli porta dalla mensa Kita se lo chiamo.

Viviamo in simbiosi.

E questa cosa... mi piace.

Perché trascorrere del tempo assieme, nonostante ognuno dei due fa le sue cose è confortante. Ti dà sollievo, in un certo senso.

«Prova a metterlo, dai.» Mi incita sottovoce, con un piccolo sorriso.

Sospiro.

Ci provo, ma sono costretto a bloccarmi a metà strada.

Rin si sporge verso di me, prova a fare lo stesso.

Le nocche spuntano da sotto la pelle chiara quando stringe le dita intorno alla mia mano. Tiene lo sguardo basso, si focalizza sul cercare di arriva fino all'ultimo centimetro.

«Ma è rotto, Rin.»

«Non è rotto, l'abbiamo sempre usato! Sei tu che ti fai prendere dal panico.»

Alzo un sopracciglio.

La porta si apre.

Atsumu compare con un sorriso, si appoggia con la schiena contro la porta.

«Da quello che sentivo qua fuori, sembrava che stavate per iniziare le riprese di un film porno.»

Rin accenna un sorriso, estrae il temperino da dietro la mia schiena quando mi tiro su dalla scrivania. Prova a infilare ancora la matita al suo interno, ma con scarso successo.

«Te l'ho detto, è rotto.»

«Lo riparo!» Borbotta piano, con una scrollata di spalle. «Vado a cercare un po' di scotch.»

Ma a che cosa serve lo scotch se...

Sorrido d'istinto.

Rin scompare dietro la porta, e Atsumu prende posto davanti la poltrona di fronte a me. Alza un sopracciglio, cerca di non scoppiare a ridere quando provo a colpirlo con una mano sul braccio, non appena noto che il suo sguardo finisce sopra al colletto della camicia.

Rin ha deciso di diventare un gatto d'appartamento nell'ultima settimana. Tranne per il fatto che... me lo scopo. I suoi graffi sono micidiali, e i suoi denti sono altrettanto appuntiti, che sulla base del collo ho una marea di lividi arrossati e giallastri.

Che ho dovuto coprire con il colletto della camicia.

«Tu che fai sesso regolare, questa è una novità, Sam.»

Roteo gli occhi al cielo.

«Anche tu fai sesso.»

«Ma non così regolare.»

Mi appoggio con la schiena contro alla poltrona.

La porta si apre di nuovo, sporge la faccia di Kita. Lancia un'occhiata verso Atsumu, che con uno sbuffo lo scaccia via con la mano.

☽ 𝗳𝗼𝘅𝘆 ᵒˢᵃˢᵘⁿᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora