tommaso

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Lunedì 27 giugno 2022


L'ultimo mese e mezzo è andato avanti con un andirivieni in sala prove. Dio solo sa quante volte avrò percorso quelle strade, per giunta con un basso in spalla. Per l'età che ho, mi ritrovo con una schiena un po' debole. Ma cosa non si fa per la musica? Sento spesso parlare di sacrifici, e credo che questo ne sia uno.

Ho fatto (ri)torno a Surriento.

Mezzanotte passata.

Mal di testa. Orecchie fischianti. Dita stanche. Cuore confuso.

Corsi e ricorsi storici. Proprio quello che, sfrecciando per Vice City, ti spiegavo cinque capitoli fa.

Suonare di nuovo sul quel palco ha significato creare un punto di ancoraggio. La prima e ultima volta che l'ho fatto, nell'ottobre del 2021, sono entrato nelle tue vene. È buffo pensare ai tira e molla che ci hanno accompagnati fino a questo momento. Siamo cambiati.

Ora che la storia ha cominciato a ripetersi, ora che le nostre labbra si sono incontrate di nuovo, mi domando cosa ne sarà di questo rapporto.

È innegabile che da parte di entrambi ci sia ancora quell'attrazione. Attrazione, a detta mia, inspiegabile, in quanto abbiamo ben poco in comune. Ma il bello di certe cose è che non hanno bisogno di una giustificazione. Sono così e basta.

Ed è proprio colpa di questi impulsi sentimentali ed erotici se sta ricominciando tutto.

Prima o poi sarebbe successo. E il colpo di grazia, qualche ora fa, è arrivato.

In quell'istante, tu mi volevi, e io – arzillo e nostalgico – ti volevo. Non avrei sopportato l'ennesima allusione maliziosa, e ho fatto la mia scelta.

Mi sono lasciato trasportare dalle emozioni, vivendo un momento di felicità che mi sarebbe costato mesi di sofferenza.

Sapevo che fosse parte del rischio. Se sei in piena guarigione, non torni dalla causa del tuo male. E io, da persona stupida, l'ho fatto.

La verità è che cado subito in tentazione.

Ora, su questo divano, dove ventiquattro ore fa giaceva un'altra, ripenso a noi due. Non mi pento di niente. È valsa la pena per ogni bacio che ti ho dato, per ogni carezza che, dai morbidi capelli, si è trasformata in una bassa palpata.

Il pensiero di aver fatto qualcosa di proibito mi eccita e, al tempo stesso, abbandona a una sensazione di libertà.

Mi ipnotizzo e ti dedico l'amorosa dedica. Davanti alla tua visione erotica, quello che all'inizio sembrava piacere, diventa adesso una triste realizzazione. Qualsiasi progresso – mentale e fisico – che abbia fatto per scordarti, adesso è andato in frantumi. Peggio ancora, strozzo fabrizio mentre il senso di colpa si fa strada nel mio stomaco.

Mi sento fiacco, malato e stupido. Se fino ad ora mi appellavo all'ingiustizia subita, e quindi alla mia innocenza, adesso non resta altro che una grande colpa. Ho fatto una scelta e perso ogni possibilità di salvezza.

Un godimento soffocato, seguito dalla disperazione e dalle mie pupille ribaltate.

Sono innamorato di te.

L'unica scelta che mi resta è rinunciare all'eremitismo sentimentale. Sono disposto, per l'ultima volta, a ricominciare tutto. Forse possiamo ancora salvare il salvabile. Nella speranza che questo drammatico passato funga da monito per condurci a un legame più sano e felice.

Dimmi che andrà per il verso giusto, e lasciami fare sogni felici.

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