gnosienne no. 1

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Martedì 19 aprile 2022


A breve cercherò di dormire, consapevole del fatto che sarà un tentativo inutile.

Sdraiato a letto. PC aperto. Cuore spezzato. Battono i primi minuti di un nuovo giorno mentre rimugino sull'accaduto.

Cerco di accarezzarmi il codino, non ancora abituato all'idea che non c'è più. Da quando l'ho tagliato, sento che tutto sta prendendo una strana direzione. Dopotutto, anche la salita è parte del viaggio.

Le amichette del cuore mi danno sostegno e lasciano che i miei timori vengano alla luce. Poca voglia di parlare – non è da me -. Molti pensieri, poche parole pronunciate. Solo confusione. Nel frattempo, lascio che Youtube mi conduca verso altre direzioni musicali – per oggi, Eye in the sky può bastare -.

Rifletto. Rifletto. Un brivido mi passa lungo la schiena. Pianoforte. Silenzio. Pianoforte. Angoscia. Lutto. L'ho già sentita, ma questo è il momento migliore per entrare nella mia vita. Gnosienne no. 1.

Una sensazione finora sconosciuta mi trancia la gola e lascia che ogni cattivo pensiero resti sullo stomaco. Mi lascio trasportare dalle buie note di pianoforte, che in poco diventano visioni funebri.

In questo momento, ho perso ogni tracia di te. Ho preferito lasciare tutto lontano dai miei occhi, in quanto mi conosco e non voglio commettere gli stessi sbagli. La tua esistenza è, in un certo senso, annullata. Avendo i bei ricordi oscurati dalla delusione, mi fermo a pensare che potresti anche non essere mai esistita. Non c'è nulla, adesso, che mi faccia tenere vivo il ricordo, o che provi la tua presenza. Solo una foglia secca e impoverita che è rimasta dietro la porta del mio armadio.

Sarà che ho ancora tanto da metabolizzare, ma sembra tutto un sogno. E non mi riferisco solo a questo tragico finale, ma all'intera storia. Sì.

Quella che non sembra più esistere è l'intera storia di te.

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