ci sei solo tu

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Sabato 1° gennaio 2022


Ore 01:40.

Giro per il paese credendo di essere solo.

La visibilità è ridotta a meno di un metro. Ovunque guardo, c'è nebbia da Silent Hill. Ma non è nebbia naturale. Allo scoccare della mezzanotte, i fuochi d'artificio – che sembravano più un attacco al napalm – hanno offuscato tutta la zona coi loro fumi. Non ricordo di aver mai visto così poco.

Fa freddo.

Delle voci. Non so quanto siano distanti da me, ma devono essere nei paraggi. Parlano e non riesco a capire di cosa. Dopo un po' si fa tutto più chiaro. Sono un paio di amici. Anche loro, come me, stanno bestemmiando per la scarsa visibilità.

Mi passano accanto, a meno di un metro, senza accorgersi di me. Potrei essere un fantasma.

Stavo aspettando il socio al luogo di incontro. Sarebbe passato a prendermi per trascorrere la nottata con il resto della banda. A causa della nebbia, però, abbiamo rimandato la serata.

In due minuti, sono nel seminterrato di casa mia.

Luce a led viola. I miei cugini sono presi da una partita a Mortal Kombat 11. Li saluto e, entrando, mi chiudo la porta alle spalle. La playstation 4 fa più casino di un aereo.

Ho fame. Apro il mobiletto di fianco al frigorifero e mi trovo davanti a una scorta alimentare che manderebbe avanti la mia famiglia per anni. Non è mai stato così pieno. Ovunque guardo, c'è qualcosa di ipercalorico. Biscotti, cioccolata, patatine – tutto di marca -. Abituato alle patacche del discount, mi tuffo in questo paradiso fino a tirar fuori un bustone di arachidi.

È troppo tardi per mangiarle. Ma di questo periodo mi sento spericolato. Mal che vada, passerò una nottata sul cesso a implorare perdono al Signore. E poi? Che ne sarà di dopo? Ognuno continuerà a vivere la sua vita.

Apro il frigorifero nella speranza di trovare qualcosa di alcolico. Magari un buon vino rosso. Uno secco, che mi lasci la gola calda e amara. Niente. Acqua, succo di frutta, pepsi. Non impazzisco per le bevande zuccherate, ma posso fare un'eccezione.

Prendo posto al tavolo. Dopo cinque minuti, è già pieno di scorze e sento i primi segni di cedimento – sarà una nottata diversa dal solito -.

Non mi va di aprire Instagram, perché so già quello che sta facendo la gente adesso. Tutti vogliono far vedere che si divertono. Ho dei messaggi da leggere, ma non sono tuoi. Ti ho già dato la buonanotte, ed hai fatto bene a dormire, perché ora il mondo non ha nulla da offrire. Starai sognando?

Io, invece, non ho proprio voglia di sentire nessuno - a parte te -. Ci vorrebbe solo un po' di musica.

Anche se ho gli auricolari a portata di mano, non sento l'atmosfera giusta. Quando ascolto la musica intorno agli altri, diventa tutto più pesante – specie se la sentono anche loro -. Voglio starmene da solo, magari al buio: è lì, di solito, che le emozioni colpiscono.

Intanto che pulisco, rifletto. Ho già in mente il sottofondo per questa notte. Qualche anno fa, mi comparve nella home di Youtube e diedi un ascolto. Nulla che mi piacesse. L'avevo proprio rimossa, ed ecco che in questi giorni ritorna proprio lì. Sarà stato un caso? Non posso saperlo. Ma, quando mi è apparsa davanti agli occhi, ho pensato a te.

Ci sei solo tu.

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