06 - Benvenuti all'Exchange

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Eccoci dentro la nostra sala, almeno così l’ha definita Sergio.
Appena entrati, toglie la mano dal mio fianco mentre il nostro ospite continua a tenermi la mano, accompagnandomi fino in fondo alla stanza. Intorno a me sento del movimento, la prima cosa che penso è che sia lui che mi gira intorno osservandomi.
So bene quanto lo fa impazzire ammirare il mio corpo.
Sul mio volto appare un sorriso, pensando ad una sua improvvisa carezza sulla mia pelle ormai bollente. Inizio a tremare dalla voglia di sentire le sue mani, il suo tocco delicato, dalla voglia di lui.

Silenzio.

Lo sconosciuto mi lascia la mano e subito parte una musica suonata da un pianoforte. Il cuore inizia a battere all’impazzata, aspetto Sergio, continuo a sentirmi osservata e il mio respiro è sempre più serrato.
I miei sensi sono concentrati su ogni vibrazione intorno a me, ma poi riconosco la mano del pianista. É Sergio a suonare, e questo significa che non è lui a guardarmi.
Questo significa che non siamo soli, e che oltre a quell’uomo misterioso c’è un’altra persona.

“Benvenuta all’ExChange mia cara…” una voce femminile, austera e ferma mi accoglie dandomi il benvenuto. Il mio corpo si fa ancora più teso, i miei pensieri si fanno ancora più confusi. Le cose sembrano prendere una piega fino a pochi minuti fa inaspettata.
Mentre Sergio inizia a cantare come fosse una delle sue serate, due dita affusolate si appoggiano, delicate e decise, sul mio umido basso ventre.
Sospiro.

“Mmmh. Sento che Sergio ti ha preparata per bene…” il suo accento spagnolo è molto marcato ma parla bene in italiano. Toglie le mani dal mio sesso prima di continuare a parlarmi nelle orecchie “... Sei pronta?” il tono si fa suadente. Sento sciogliere la benda, Sergio canta e quando finalmente posso guardarmi intorno lo vedo, seduto sul suo sgabello. La giacca appoggiata sulla coda del piano mentre lui, con la consueta camicia bianca e le maniche arrotolate fino al gomito, mi guarda visibilmente eccitato e voglioso.

Accanto a me solo ora posso dare un volto ai due estranei che ci hanno accolto nel locale. Lei non è una bella donna ma emana sensualità e desiderio in ogni suo movimento ed espressione. I suoi occhi, profondi e lucenti, mi guardano dentro mettendomi a disagio, ma, allo stesso tempo, alimenta quel fuoco che sento bruciare dentro. Sembra una donna di altri tempi, sicura e dai modi duri, ma pronta a riempirmi di attenzioni.
Apro la bocca per ricambiare il saluto ma mi blocco quando la vedo portare la sua mano sulla sua intimità già evidentemente gonfia. Solo ora mi accorgo che è praticamente nuda e, allargando con due dita il suo sesso, è come se impartisse un tacito comando all’uomo che mi ha accompagnato in sala.




Lui si inginocchia e inizia a leccare le umide voglie di quella donna che, con un cenno della mano, mi chiama verso di se.

“Perchè non vieni anche tu Bellezza? Ambrosio è davvero un eccellente amatore sai? Vieni a provare…”

imbarazzata, sposto lo sguardo su Sergio, dubbiosa e con la paura di una sua scenata di gelosia. Invece lui, soddisfatto, annuisce concedendomi il permesso di raggiungere quella strana coppia, ormai in preda alle loro voglie.

“Fatti spogliare!” mi dice tra un gemito ed un respiro sospeso. Più che una richiesta fatta a me è sembrato anche questo un ordine per Ambrosio che, appena sentito il volere di quella donna dominante, si alza per sfilarmi il vestito.
Alzo le mani per far sì che quell’uomo mi denudi. Rimasta completamente senza veli Ambrosio appoggia le sue labbra sui miei capezzoli turgidi, soppesando i seni con le mani delicate. Sento la sua lingua stuzzicarli con un ritmo compassato.
Gemo.

“Sono Isabél Molina…” quella donna, così sensuale nel suo agire, sussurra nel mio orecchio mentre, con una mano, accarezza il petto di Ambrosio “... oggi voi sarete miei ospiti. Lasciati andare perché qui, in questo locale… le vere protagoniste sono le perversioni!”

Due come noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora