''E questi fiori hanno delle radici molto grandi, lo sai? Si ampliano. Quindi ti conviene dar loro più spazio e piantarli distanziati, capisci?'' sta spiegando Persephone, il dito sottile e dalla pelle color latte che indica il terreno. Il suo abito di dolce seta color cipria, ricoperto di fiori ricamati in maniera fine ed elegante, è l'unico tocco di colore insieme al golfino giallo di Harry. I suoi capelli biondi mandano riflessi contro la luce fredda della serra, e il naso alla francese disegna il profilo perfetto, accentuando gli occhi verdi e le labbra dello stesso rosso dei lamponi. Il suo profumo ricorda un'intera foresta. ''E poi devi far sì che il terreno sia sempre umido e rialzato, così che sia facilmente maneggevole e non...''
La voce di Louis proviene insieme a dei passi dalle scale: Harry e Persephone, seduti a terra nella serra, vicino a un'aiuola, alzano le teste. ''Ho paura di dover portare brutte notizie.''
''Hades, per favore'' inizia Persephone, come una bambina, mentre si adagia al grembo le mani sporche di terra, come se niente fosse ''Non è possibile che sia iniziato già.''
''Non avevo la minima idea che qualcuno avrebbe mai potuto fermarti dal tornare su per i tuoi sei mesi, ma a quanto pare sì. Qualcuno deve portare la primavera sulla terra, e temo di non dover essere io'' scherza Louis, alzando le spalle. Persephone sbuffa mentre si alza:
''Ma non è giusto, zio! Mi hai presentato Harry troppo tardi. Come potevo avere idea che qualcuno fosse sceso nel mio stesso giorno in un posto del genere? Senza offesa'' aggiunge, alzando una mano ''E qualcuno con i miei stessi interessi, poi. Anche in ragazzi! Ci siamo solo visti cinque volte'' borbotta arricciata, mentre si avvicina piano. Louis scuote la testa:
''Tua madre si sta arrabbiando.''
''... Quanto?''
''Non so se vuoi saperlo. Ascolta'' Louis la avvicina per un gomito mentre Harry, spazzolatosi velocemente, si alza e li raggiunge ''Tua madre sostiene da millenni di dovermi un favore. Dille che adesso può scontarlo mandandoti un po' qui giù oltre i tuoi sei mesi punitivi. Quando hai voglia di passare, le dici di prendere le redini per un po' e vieni qui. Così saremo pari. Okay?''
''Lo faresti davvero?'' esulta, stringendo le mani ''Annulleresti il tuo debito per me?''
''Ti ho sempre detto che non c'era nessun debi—''
''Grazie, zio Hades! Grazie, grazie, grazie! Verrò prestissimo! Ti porterò un sacco di fiori, Harry, e dei bulbi e dei semi e...''
''La primavera sulla terra, magari'' ipotizza Louis, mentre ancora si abbracciano. Persephone lascia andare Harry e si porta dietro il suo profumo denso e terroso, sorridendo e mostrandogli ancora la pelle immacolata mentre gli prende entrambe le mani e liquida:
''Sì, sì, quello lo faccio da millenni, capirai. Allora ci vediamo presto!'' aggiunge entusiasta, stringendogli le mani mentre la sua pelle immacolata riluce ''Prestissimo. Devo solo scongelare un po' di inverno qui e là, niente di così importante. Non appena mi libero di mia madre... Tu prenditi cura di lui, mi raccomando! Fallo lavorare di meno, e fagli passare del tempo qui. Rilassalo, se capisci cosa intendo'' mormora, con un'occhiata complice. Harry sente il collo in fiamme mentre lei si stacca e regala un altro abbraccio a Louis, sospirando: ''Grazie, Hades. Sei un tesoro. Coccolalo e trattamelo bene finché non torno io, hai capito?'' intima con un dito svolazzante, allontanandosi mentre si tiene il vestito: ''Madre! Sono qui!''
Harry guarda dove sparisce con occhio discreto: ''Demetra è anche qui per me o...?''
''Non avrei mai permesso a mia sorella di avvicinarsi a te per com'è nervosa di ritornare a lavorare, meraki'' assicura mentre gli circonda la vita e gli accarezza il fianco. Harry annuisce e poggia una mano al suo petto, fronteggiandolo mentre domanda a bassa voce:
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Bring The Spring Down My Bones ||L.S.||
FanfictionHarry è un fioraio con una vita placidamente sola e complicata, difficoltà a dormire e a lavoro, un corvo che a quanto pare bazzica sulla finestra di casa sua, coperte pesanti ed incubi frequenti che, come tutti quelli che alla fine sono ricordi, lo...