Rudy perse l'equilibrio e cadde a terra, tutto ciò che fu in grado di vedere fu quella moto mostruosamente vicina, tanto da offuscare completamente il suo campo visivo, che si impennò in un lampo improvviso. La scena suscitò urla ed esclamazioni concitate di terrore misto allo scalpore. Occhi si spalancarono e mani corsero alla bocca. La tensione era palpabile.
Il ragazzo seguendo un riflesso incondizionato chiuse gli occhi e si portò le braccia davanti, come a voler fare di esse uno scudo.
Era la sua fine.
Pensò, mentre l'ombra di quel mostro imcombeva su di lui.
Ma poi il rombo si attenuò e l'ombra si ritirò come un'onda del mare, fino a rimpicciolirsi e scomparire. Trascorsero tuttavia ancora dei secondi prima che si decidesse ad aprire gli occhi e quando lo fece, uno solo alla volta, la sua visuale si ridusse ad una ruota leggermente consumata a una manciata di centimetri da lui.
E se quella moto non lo investì lo fece l'odore dell'asfalto bollente e quello della gomma dello pneumatico."Cazzo!" si lasciò sfuggire cominciando a respirare pesantemente. Abbassò le braccia e sollevò lo sguardo sulla figura erta sulla sella del tenebroso destriero; tutto ciò che vide fu un casco nero che gli copriva il volto.
Ma era sicuro che quello fosse Hazon.
Si guardò attorno e una folla si stava radunando ai lati della strada, vicino alle macchine, perplessa e spaventata dal quasi assassinio che quel pirata della strada aveva compiuto intenzionalmente.
"Cazzo stai bene?" Nick si accovacciò vicino a lui cercando di capire se fosse ferito, ma tralasciando la figura di merda riportata e il suo ego ferito ne era uscito pressocché indenne.
"Si si, sto bene" tagliò corto concentrando il suo sguardo furente sulla sagoma sulla moto che finalmente si liberò del casco.
Lockhart ancora sul margine della strada manteneva un'espressione leggermente colpita di fronte al corpo dello sfuggente cacciatore, ma quando anche l'ultimo tassello del misterioso personaggio fu condotto al suo posto e il suo volto dunque rilevato, non poté far a meno di sollevare un po' di più le sopracciglia arcuando l'angolo della bocca. Nick, d'altro canto, schiuse la bocca scioccato non badando ad alcuna marginalizzazione nella sua reazione.
Una ragazza smosse i suoi capelli biondo vaniglia, chiarissimi che al sole sembravano quasi platino, scompigliati a causa del casco e puntò due glaciali occhi azzurri sul biondino ancora a terra.
"Sentiamo." proruppe con voce piatta e senza alcuna intonazione. "Chi è l'idiota che mette una taglia su un cacciatore di taglie?" non sembrava una domanda retorica tuttavia nel pronunciare quelle parole le sue pupille si mantennero fisse su uno solo tra di loro, sapendo esattamente quale fosse la risposta.
Rudy.
Il silenzio intercalò tra loro infranto dopo qualche istante dall'inappropriata risata di Lockhart che addirittura cominciò a battere le mani estasiato.
"E fu così" proruppe spalancando le braccia al cielo. "Che dopo un'estrema esperienza premorte, il protagonista vinse! Esaudì il suo agognato desiderio di trovare il cacciatore che in un paradosso momentaneo divenne preda assaporando l'acre sapore della sconfitta, impersonando l'agonizzante degrado delle sue vittime."
Le sue parole divenivano più forti man mano che parlava fino ad assumere toni da strillone, non potendo fare a meno di guadagnarsi un'occhiata omicida dai due soggetti della sua narrazione.
[...]
Più tardi, quando il parcheggio si svuotò, non rimasero che il narratore, il guardiano, il protagonista e la misteriosa ragazza dalla duplice identità di cui ambiguità aveva sollevato un tetro e teso silenzio. Fu come toccare un prezioso pezzo d'antiquariato, dall'immobilità consacrata e perpetua, da cui si sollevò una nube di polvere spessa e pesante.
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Licorice
Novela JuvenilRudy Miller é talmente disperato da mettere una taglia su un cacciatore di taglie. Il suo nome d'arte è "Licorice" ed è il migliore cacciatore di taglie di Sacramento ma è introvabile e a Rudy serve il suo aiuto per trovare Angél Nava: l'assassino d...