Capitolo 36

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CAMERON'S POV

Era notte inoltrata quando mi svegliai di scatto.

Avevo una strana impressione, mi girai subito sul lato felice di vedere che Cristal era ancora lì ma ero sicuro che stava facendo un incubo, era sudata ed era preoccupata.

La sua mano non era più nella mia ma stesa dritta accanto al suo corpo.

Era rigida, fin troppo.

Cercai di svegliarla ma in quel momento urlò.

Matt si svegliò seguito da Shawn e Nash che ci raggiunsero.

S:"Ma cosa sta succedendo?" Chiese Shawn preoccupato.

In quel momento Cristal aprì di scatto gli occhi e cominciò a piangere.

Si guardò intorno e si buttò fra le mie braccia.

Nash le appoggió una mano sulla spalla per darle forza.

Cristal continuava a ripetere 'è stato solo un brutto sogno, non era reale, non è reale!' Ero spaventato e come me anche i miei amici.

Cam:"amore cosa è successo?" Dissi preoccupato accarezzandole i capelli.

C:"ho fatto un incubo. Ero da sola in una valle non sapevo dove andare, cosa fare. Ho paura ragazzi! Ho paura di perdervi!"

M:"non ci perderai mai piccola. Ti vogliamo troppo bene, non ti abbandoneremo mai!" Disse Matt abbracciandola.

SHAWN'S POV

Sentì un urlo.

Un urlo di una ragazza.

L'urlo di quella ragazza.

Mi alzai e corsi verso di lei.

La vidi svegliarsi e cominciare a piangere.

Non riuscivo a vederla in quelle condizioni, mi faceva male.

Faceva male soprattutto pensare che stava cosi per colpa nostra.

Secondo lei l'avremmo abbandonata ma io come gli altri ero conoscenza di qualcosa che Cristal non sapeva.

Avevamo giurato di non dirglielo.

Certo l'avrebbe fatta star meglio.

Quella notizia avrebbe posto fine ai suoi incubi, alle sue incertezze, alle sue paure ma non potevo proferire parola.

L'unica cosa che dovevamo fare era aspettare.

MATTHEW'S POV

Presi Cristal fra le mie braccia.

Era così piccola e indifesa.

Era cresciuta ma non era cambiata, era sempre quella timida ragazza che conobbi mesi prima in quell'aula dell'università.

Non so cosa avrei fatto senza di lei, senza una ragazza come lei nella mia vita.

Le volevo troppo bene.

Non l'avrei mai abbandonata, la nostra era un'amicizia troppo grande per essere distrutta.

Avrei camminato per sempre al suo fianco e l'avrei aiutata ogni volta ce ne fosse stato il bisogno perché lei avrebbe fatto lo stesso con me.

CRISTAL'S POV

Dopo essermi scusata con tutti per averli svegliati mi riaddormentai.

I raggi di sole colpirono i nostri volti.

Riponemmo tutto e ci rincamminammo verso la baita.

La giornata passò molto velocemente, fin troppo veloce per i miei gusti.

DON'T STOP BELIEVING || Cameron Dallas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora