Capitolo 42

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CRISTAL'S POV

Il grande giorno era arrivato ed io non stavo più nella pelle.

C:"Matt ho troppa ansia"

M:"dillo a me piccolina" Disse Matt prendendomi la testa fra le sue mani e guardandomi negli occhi per infondere in me sicurezza.

C:"sono davvero preoccupata, non so come comportarmi o cosa fare"

M:"non devi fare niente di che. Rimani te stessa, sii te stessa e vedrai che andrà tutto bene!"

C:"ohw il mio piccolo filosofo." Dissi stringendolo fra le mie braccia.

"Ti giuro Matt non so cosa avrei fatto senza di te, non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per essere stato sempre al mio fianco!"

M:"non mi devi ringraziare. Davvero. Sono io che devo ringraziare te!"

C:"Ok non sono d'accordo ma la smetto perché so che altrimenti questo discorso andrà avanti all'infinito"

M:"esatto bae" disse il mio migliore amico facendomi l'occhiolino.

Entrammo nella grande limousine bianca che si trovava davanti alla nostra villa e ci accomodammo sui comodi sedili di pelle nera all'interno di quella favolosa macchina.

Dopo essere andati dal parrucchiere e aver indossato i vestiti scelti dalla nostra costumista finalmente arrivammo davanti a quello che doveva essere lo Shrine Auditorium.

Era un edificio in stile arabeggiante con pareti dipinte di un giallo chiaro circondato anche esso da palme.

A:"wow ragazzi" disse Aaron scendendo dall'auto e dirigendosi verso l'entrata per gli artisti.

Il mio sguardo cadde sulla lunga fila di ragazzi che circondava l'edificio ricoperto da insegne.

Avrei voluto prendere ogni ragazzo e portarlo sul tappeto rosso che avevo cominciato a solcare con i miei tacchi per dargli la possibilità di realizzare i suoi sogni.

Appena mi voltai, fra la gente vidi un ciuffo biondo cenere.

Quel ciuffo che avrei riconosciuto fra miliardi di persone.

Il ciuffo della persona che amavo più di me stessa.

Mi avvicinai a quel ragazzo e con vergogna poggiai una mano sulla sua spalla.

Immediatamente si girò e riuscire a non piangere fu davvero complicato.

C:"Emh ciao Justin" dissi quasi balbettando.

J:"Ehi Cristal" disse il mio idolo.

Io rimasi a bocca aperta.

C:"Sai il mio nome?"

J:"e chi non lo sa"

C:"o mio Dio, Justin Bieber sa il mio nome!" Dissi cercando di mantenere la calma.

In quel momento Justin sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi e senza pensarci due volte lo abbracciai.

Le lacrime che fino a quel momento ero riuscita a controllare uscirono dai miei occhi senza il potere di controllarle.

La sensazione che provai fu indescrivibile.

Finalmente dopo anni di attesa ero riuscita ad abbracciare il mio idolo.

Con dispiacere mi staccai da lui.

J:"piccola perché piangi?" Disse sempre sorridendomi.

C:"ho appena realizzato il mio sogno" dissi ancora fra le lacrime.

DON'T STOP BELIEVING || Cameron Dallas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora