Non sapendo cosa fosse, l'ho provato, era lì che mi chiamava e io come un pazzo l'ho raggiunto. Era da una vita, seppur corta, che ho cercato questo sentimento, eppure, una volta trovato, non sono stato abbastanza per le aspettative. Sono l'uomo nero dell'amore, quell'essere che ruba l'amore delle persone, che fa star male le persone e quello di cui gli innamorati hanno paura. Non capisco i sentimenti, a volte non so nemmeno se ne provo. Quando ne provo, tuttavia, è un mix di colori e la vita grigio scuro diventa un arcobaleno continuo di tutto lo spettro cromatico. Ma anche il nero, che non è un colore, aspetta al varco la mia persona fatta di carne e aspettative. Prima o poi il nero si riprenderà ciò che ha perso, come l'acqua prende il corso di cui è stata privata. L'amore è un sentimento limitato, difficilmente infinito, nel quale il nero viene combattuto da luce. Ma anche il bianco accecante, l'insieme del colore, quando il nero prende il sopravvento, prova a chiamarmi e mi vuole verso di lei. Un ciclo continuo, infinito, finito solo nella durata della vita, questo è per me l'amore. Una ricerca della felicità finita, che dura per poco. Ancora non comprendo come l'umanità riesca ad amare, nemmeno comprendo come riescano ad amare così tanto quasi come se avessero un eccesso di produzione d'amore che devono per forza condividere con qualcuno. Io ho un eccesso di nero, io sto da solo, io ho bisogno temporaneamente di persone anche quando queste hanno bisogno di me a lungo. Ecco perché sono l'uomo nero, perché il nero è il mio colore, permea la mia anima e il mio cuore e come un cancro dilaga nella mia vita mietendo vittime che cadono sonore.
Vorrei poter provare ad amare, ma sono pericoloso per le persone, rischio di annichilirle con la mia richiesta di felicità infinita nei momenti finiti della vita. Questa è la mia vita, l'uomo nero degli anelli alle dita.