Davvero necessito di così tanto affetto? Non riesco a capirlo. Non capisco perché nella vita ci sia bisogno dell'amore, del vivere a fianco di qualcuno. Non capisco le persone che cadono in miseria per amore. Non capisco perché una persona diventi tanto importante per qualcuno. Non capisco e tuttavia ne sono vittima, una vittima che non capisce riguardo cosa provare vittimismo. Perché è così bello parlare? Perché mi piace condividere? Perché vorrei avere una persona con cui parlare del tutto?
Le opinioni degli altri sono così interessanti che fanno male, così volute che non le vuoi. Si prova tanto dolore nella vita, e nonostante questo essere tristi, nonostante faccia così male e non si voglia, perpetuiamo le nostre azioni affinché si stia peggio. L'amore è come giocare d'azzardo, perdi e non ne puoi fare a meno. Così deficiente che cado ancor prima del buco, cado per terra e sbatto la faccia. Magari aspettando questa voragine nel quale cadere riuscirò a trovare qualcuno che sia in grado di sostenere questo mio grande peso di persona. Magari bisogna davvero cadere per risalirne insieme. Bisogna saper aspettare, prima o poi tutti ci cadiamo, sia io che la persona a fianco a me.
Che magari la vita sia una voragine infinita che termina solo con la morte, non ne sono sicuro ma potrebbe essere così. Da soli non si riesce a risalire la voragine, da soli non si è in grado di fare molte cose. Che sia vero che una persona è in grado di completarne un'altra. Cerchiamo davvero così imperterriti dei samaritani che ci permettano di vivere? La vita e' costruita per due e comunque, a volte, vorrei poter vivere nel mio letto piazza singola per tutta la vita. E anche non legandosi a qualcuno, ci si lega comunque. E' così fottutamente autistico questo modo di vivere, come fosse un lacerarsi continuamente le vene.
Non so cosa porti l'amore, forse non so nemmeno cosa sia. So solo che forse ho bisogno di amore, necessito di affetto e vivo per qualcuno di cui ancora non conosco il nome e che magari non incontrerò mai. Nasciamo a coppie di due disgiunti dalla distanza, dalle persone, dagli amici. Si cambia realmente personalità di fronte a qualcuno, non di fronte a tutti. Di fronte a tanta gente si cambia per se stessi, difficilmente per altri. Quando si cambia per altri è perché si cambia solo per qualcuno.