Guardo il mare
da quelle montagne bianche.
L'immenso blu da ponente a levante,
come vedere negli occhi del male.Ed Elio stesso la vuole,
così l'accarezza con luce.
Un viso di dolce pace
nascondeva una Apate.Granelli di sabbia sottile,
in cui immergo me stesso,
assoggettato, servito e servile
accecato dall'amore e dal sesso.Allor finisce l'amore,
il tramonto finale e cessa il calore,
i capelli che perdon colore,
io incapace poi dopo d'amare,
lei incarnazione di un biondo dolore.