Capitolo 1: Un filo di note

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Elegia

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Elegia. Un isola nota in tutta la Rotta Maggiore come uno dei luoghi più fiorenti per la musica e per la sua gigantesca arena, capace di contenere centinaia di migliaia di spettatori. Negli anni tutti i più grandi cantanti al mondo si erano esibiti lì, e a breve quell'arena avrebbe ospitato il più recente fenomeno musicale: i Pirati Song.

La loro ascesa alla fama era iniziata subito dopo la Battaglia per la Supremazia, quando con il loro rock entusiasmante avevano toccato i cuori di tante persone, trasmettendo loro un messaggio rivoluzionario e sovversivo.

All'oscuro di tutti però i Pirati Song erano molto di più che semplici rockstar: erano tra le unità più attive della famigerata Armata Rivoluzionaria, e sfruttando le loro esibizioni live si erano resi protagonisti di azioni al limite del folle per liberare schiavi e mettere i bastoni tra le ruote al Governo Mondiale.

Anche il concerto ad Elegia era atto a compiere un'azione di questo tipo, della quale due persone stavano discutendo animatamente al lumacofono nella stiva della Rolling Warrior, la loro nave.

"Hai capito tutto, Hart-boy?" disse una voce femminea dall'altro capo della cornetta. Il ricevente lisciò i suoi folti baffi e disse: "Affermativo, comandante Ivankov. L'operazione sarà portata a termine entro breve." "Non dimenticarti un souvenir da Elegia, ho sempre voluto visitare quel posto!" 

La comunicazione si interruppe e Hart Bearing, il manager dei Pirati Song, sospirò: "Che tipo... O tipa, o che so io." Erano anni che collaborava con Emporio Ivankov, il leader dei trans-formati, ma ancora non si era abituato alle sue stravaganze. Uscendo dalla coperta il sole caldo di Elegia lo accecò per un istante. E parlando di ciechi...

"Com'è andata col comandante, boss?" disse la voce soffusa di Charles Wills, il pianista cieco del gruppo, il quale stava facendo manutenzione alle sue pistole.

"Tutto a posto, pare che la Marina non abbia intenzione di avvicinarsi all'isola per il momento... Come va con i preparativi per il concerto?"

"Lisci come l'olio, se non fosse per un microscopico particolare..."

Hart sbiancò in volto e disse: "Non dirmi che..."

"ESATTO! Quell'imbecille è partito in tromba per il villaggio!"

"Ma perché deve sempre fare così?"

VILLAGGIO DI ELEGIA

Le viuzze del villaggio pullulavano di gente: bancarelle in ogni angolo, profumi, suoni, una sinfonia di stimoli che pervadeva l'aria come un'aura.

Dorian Yanez, il frontman dei Pirati Song, si lasciava inebriare da tutto questo. Per lui qualunque cosa era stimolante, accendeva la sua fantasia come una torcia. Lo aveva anche scritto in una sua canzone:

"Io invece adoro stare al centro del ciclone/
Mi nutro di immaginazione, musica alta a colazione/
Come una spirale di colore che girando mi protegge/
Vivendo un po' fuori dal gregge, a volte quasi della legge"   (Articolo 31, "Spirale Ovale")

Una canzone del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora