Capitolo 13: Bad Moon Rising

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Qualche tempo dopo la battaglia ad Elegia...

Il regno delle Stragazze. Un'isola tutta rosa dove aveva sede il regno di Emporio Ivankov, la Persona dei Miracoli comandante dell'Armata Rivoluzionaria.

Da quando, a seguito di una falla nella segretezza del luogo, la vecchia base di Baltigo era stata attaccata dai Pirati di Barbanera, l'Armata si era trasferita armi e bagagli sull'isola Rosapesca, luogo dal quale avrebbero lanciato il loro piano più audace: l'assalto frontale alla terra sacra di Mary Geoise.

Era ormai imminente il Reverie, la riunione quadriennale dei sovrani affiliati al Governo Mondiale. Un'occasione ghiottissima per colpire al cuore i Draghi Celesti sul loro suolo sacro... Uno smacco dal quale non si sarebbero ripresi.

Era proprio di questo che tutti i comandanti dell'Armata stavano discutendo in un'accesissima riunione:

«Ricordate, l'obiettivo principale è il simbolo dei Draghi Celesti. Distruggerlo vorrà dire dichiarare loro guerra.» disse Sabo, il secondo in comando dell'Armata.

«Non sarà facile infiltrarsi in quel luogo... Dopo i fatti di Dressrosa e di Elegia, saranno ancora più attenti.» proseguì Karasu, laconico come sempre.

«E non dimenticate che dobbiamo anche salvare Orsacchiotto!» disse Morley.

«Vedremo, Morley... Non so quanto resti ormai di Orso dopo tutte quelle modifiche.» gli rispose Lindbergh.

«Non dirlo neppure per scherzo, Lindbergh! Sai che possiamo salvarlo!» disse di rimando Belo Betty.

Dragon e Ivankov, seduti di fronte a loro, capivano i dubbi dei loro compagni.

«Ci servirebbe qualcuno che ci aiutasse ad entrare legittimamente...»

«Non credo si possa fare, Dragon-boy. Le nostre facce sono fin troppo note!»

A quel punto dal fondo della sala si levò una voce femminile melodiosa. Uta, la più recente aggiunta all'Armata, aveva un'idea.

«Conosco qualcuno che potrebbe esserci d'aiuto!»

«Uta, ne sei sicura?» Dorian, il suo ragazzo nonché capitano, non sembrava del tutto convinto.

«Fidati di me, OK? Sono certa che sarà d'accordo con noi!»

QUALCHE GIORNO DOPO

Un possente galeone varcava le acque antistanti la Linea Rossa, il gigantesco continente che divideva in due il mondo. Ai suoi piedi si trovava un piccolo porto che permetteva l'accesso a Mary Geoise, e con l'avvicinarsi del Reverie il porto si stava riempiendo di navi da ogni regno della terra. La nave attraccò nel molo più vicino, mentre sul suo pennone garriva lo stendardo del regno di cui trasportava i dignitari... Il regno di Elegia.

«Benvenuto, maestà!» Uno degli addetti salutò con un profondo inchino Gordon. «Potrei sapere chi sono i vostri accompagnatori?»

Alle spalle di Gordon comparve Uta, vestita di tutto punto in uno sfarzoso abito da cerimonia. Di fianco a lei c'era un uomo in armatura, con l'elmo che gli copriva tutto il volto.

«Questa è la mia accompagnatrice, Uta... E lui è Monty, il capitano delle guardie. Sono la mia scorta per il Reverie.»

«Capisco... Bene, seguitemi!» L'addetto, sempre estremamente riverente, indicò la strada che portava all'ascensore.

Rimasti un pochino indietro, i due "accompagnatori" si sfogarono per pochi secondi.

«Questo abito è scomodissimo... Come fanno le dame di corte a vivere così?»

Una canzone del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora