Capitolo 14: Times are a'changing

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ATTENZIONE! DA QUESTO CAPITOLO IN AVANTI LA STORIA CONTERRÀ SPOILER PER CHI SEGUE SOLAMENTE L'ANIME DI ONE PIECE! PROCEDETE A VOSTRA DISCREZIONE!

Era calata la sera sulla terra sacra di Mary Geoise. Dopo una cena ricchissima tutti i dignitari si erano ritirati per dormire. La città era ora brulicante di schiavi che pulivano in giro e di guardie poste a sorvegliarli. Alcuni di loro erano di guardia ai grandi magazzini di cibo destinato ai Draghi Celesti.

Improvvisamente una scarica di Ambizione li colse di sprovvista, facendoli schiumare dalla bocca e svenire. Dall'ombra Dorian sogghignò: il suo controllo sull'Ambizione del Re Conquistatore stava gradualmente migliorando.

Entrando nel magazzino, constatò quanto ben di dio contenessero. "Sarà un vero peccato far saltare in aria tutto..." Era proprio per quello che Dorian si trovava lì: memorizzare la posizione dei magazzini per teletrasportarci dentro il suo amico Jimi, il quale avrebbe poi fatto detonare qualche bomba per lasciare i Draghi Celesti a bocca asciutta per un bel po'.

Mentre analizzava ulteriormente dove posizionare gli ordigni, di colpo Dorian sentì un rumore. Usando l'Ambizione della Percezione scandagliò i paraggi, ma non avvertì intenzioni bellicose di nessun tipo. Invece il rumore si era fatto più intenso... Un rumore di mascelle in azione.

Con fare circospetto, Dorian si avvicinò al rumore. Voltato l'angolo, si trovò davanti ad una scena assurda: una ragazzina coi capelli rosa avvolta in un cappotto troppo grande per lei si stava abbuffando con il cibo ammassato lì. Alla sua vista improvvisamente un ricordo affiorò nella mente di Dorian...

" Orso... Posso chiederti perché?" Dorian, ancora grondante sudore per via del suo allenamento, fece questa domanda al suo allenatore.

"Perché cosa?" rispose il gigantesco membro della Flotta dei Sette con la sua voce profonda.

"Perché ti lasci manovrare come una marionetta dal Governo? Perché ti sei lasciato tramutare in una macchina da guerra? Non capisco..."

A quelle parole Orso si chinò davanti a Dorian, rovistando in una tasca.

"Ecco... Questo è il perché."

Dorian guardò quel che Orso aveva in mano: una fotografia di una bambina sorridente, con parte del volto costellata da pietruzze azzurre.

"Chi è?"

"Mia figlia... Tutto quello che faccio... È perché lei possa guarire."

"Come si chiama?"

"Beh... Il suo nome è..."

"BONNEY?!"

La bambina si girò di colpo e guardò Dorian come un cervo scoperto dai cacciatori. Immediatamente un'aura magenta la avvolse e, sotto gli occhi di un esterrefatto Dorian, il suo aspetto divenne quello di una donna adulta.

"TU CHI DIAVOLO SEI?! E COME FAI A SAPERE IL MIO NOME?!"

"Tu... Tu sei Jewelry Bonney, della Peggiore Generazione!"

"E tu? Sei un galoppino di quei bastardi celesti?!" Bonney si avvicinò a Dorian con fare minaccioso.

"Lasciami spiegare! Non servo i Draghi Celesti, sono dei rivoluzionari di Dragon!"

A quelle parole Bonney si fermò, e di colpo dai suoi occhi cominciarono a scorrere lacrime.

"Tu... Sei dell'Armata... Rivoluzionaria?"

"Sì, e non solo... Colui che mi ha allenato e reso quel che sono... È tuo padre!"

Bonney crollò a terra piangendo. Nella sua mente era riaffiorata l'immagine di suo padre in catene, costretto a fare la bestia da soma per i nobili.

Una canzone del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora