passato e futuro

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I giorni passavano in fretta, e il ballo si avvicinava sempre di più.
Mancavano 3 giorni.
Tra me e Mattheo si erano placate le acque e ancora dovevo capire bene le intenzioni che aveva, perché nonostante mi dedicasse un bella percentuale del suo tempo, continuava a vedere Jane e compagnia discutibile.
Luke non si era più fatto sentire, il che mi dispiaceva, ma era lui che aveva il mio numero e non il contrario.
sembrava quasi evitarmi, per esempio, a cena si siede sempre più lontano possibile.
Ero in biblioteca con Mattheo e stavamo ripassando un argomento avuto a lezione di pozione qualche giorno prima.
Notai che Cedric mi stava guardando da un bel pezzo.
Cedric è della casa dei grifondoro, un tipo tranquillo, per quello che si sapeva, ma il suo sguardo continuava a volere sempre di piu.
"C'è qualcosa che ti da fastidio?"
"Cioè?"
"Non so sembri agitata"
Mattheo mi fece notare che avevo lo sguardo corrucciato e che agitavo le gambe nervosamente, così ci posò una mano sopra.
"Liv dimmi che ti succede"
La mia testa stava iniziando a viaggiare, mi ricordò come mi guardava Hardin. Mi ricordò che i suoi sguardi non finivano lì, finivano nel letto. e Cedric mi stava guardando così.
Avevo raccontato a Mattheo cosa fosse successo tra me e Hardin e tutti i nostri trascorsi.
"Liv ei"
Catturò la mia attenzione, mi accarezzò leggermente la guancia e spostai lo sguardo e i pensieri su di lui.
"Respira"
E respirai, piano piano.
Aspettò che mi calmassi.
"Dimmi che c'è"
Feci con la testa cenno verso Cedric che quando si girò Mattheo distolse lo sguardo da me.
"Su forza andiamo"
Si alzò, apri lo zaino e iniziò a raccogliere tutti i fogli sparsi per il tavolo.
Non avevo forza per reagire, mi sentivo debole davanti a qualcosa che mi aveva frantumata dentro.
L'impotenza di reagire a ciò che mi faceva male. E così rimasi li, seduta. In silenzio.
"Olivia ascolta, metti questi cazzo di libri dentro la tua borsa e usciamo da qui"
Così feci.
Quando uscimmo presi un bel respiro.
Non passò nemmeno un secondo che uscì anche Cedric.
Passo di fianco a noi, fischiando.
Rabbrividii
"Come siamo belle oggi Olivia"
Si mise davanti a noi.
"Cedric lasciami stare"
E cercai di passare oltre ma impediva il passaggio.
"Altrimenti? Che mi vuoi fare eh?"
Prima che potessi dire qualsiasi cosa Mattheo mi precedette.
"Diggory ha detto di lasciarla stare"
"Oh! Olivia! finalmente è intervenuta la tua guardia del corpo, davvero carina la scenetta della scorsa settimana alla festa"
Credo proprio che Mattheo stesse impiegando tutti i suoi miscoli, per non replicare la "scenetta".
"Non è la mia guardia del corpo"
"Oh invece sembra proprio di si, sei debole e hai bisogno di lui, tranquilla posso capire"
Mattheo aveva imparato l'autocontrollo da una settimana all'altra evidentemente, ma io no.
Così, gli tirai un pugno.
"oh cristo."
Mattheo mi prese per mano e iniziò a correre lasciando Cedric ancora storidito.

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