I piaceri

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Passai la notte abbracciata a Theo, tutti i mostri che cercavamo di prendermi, tra le sue braccia non potevano.
"Ei, buongiorno"
Mi accarezzava il viso, e aveva lo sguardo fisso sulle mie labbra.
"Buongiorno"
"Prenditi il tuo tempo per prepararti è ancora presto"
erano le 8 e come ogni giorno le lezioni iniziavamo alle 9.
Continuavo a stare sdraiata li, con lui che mi faceva sentire al sicuro.
Il suo tocco placava tutto quello che avevo dentro. Non so quanto questo momento sarebbe potuto durare ancora ma speravo fosse infinito.
Mi soffermai a guardarlo, i suoi occhi profondi mi guardavano con tutto l'amore che potevano donare, e le sue labbra, le sue labbra..
Volevo sapere che sapore avessero.
Ma non potevo.
"Sei proprio bella"
Mi prese il viso tra le mani e mi stampò un bacio sulla fronte.

8.20

Mi misi i pantaloni della tuta che avevo nella borsa dal giorno prima e una felpa di Mattheo.
"Sai che sarà di sotto vero?"
Annuii con lo sguardo basso. Hardin.
"Ci sono io con te"
e mi abbracciò.

Varcai le porte della sala comune con il braccio di Mattheo sulla spalla che mi teneva stretta a lui.
Fu l'unica cosa che andò bene quella mattinata.
Stavamo per prendere posto al nostro tavolo quando sentii..
"Devi star scherzando" "OLIVIA"
Hardin ci aveva notati.
"Hardin io.."
Mi prese bruscamente per il braccio, ritrovandoci faccia a faccia.
"Non dirmi che te lo scopi!"
"Sono migliore di te in questo Scott" intervenne Mattheo.
Hardin girò la testa verso di lui.
"Sei morto Riddle"
Mattheo rimase impassibile alla provocazione e si sedette al tavolo.
Hardin ancora una volta si concentrò su di me
"Puttana"
A quelle parole Mattheo si alzò bruscamente
"Adesso basta"
E gli sferrò un pugno in pieno volto.
"Scusami" mimò con le labbra in mia direzione.
Hardin incassò il colpo e andò a sedersi.
La colazione la passai nel più totale dei silenzi affianco a Theo.
Come anche le lezioni.
Durante le pause tra un singhiozzo e l'altro spigai alle mie amiche quello che era successo e perché non ero andata alla loro serata. Capirono il mio dolore e rimasero in silenzio.

Saltai il pranzo e andai al lago nero, sperando di trovare Theo, che però, non era lì.
Mi sdraiai sull'erba e immaginai come sarei se tutto questo non fosse successo.
Sentii dei passi e d'istinto aprii gli occhi.
"Non volevo disturbarti"
"Non lo fai mai Theo"
e si sdraiò affianco a me.
girai il volto verso di lui e lui verso di me.
"Staremmo bene insieme..non credi?"
quella domanda mi sorprese parecchio.
"Mhh..No"
Theo sgranò gli occhi e io risi alla sua reazione.
"E perché?"
"Ti spezzerei il cuore" dissi con una sottile ironia.
"Magari sarò io a spezzare il tuo"
"Nessuno mi può spezzare il cuore"
Sposto il volto verso il cielo e sorrise.
"Sai non sei come pensavo" gli rivelai.
io ancora lo stavo guardando.
"Indenti super spaventoso e cattivo?"
"Più o meno si" ammisi.
"Solo tu conosci questa parte di me, e in ogni caso, nemmeno tu sei come pensavo"
"Intendi super spaventosa e cattiva?"
"Terrificante"
E ridemmo entrambi.
Vivevo per quei momenti.
Spostai anche io lo sguardo verso il cielo.
E pensai che non mi sarei più tolta piaceri dalla vita.
Alzai la schiena ritrovandomi seduta.
"Dove vai?" Mi chiede lui.
Guardai introno e controllai se ci fosse qualcun altro oltre a noi.
Si mise seduto anche lui e mi guardò interrogativo.
Mi alzai in piedi per poi rimettermi a cavalcioni sopra di lui. Se non volevo più togliermi piaceri dalla vita, il primo che me lo poteva dare era Mattheo Riddle.
Ero seduta sopra lui.
"E questo cosa vuol dire?"
"Che si, potremmo stare bene insieme"
E finalmente le nostre labbra si unirono.
La sua lingua si interseco alla mia e le mie guance presero fuoco.
Le sue mani scesero sul mio sedere, che strinse con tutto il desiderio che aveva soppresso nei giorni passati.
Finalmente sapevo che sapore aveva.

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