Tante urla

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Mi accompagnò in stanza.

Io "grazie"
M "di niente"
Io "perché sei ancora sveglio?"
M "non riuscivo a prendere sonno"
Io "Riddle mi dirai mai la verità?"
M "lo è"

*Pov Mattheo*

Era ubriaca, ma capiva perfettamente che le stavo mentendo, era come se mi leggesse dentro. Ero rimasto sveglio perché ero in pensiero per lei, ma sicuramente non glielo avrei detto. Sapevo che Draco era il suo migliore amico, lo sapevo bene, ma ero comunque preoccupato.

O (Olivia) "mi stai ascoltando?"
Io "mh?"
O "lascia perdere"

Scoppiò a ridere.

Era bellissima.
Quella ragazza mi intrigava e non poco.

La vedevo sempre venire da noi, semplicemente la evitavo perché non me ne volevo innamorare come tutti, mio fratello compreso.

Osservavo come rideva sdraiata sul letto, era piuttosto buffa.

Mi piaceva.

*Pov Olivia*

Ridevo perché era così carino, non mi stava ascoltando e chissà a cosa pensava.

Sorrideva, lo vedevo a mala pena, mi scendevano i goccioloni dagli occhi per le risate.

Era molto bello, impalato lì, con le braccia incrociate, che mi guardava.

In ogni caso non potevo innamorarmene. Ma questa è una storia che vi racconterò prossimamente.

Presi fiato, ma continuavo a sorridere

Io "allora Riddle?"
M "che c'è?"
Io "non mi ascolti mai eh?"
M "mi dici che c'è"

Mi alzai dal letto, gli presi i polsi, e gli feci posare le mani sui miei fianchi. Appoggiai le braccia attorno al suo collo.

Sentivo il bisogno del suo tocco. L'alcol aveva preso il sopravvento.

Sgranò gli occhi per un secondo, e poi continuò a guardarmi dolcemente, con un leggero sorriso.

Io "allora resti?"
M "a fare che"
Io "a dormire"
M "perché dovrei?"
Io "allora vediamo...1: è la prima notte del primo giorno, la mia compagna di stanza è chissà dove con il suo ex, e credo che stanotte non dormirà affatto.
2: sono ubriaca.
3: voglio che rimani"

Inclinò un po' la testa.

M "Olivia tu mi farai impazzire"

Sorrisi.

Io "lo prendo come un si, vado a farmi una doccia e torno"

*Pov Mattheo*

Vorrei non aver accettato, è più complicato di quanto pensiate.
Lei non ama parlarne, mi basavo su quello che mi aveva detto mio fratello.

Una volta Olivia era venuta a casa nostra, entrò piangendo e si fiondò tra le braccia di Tom, non riuscì a sentire la loro conversazione, così quando lei se ne andò chiesi spiegazioni a Tom, il quale si limitò a dirmi questo: (🙄)

"È complicato, io non sono la persona giusta per spiegartelo, lo farà lei, sempre se mai avrai voglia di conoscerla"

Mi sentii sbagliato a stare lì

Non la conoscevo neanche un po', non sapevo la sua storia, non sapevo il suo compleanno, neanche il suo cognome, niente di niente.

Mi prese la voglia di alzarmi e andarmene ma poi ripensai al punto 3 dell'elenco fatto pochi minuti prima "voglio che rimani".

Vorrei saperti amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora