La coperta a scacchiera rossa e bianca era stesa sull'erba fresca di rugiada, imbandita di varie pietanze poste attorno al cesto col quale erano state trasportate, adornato da un mazzolino di rose. Panini, bevande fredde e qualche contorno dall'aspetto invitante cospargevano il telo, rallegrando l'umore dei tre amici, intenti a riposare dopo aver consumato un picnic in compagnia in riva al fiume che attraversava Westfield da ovest.
Il ponte munito di cavalcavia si ergeva lontano, sopra la distesa d'acqua, troneggiante sul verde paesaggio della zona campeggio al tramonto.
Insieme ai tre amici c'era una ragazza di pochi anni più grande, dai lunghi capelli rossi acconciati in una frangia disordinata.
Era intenta a sbucciare della frutta, ammirata senza sosta dagli occhioni stanchi di un Key appisolato sulle sue gambe. Gli sembrava quasi una figura materna.
Serenity.
Il crine rosso fuoco, lungo e crespo, le incorniciava il viso caratterizzato da un sorriso beato che emanava grande calma. Le sue dita giravano leste la pesca mentre rimuoveva la buccia con un coltellino.
Key non riusciva a distogliere lo sguardo da lei per un attimo, incantato dalla sua sicurezza.
Abbey, nel frattempo, piroettava al margine della coperta, sempre arzilla, al ritmo di musica che ascoltava tramite walkman infilato in tasca, al quale erano collegato delle cuffiette.
Nat, invece, tentava di battere il suo record di metri percorsi da un sasso lanciato in acqua. Se n'era procurato una bella scorta, e li gettava tutti con gesti atletici quasi da lanciatore professionista di baseball.
Era un'atmosfera conviviale, piena di calore.
"Ehi, Key, senti questa! Va fortissimo!" Abbey lo tirò quasi di forza in piedi, via dalle gambe di Serenity, che ridacchiò alla scena.
"Abbey, non tirarmi così... oh, effettivamente è proprio una bella canzone." concordò il ragazzino, affiancato dall'amica le cui anche continuavano a ondeggiare armoniosamente tra le note di Instant Music dei Pillows, un auricolare nel suo orecchio e l'altro in quello del compagno.
"Sono così carini quando sono insieme. Ad Abbey piace proprio tanto la musica, eh?" commentò Serenity, allegra. "vai, Key, facci vedere come balli!" Lo incitò, scherzosa, con un ghigno birbante.
A salvare Key dalla figuraccia pubblica per le sue mosse di danza più che abbozzate fu Nat, che gli rampò sulle spalle con un braccio invadente sul collo.
"Ehi, amico, fammi vedere il tuo lancio migliore! Di certo non mi batterai!" gli porse un sasso ruvido e lo condusse vicino alle sponde del fiume.
"Ah, d'accordo..." l'esuberanza di Nat riusciva sempre a catturare Key, con lui spesso in passato si era reso conto che attività per le quali nutriva diffidenza invece lo divertivano.
"Nat, guarda che stava ascoltando la musica con me!" protestò Abbey, furente.
"Ma dai, perché non provi anche tu, invece? Non fa niente se arrivi ultima..." la provocò volutamente il ragazzo dai lunghi ciuffi ribelli, castani nel miele.
"Non intendo assecondare le tue insinuazioni infantili." sbottò lei.
"Ho capito, hai paura di essere stracciata... Abbey la fifona, ecco come ti chiameremo d'ora in poi." sghignazzò Nat.
"Dammi quel sasso." porpora in volto per la rabbia, Abbey si avvicinò al fiume, decisa a gareggiare.
Il risultato fu un pareggio tra lei e Nat, mentre Key sorprese tutti con un lancio che superò quello di entrambi. Era inciampato in avanti prima di gettare il sasso e questo gli aveva conferito uno slancio inaspettato.
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Key
Short Story[Completa] Il Marionettista appare a tutti coloro che muoiono nel rimpianto, concedendo loro "un secondo tentativo." Key, quasi deceduto da solo in un buio appartamento senza essere riuscito a costruire nulla di particolare, si ritrova nel suo corpo...