Key - Introduzione

144 28 75
                                    

Il corpo giace freddo sul pavimento di legno, immobile tra le ultime esalazioni enfatizzate dall'alzarsi e abbassarsi del torace.

Nulla è presente in quello spazio vacuo, nulla a parte il buio e la morte. Anche le tenebre della disperazione si sono finalmente ritirate, per cedere il posto a una tacita resa.

È all'interno dell'unica luce proiettata sulla parete ritorta, che l'Ombra prende forma, accanto al Ragazzo Morente.

Il capo di quest'ultimo si inclina appena verso sinistra, prendendo stancamente visione dell'apparizione. Null'altro che la proiezione di uno stecchino dalla sagoma vagamente umana sul muro, dalle cui curve e nodose dita nere penzolano fili sottilissimi. Essi terminano proprio nel punto in cui l'uomo è accasciato, dissolvendosi nell'oscurità.

Nella sua mente risuona una voce a cui non sa affibbiare aggettivi, appare neutra come una frase scritta trasmessa direttamente al cervello.

"Il rimpianto e la colpa sono stati i tuoi giudici. Stai spirando per la solitudine. Vorresti una seconda occasione o intendi proseguire verso l'oblio?" Le parole sono chiare e concise, il significato inequivocabile.

Il ragazzo accenna una reazione.

Nel buio si distinguono solamente due sgranate spirali blu, vive. Solo questo dettaglio basta come risposta. Il patto viene siglato. I fili avvolgono il corpo in fin di vita, il sangue smette di sgorgare dai polsi.

Sulla parete, l'intreccio del Marionettista si risolve nell'immagine di una chiave nera, che in seguito acquisisce il colore rosso vivo del sangue.

Così il velo s'addensa ancora.

Così il velo s'addensa ancora

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
KeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora