Capitolo 3: Giorno 1

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I momenti successivi passarono in modo un po' confuso, mentre accadevano diverse cose contemporaneamente: Hermione sprofondò in una sedia vuota, Kingsley si alzò da dietro la scrivania e fece sparire il disordine dal suo tappeto, l'officiante uscì di corsa dalla stanza e Narcissa Malfoy scoppiò in lacrime. Malfoy non reagì affatto, ma probabilmente ciò era dovuto all'Occlumanzia.

Mentre Hermione si puliva con la manica del maglione la bocca, i tre Malfoy si voltarono a guardarla. In effetti si sentiva molto meglio dopo essersi liberata e fece loro un ampio sorriso. Almeno in quel caso avevano un buon motivo per essere disgustati da lei.

«Bene», cominciò Kingsley, appoggiando le mani sulla scrivania, «passiamo al prossimo punto, suppongo. Siete tenuti a convivere da qui in avanti... »

Hermione lo interruppe: «Se pensa che io metta un piede a Malfoy Manor...»

Allo stesso tempo, Lucius disse: «Se pensi che una Sanguemarcio metta un piede a Malfoy Manor...»

Hermione si interruppe quando si rese conto che lei e Lucius avevano parlato all'unisono, dicendo quasi la stessa cosa. Il volto di Lucius si contorse per il disappunto, mentre si accorgeva della stessa cosa. A quanto pareva, era disposto a fare delle eccezioni solo nel caso dei prigionieri.

«È deciso, allora», disse Kingsley, con un'aria compiaciuta... lo stronzo. «Hermione, suppongo che tu abbia posto per il signor Malfoy a casa tua?»

Si mordicchiò il labbro e stavolta pensò di vomitare sulla scrivania di Kingsley. Ma era consapevole che la magia che aveva sentito scorrere dentro di sé era intrisa di incantesimi di monitoraggio da parte del Ministero. Avrebbero saputo se lei e Malfoy avessero cercato di vivere separati, così come avrebbero saputo se si fossero rifiutati di consumare.

Per quanto detestasse l'idea di avere Malfoy nei suoi spazi, pensò che tanto valeva che uno dei due vivesse a casa propria. Tanto sarebbe stato solo per pochi giorni.

«Sì», disse infine. «Va bene.»

«Bene», rispose Kingsley con un cenno del capo, alzando una mano in segno di saluto verso il focolare. «Sentitevi liberi di usare il mio camino personale. »

Hermione sbuffò. Ovvero, sentitevi liberi di andarvene immediatamente a fanculo.

Se non si fosse sentita come se i suoi organi interni si stessero disintegrando, sarebbe stata tentata di rimanere a gironzolare lì solo per farlo arrabbiare. Ma per come stavano le cose, prima se ne andava, prima poteva lavarsi i denti e dormire per il resto di quella giornata dimenticata da Dio.

Recuperò la borsa dalla scrivania prima di andare al focolare. Kingsley non incrociò il suo sguardo.

Quando si voltò, vide i tre Malfoy riuniti in una tranquilla conversazione.

Narcissa sembrò sforzarsi di rimproverare il marito in un sussurro, con tracce di lacrime ancora visibili sulle guance delicate. Hermione riuscì a cogliere «...tutta colpa tua!» prima che Lucius la zittisse con uno sguardo severo. Malfoy aveva un'aria assolutamente infelice, quindi Hermione suppose che avesse smesso di Occludere.

«Draco, c'è qualcosa che devi comprendere... » cominciò Narcissa.

«Non ora», disse Malfoy scuotendo la testa.

«Devi ascoltare», insistette lei.

«Dopo», disse lui con enfasi. «È solo che... » Si passò una mano sul viso. «Ho solo bisogno di qualche giorno.»

Hermione si occupò di raccogliere una manciata di polvere verde, passandovi le dita più volte come per misurare la quantità adeguata. Alzò lo sguardo solo quando sentì dei passi avvicinarsi.

Ten out of Ten | TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora