15 ° capitolo:

573 40 2
                                    

Rientro a Bologna dopo 2 giorni, come avevo previsto ma non da sola. Ignazio ostenta la sua Olly, bene. Farò lo stesso. La biondina si aggira ancora per il residence ed a giudicare dalle ultime valigie che si è fatta mandare resterà un po'. Prendiamo posto a tavola e facciamo colazione tutti insieme, Dopo diversi minuti Olly punta l'indice verso Davide mentre lo agita animatamente su e giù e cerca di mandar giù il biscotto. 

<< io ti conosco, tu stavi ad Amici e prima ad X Factor. Ti chiami Davide >>

<< te l'ha detto appena entrato il nome >> dichiara Piero un po' sconvolto. Lo ribadisco questa ragazza ha qualche problema. Dave le regala un abbozzo di sorriso poi afferra un biscotto e me lo porge, infine si porta la tazzina alla bocca. 

Ignazio non parla da quando l'ha visto entrare. Si limita a fissarlo, sguardi indecifrabili. 

<< ok ok. Allora, stamattina si va in piscina. Io, Piero, Alexia, Olly e Davide adesso andiamo a cambiarci mentre Gioia ed Igna restano qui >>

<< e perché? >> domanda Olimpia. 

<< semplice, è il loro turno devono pulire la cucina >> le spiega Piero. 

Guardo Piero di traverso, questa potevano risparmiarsela. Appena escono per andare in piscina ci mettiamo all'opera. 

E' imbarazzante, non facciamo altro che andarci a sbattere contro.

<< ok, io sparecchio ed asciugo tu lavi le tazze ed i cucchiai >>

<< affare fatto >> rispondo.

<< quante bugie mi hai detto, mi hai preso in giro dal primo istante e pensare che ti avevo chiesto di non farlo perché da te non l'avrei sopportato >> ammette mentre afferra un canovaccio per cominciare ad asciugare. 

<< sai benissimo che non è così, sei stato tu a chiudere senza concedermi diritto di replica. Quel bacio non esiste, non riesco ad accettare di averti perso per qualcosa che non è durata nemmeno un secondo >>

<< è durata abbastanza per essere fotografata >>

<< è inutile, io parlo e tu non mi capisci >>

<< no, penso di ascoltare quello che hai paura di dirmi >>

<< sarebbe Igna? >>

<< che di me non ti è mai importato niente, cercavi un diversivo mentre la facevi scontare a lui per il male che ti ha fatto >>

<< no, la sto facendo scontare a te. Non solo mi hai lasciata ma mi ha sbattuto in faccia la tua storia con lei. Ma non capisci quanto mi fa male??. >>

<< tutte bugie, tutta scena. Volevi solo tornare insieme a lui e ci sei riuscita >>

<< e chi mi dice che in realtà non eri tu ad averla già per le mani e non vedevi l'ora di mettertici?!  >>

<< che cosa?, sei pazza?. Io ti amo. Ti ho portata a Marsala, ti ho messo il mio cuore in mano, ho iniziato una storia seria e tu dubiti... >>

<< come tu hai dubitato di me >>

Cominciamo a litigare, senza risparmiarci. Parole dure. 

[...]

Mi rannicchio in un angolo in posizione fetale mentre piango a dirotto e lui continua a ripetermi quanto male gl'ho fatto, è accucciato davanti a me ed usa parole dure quasi volesse farmi toccare con mano il suo dolore. Piango perché mi sento colpevole, piango perché so quanto sta soffrendo, piango perché alla fine si è venuto a creare solo un colossale equivoco. 

Sono passate ore e gli altri, non vedendoci arrivare, sono rientrati. 

<< Oddio >> esclama Alexia mettendo a fuoco, s'inginocchia al mio fianco e Davide la segue a ruota. 

<< Gigì >> sussurra lui. 

<< come volevasi dimostrare >> chiude Ignazio. 

<< che le hai fatto? >> domanda Davide guardandolo male. 

<< niente, io non le ho fatto niente >>

Davide si alza, lo spinge. 

<< non prendermi in giro. Torno e trovo la mia ragazza in queste condizioni. Non c'è nessun altro qui, la colpa è solo tu  >>

<< stavamo solo parlando >>

<< cosa le hai detto? >>

<< niente che non sapesse già >>

<< t'ammazzo, guarda come l'hai ridotta >> alza la voce Davide. 

<< su avanti fammi vedere, andiamo fuori >> risponde a tono Ignazio levandosi la felpa. Sollevo la testa, questo no. 

<< Dave >>

Mi posa i suoi occhi addosso. 

<< vieni in camera con me? >> gli domando mentre continuo a piangere. Occhi rossi e umidi. 

<< certo amore >> risponde lui. Mi aiuta ad alzarmi e ci chiudiamo nella mia camera. Prendiamo posto sul letto, semisdraiati, tra le sue braccia. Mi coccola, teneramente. Le sue labbra pressano più volte sulla mia fronte. Fa scivolare due dita sul mio braccio. Non vorrei tutto questo caos, non vorrei tutta questa rabbia o lacrime. Davide è il mio primo vero grande amore ed una parte del mio cuore ed una parte della mia anima lo ameranno in eterno. 

Toc toc. 

<< avanti >> dico con un filo di voce. È Ignazio. 

<< vattene >> ringhia Davide senza muoversi di un millimetro. 

<< voglio parlare con lei >> ribatte il Boschetto. 

<< Igna, ti prego...basta >>

<< Giò volevo scusarmi...per il modo >>

<< tutto ok  >>

<< vorrei dire altro ma...non posso >>

<< non puoi perché hai fatto la figura del cretino. Che uomo sei per farla piangere in quel modo?!  >> lo giudica Davide. 

<< ok ragazzi basta, sono qui. Igna accetto le tue scuse. Ora scusami ma ho bisogno di star un po' tranquilla... >>

<< va bene, è tutto ok? >>

<< tranquillo >> 

Lascia la stanza. 

<< tu lo vuoi ancora? >>

<< che dici?! No >>

<< davvero? >>

<< voglio solamente te. Ricordi?, io e te per sempre >>

<< hai ragione, scusa >> si affretta. Lo bacio, per tranquillizzarlo. 


Nota autrice: ciao, vi auguro un buon weekend. Commenti gratissimi. =)


Se mi guardi così...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora