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«cazzo!»

Urlò Hyunjin spostando immediatamente l'amico. Lo spinse via con un po' di forza, essendo molto più robusto di sé, da davanti la porta con lo scopo di poterla aprire ma con nemmeno troppa sorpresa era chiusa, o per lo meno, c'era qualcosa che gli impediva di aprirla dall'interno.

Imprecò per la milionesima volta e fece il giro dell'edificio, raggiungendo il retro. Per sua fortuna vide il biondino intento a scappare via in mezzo al buio della notte, con parecchia difficoltà data dall'erba altissima mista a sterpaglia appena cresciuta grazie alla rugiada mattutina.

Iniziò a ricorrerlo fin quando non lo raggiunse e lo spinse in avanti per farlo cadere. Hyunjin con il respiro affannato lo girò verso di sé e si inginocchiò in mezzo alle sue gambe per infilarsi fra esse. Strinse la sua felpa in due pugni molto saldi mentre il biondino, quasi senza respiro per lo sforzo che aveva appena compiuto, si rassegnò distendendo tutte le articolazioni a contatto con il verde sotto di sé. Era senza energia.

Gli occhi dell'altro erano intrinsechi di ira, non smettevano di penetrargli nelle pupille scure e nere. I loro respiri non smettevano di mescolarsi insieme data la vicinanza dei loro visi ed il loro affanno che non cessava di esistere.
Il profumo dello shampoo di Felix e quello pungente di Hyunjin che sapeva di tabacco rendeva tutto troppo poco piacevole. Quest'ultimo di scatto gli prese entrambi i suoi polsi e con una sola mano li portò al di sopra della sua testa bionda, tutta scompigliata, con le sue ciocche di capelli umide.

«dove pensavi di scappare? mh?»
chiese a denti stretti, rafforzando la stretta sui suoi polsi che fece gonfiare, invece dalle sue labbra uscì un lamento di dolore. A Hyunjin non importava molto se con il corpo lo stesse schiacciando. Non doveva permettersi di scappare e l'avrebbe punito per questo.

«mi avete rapito.. ammanettato e mi biasimi perché sono scappato?!» urlò Felix sotto di lui cercando di dimenarsi come poteva ma l'altro gli impedì di spostarsi anche solo di un centimetro. «sei un bastardo!» continuò urlando sempre più forte.
Voleva reprimere quel senso di inquietudine che stava provando dentro, come poteva? Un ragazzo del tutto sconosciuto e dal carattere discutibile gli stava infliggendo un dolore atroce. Pur essendo molto affascinante visivamente stava iniziando man mano ad odiarlo per cosa gli stava facendo. Voleva solo poter prendere un altro autobus e andarsene via per sempre da quella città.

«Io non mi fido di te. Ti è abbastanza chiaro? Se scopro che sei una spia mandata dall'altra famiglia per uccidere uno dei nostri ti farò fuori con queste mie mani.» lo minacciò guardandolo fisso negli occhi, con un tono apro, intrinseco di rabbia. Doveva proteggere a tutti i costi le ultime persone che per lui erano come una famiglia.

«Non sono una spia. Quante volte devo ancora ripetertelo? Mi trovo qui per puro caso, sto cercando di incontrare una persona ma non so dove sia.» anche il biondo abbassò il tono di conseguenza, rendendo la voce più rauca e profonda. Sbuffò sentendo la testa girare lievemente e quasi non riusciva a mettere più a fuoco il corvino sopra di lui. Sbatté ripetutamente le palpebre per farlo, non capendo perché all'improvviso non si sentiva bene.

«dimmi il nome allora.» lo incoraggiò indurendo il tono e avvicinando il viso al suo con lo scopo di infondergli timore.

«Non so il suo nome ma lo riconoscerei immediatamente se mai dovessi incontrarlo di nuovo. Quel pezzo di merda aveva la faccia coperta il giorno in cui..» si bloccò frustrato, sentendo la rabbia ribollirgli dentro. «mi ha tolto tutto. E ora lasciami.» continuò guardando altrove, con lo sguardo basso e distratto.

Ci fu un attimo di silenzio prima che Hyunjin scosse la testa e sospirasse, tornando a guardarlo negli occhi subito dopo.

«non ho le prove per poterti credere. Ci hai mentito sul tuo nome yongbok, a me non racconti stronzate!» esclamò risvegliando l'altro da mille pensieri.

«non ti azzardare a chiamarmi mai più in questo modo!» esclamò più forte il biondino, sputandogli in faccia con disprezzo.

Hyunjin si allontanò schifato e si pulì immediatamente il viso con il dorso della mano. Sentì il sangue ribollirgli nelle vene, una rabbia fatale per lui perché stava per mollargli uno schiaffo mirato sul suo viso, quando vide i suoi occhi roteare indietro fino a chiudersi completamente di botto.
Aggrottò le sopracciglia confuso, iniziando a dargli dei piccoli schiaffi sulla guancia per farlo svegliare ma fu tutto inutile.

«finalmente ha fatto effetto.» disse Changbin spuntando da dietro come un fantasma. Era stato bravo a non farsi sentire.

«cristo santo mi hai spaventato!» urlò sobbalzando nell'udire la sua voce e girandosi verso di lui non poté fare altro che guardarlo confuso per ciò che aveva appena sentito. «che vuol dire che ha fatto effetto? cosa ha fatto effetto? non sto capendo.»

«Da questo si capisce quanto mi ascolti.» Changbin fece qualche passo avanti raggiungendo i due e diede un pugno in testa a Hyunjin che subito iniziò a lamentarsi e a fare il drammatico come sempre. Il moro invece lo ignorò completamente per poter coricare il biondino sulle proprie spalle, come un sacco di patate oltretutto, e riportarlo di nuovo in macchina.

«dai mi dici come hai fatto? Idiota permaloso che non sei altro?» insistette Hyunjin affiancato accanto a lui mentre l'altro si stava sbrigando a sistemare il biondino lungo i sedili posteriori dell'auto, volendo metterlo sdraiato. Il corvino fortunatamente aveva parcheggiato proprio lì vicino quindi non avevano camminato molto, anzi nemmeno si erano sforzati troppo.

«Gli ho dato un sonnifero poco prima che entrasse in bagno, sai per pervenire possibili fughe. Sono ancora un idiota?» rispose sospirando stanco. «era a forma di caramella quindi ci ha creduto. Vedi? Tu hai fatto lo stronzo e non si è fidato, invece con me si e non avrebbe dovuto.» disse con un tono abbastanza divertito per aver avuto quella brillante idea.

Hyunjin rimase spiazzato dalla sua uscita, finché non realizzò le sue parole, andandogli a pestare immediatamente il piede.
«Non sono uno stronzo!» esclamò a pugni stretti.

Changbin dopo essere stato ingiustamente malmenato si grattò dietro la testa imbarazzato e dolorante «forse poco poco ma lo sai quanto ti am-» la mano affusolata del più alto si posò sulla sua bocca, impedendogli di continuare come avrebbe voluto.

«finiscila di fare il gay quando non lo sei e stai zitto.» gli ordinò salendo in auto per tornare alla base.

L'altro annuì ridacchiando e provocando ancora di più il più alto una volta saliti entrambi in macchina, facendolo sbuffare sonoramente. Dovevano rimettersi in cammino verso la base, si era fatto troppo tardi e forse gli altri si stavano fia preoccupando. Sfrecciarono rumorosamente via verso la vetta ancora distante da loro.

「 𝑻𝒐 𝒃𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒆𝒅.. 」

Un po' cortino ma è solo di passaggio.
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Run away - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora