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«Perchè? Sei sorpreso?» se la rise leccandosi le labbra mentre gli immobilizzava entrambe le mani dietro la schiena, facendo un nodo bello stretto alle maniche dell'accappatoio. «Stai qui senza pagare nulla, hai un tetto sotto la testa per dormire, acqua per lavarti e cibo per nutrirti. Almeno contribuisci.» spiegò stringendogli di più la coscia. «O non vuoi?» chiese avvicinandosi di più con il viso, facendo quasi sfiorare i loro nasi.

Felix aveva il respiro corto, lo sguardo basso e si sentiva messo in soggezione oltre che in imbarazzo.
Lo rialzò solo per tenergli testa.
«Non asseconderò i tuoi desideri malati. Togli queste mani.» rispose determinato a non ubbidire, incontrando i suoi occhi che lo guardarono per secondi infiniti.

Sul suo viso si allargò quel sorrisetto divertito che già aveva innalzato. Il biondino stava per dargli un grosso spintone, gli dava fastidio il modo in cui si stava beffando di lui, quando la lama del coltello passò dal suo interno coscia al di sopra del suo addome. Sentiva la punta dell'arma sfioragli ogni addominale, non percepiva dolore, anzi, per qualche strana ragione la sua freddezza faceva contrasto con la propria pelle bollente, creando un bilanciamento stranamente piacevole. Forse doveva solo spingerlo via e far finire quella messa in scena, eppure l'occhio andò a finire sulle sue labbra rosee e dalle forme tondeggianti mentre stava parlando, enfatizzandole ogni volta che se le mordeva o le inumidiva con la lingua.

«Non fare il prezioso.» parlò con un tono di voce davvero basso che Felix non aveva mai udito prima. Si sorprese.

Per reggere quel confronto si avvicinò rapidamente molto vicino il suo orecchio e fece il suo stesso giochetto, quello di sussurrare, sfiorandoci le labbra sopra per indispettirlo. «La mia risposta è sempre no, perché non mi piaci neanche un po'.» si beffò di lui, rivelando ciò che realmente pensava.
Lo odiava, nemmeno troppo in verità, però gli aveva tolto la libertà, quella per cui aveva lottato sin da quando ne aveva memoria. Non era tanto diverso da suo padre, per questo glielo ricordava fin troppo, i suoi modi violenti, i suoi ordini, il suo egoismo e tutto il resto, gli dava tremendamente a nervi.
«Anzi mi fai schifo.» concluse ritirando il viso per sorridergli in modo falso e guardare che espressione avesse.

Hyunjin alzò il sopracciglio e si riavvicinò, non dandogli il tempo di indietreggiare e lo spinse nuovamente contro la porta. «apri.» gli ordinò fissandogli le labbra per fargli capire quale parte del corpo. Con la mano gliele schiuse in modo forzato visto che non collaborava, si inumidì contro voglia anche le dita nel farlo e mise il manico del coltello ben stretto frà i suoi denti.
Le sue lamentele continue riempirono le mura di quel bagno silenzioso ma non si capiva mezza parola di quel che gli stesse dicendo e, vittorioso come non mai, gli accarezzò la guancia. «come sei bravo.» lo complimentò ricevendo uno sguardo di fuoco.

Ora che aveva anche l'altra mano libera ne approfittò per prendergli l'altra coscia, facendogli adagiare per bene la schiena contro la porta e, azzerando quasi del tutto la distanza che c'era fra i lori corpi, se la rise divertito. «Nemmeno tu mi piaci ma a quanto pare ti lasci fare tutto ciò che voglio senza troppi problemi.» rise incredulo di come erano andati a finire in quella strana situazione. Lo sorreggeva senza fatica e non vedeva l'ora di divertirsi un po' con lui. «Se fai cadere il coltello mi fermo.» gli fece sapere solamente con uno sguardo penentrante.

Felix corrugò le sopracciglia confuso, finché non si sentì avvolgere da sotto l'accappatoio dalla sua mano calda. Sobbalzò sentendo la faccia andare in fiamme ed il panico annebbiargli la mente. Cosa voleva fargli? Pensava temendo il peggio, per lo meno solo per i primi secondi dove non si era mosso, perché nei successivi qualcosa cambiò. Le sue mani inumidite, prima quando cercò di aprirgli la bocca, iniziarono a muoversi lentamente dal basso verso l'alto e stringevano quanto bastava la propria intimità, all'inizio solamente con il pollice che con movimenti circolari spingeva sulla punta, poi massaggiò tutto il resto.

Run away - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora