2

136 17 2
                                    

Sentì il vento freddo sbattergli in pieno viso appena uscì da quel posto maleodorante e pieno di gente strana. Avanzò a passo svelto verso l'esterno, volendo sloggiare il più velocemente possibile da lì.
Per il freddo si mise il cappuccio della felpa riuscendo a ripararsi, se solo la frangia non avesse contribuito ad intralciargli la vista, pungendogli costantemente gli occhi e iniziando così una lunghissima serie di tentativi nel sistemarla inutilmente con le mani.

«ma dove sono capitat-..» borbottò o almeno tentò di farlo fin quando non andò a sbattere distrattamente contro la schiena di qualcuno.
Alzò lo sguardo verso quella figura molto più alta di sé, tra l'altro in contro luce al lampione, che gli impediva di vederlo bene in viso.

«Hai finito di bere?» parlò questo ragazzo con tono duro, quasi scocciato, mentre il biondino poté notare del fumo fuoriuscire dalle sue labbra che formarono una nuvola biancastra dispersa nell'aria.

Al più basso vennero subito i brividi lungo la spina dorsale, accompagnato da un colpo di singhiozzo involontario per aver bevuto un po' troppo. Si tappò immediatamente la bocca quando da essa gli uscì quel piccolo verso imbarazzante, sperando di svignarsela facilmente ma così non fu perché l'altro sgranò immediatamente gli occhi e si girò verso la sua stessa direzione. Fu allora che i loro sguardi si incastrarono perfettamente tra di loro per la prima volta.

Al ragazzo dai capelli corvini, lunghi e ricadenti sulle spalle quasi venne un colpo nel vedere lui, un perfetto sconosciuto, anziché il suo compagno di squadra entrato per bere qualcosa poco prima.
Rimase sull'attenti, poggiando lentamente la mano dietro la propria schiena per prendere la pistola che teneva nascosta, accertandosi che l'altro non l'avesse presa mentre era distratto.

Il biondino non fece molto caso ai suoi movimenti, bensì tolse lentamente le mani dal proprio viso, schiudendo le labbra per scusarsi con lui ma il fiato non uscì per niente. Era rimasto a guardare quel ragazzo più alto di sé per un'infinità di secondi, prendendosi la briga di non farsi sfuggire nemmeno un dettaglio del suo volto. In quel momento non riuscì a formulare nemmeno una frase poiché aveva uno sguardo alquanto penetrante e faceva fatica a sostenerlo. I suoi occhi dal taglio simile ad una volpe, le labbra leggermente lucide e rosee per il freddo che aveva appena inumidito passandoci la lingua sopra, proprio non lo aiutavano. Nemmeno il fatto che fosse più alto e robusto di sé non aiutava.

Si sentiva vulnerabile con la sua presenza.

«chi sei?» chiese il corvino spezzando il silenzio che si era creato, facendolo tornare anche alla realtà dato che era rimasto muto per tutto il tempo.
Stava per rispondere quando fu interrotto nuovamente da un altro piccolo singhiozzo che gli uscì spontaneo dalle labbra.

Udendo ciò perse subito la pazienza e con un gesto veloce buttò la sigaretta, afferrò la pistola dietro di sé e la puntò all'altezza della sua fronte, facendo qualche passo indietro per poter distendere le braccia in avanti e mirare.

«stai indietro!» urlò facendo trasalire di paura il più piccolo che si riparò con gli avambracci sopra la testa. Strinse gli occhi in due fessure e poté percepire il cuore battergli ad un ritmo irregolare, tornando anche leggermente lucido dopo quella piccola sbronza.

«Hyunjin non sparare.» si intromise Changbin raggiungendo i due prima che le cose finissero male.
Il corvino però non abbassò l'arma alle sue parole e rimase comunque neutro sia nei movimenti che nello sguardo, imprecando a bassa voce per aver sprecato una sigaretta per nulla.

Il biondino invece sentì le gambe molli e finì a terra in ginocchio, strusciandoli contro il brecciolino che vi era sotto ai piedi.

«Tutto ok?» chiese Changbin prendendolo dal braccio per aiutarlo a rialzarsi ma Hyunjin lo afferrò per il polso fermando così le sue azioni.

Run away - hyunlix -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora