3.Amore o amicizia?

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Dopo quel giorno Elisa non diede più fastidio a Jennifer, ma a Maria insultandola e prendendola in giro davanti a tutti con frasi del tipo: "Jennifer non ti vuole davvero bene", "Sei un bidone della spazzatura da quanto fai schifo", e la minacciava di tutte le cose peggiori che potrebbe farle augurandole addirittura la morte o di suicidarsi.
Jennifer per quanto poteva la proteggeva o meglio la consolava cercando di non farle fare ciò che le diceva.
"Faccio davvero così schifo?"
"No, sei fantastica e sei bellissima"
Uuuu ti piace
Tu stai zitta
Però hai detto che è bellissima
L'ho detto per farla sentire bene
Sisi come no
Ciao!
Sei innamorata~
Zitta! Sei solo una stupida coscienza! Lasciami stare!
"Jenny? Jennifer? Tutto bene? Stai guardando il vuoto da un po'"
"Si sto bene tranquilla ero persa nei miei pensieri"
Tornando a casa notò che non riusciva a non smettere di pensarla e alla frase che le aveva detto "sei bellissima".
Guardando allo specchio pensò sempre che c'era qualcosa che non andava ancora con il suo corpo immaginando una vita se fosse nata maschio e pensò che sarebbe stato bellissimo essere maschio e non femmina.
"Jennifer" urlò la madre dalla cucina nel piano di sotto "c'è pronto!" urlò ancora lei
Decise di dire come si sentiva alla madre pensando che l'avrebbe aiutata, li con loro c'era anche il padre.
"Mamma...papà, vi devo dire una cosa" disse iniziando a giocare con le posate
"Dicci pure tesoro" rispose la madre guardandola affettuosamente
"Ogni volta che mi guardo allo specchio penso che sarei più bella se fossi maschio ma allo stesso tempo non voglio essere maschio, cosa vuol dire?" disse tutto d'un fiato
"Jenny, cara, è normale. Sei nella fase dell'adolescenza ed è del tutto normale. Oddio, io non l'ho mai provato, ma ci sta che non proviamo tutti le stesse cose. Però grazie per avercelo detto hai avuto molto coraggio" la madre si fermò nel mangiare appoggiando la forchetta sul piatto dicendo il tutto con tono calmo
"Tu dici?"
"Si, ma sappi che è tutto normale anche se sei qualcuno che non è né maschio né femmina ok?"
"Ok" fu l'ultima parola pronunciata quella sera.
Tornò in camera con un silenzio tombale durante il tragitto, e si fermò ancora davanti allo specchio.
"Chi sono? Perché sono così tanto diversa dalle altre?" solo dopo essersi fatta queste domande alzò lo sguardo verso l'orologio.
"Cazzo" si era dimenticata che si doveva vedere con Maria pensando troppo a se stessa. Si mise le scarpe di corsa e salutò i genitori correndo più velocemente possibile. Non sentiva neanche più i muscoli delle gambe da quanto correva che quasi cadeva sul marciapiede ma continuò senza mai fermarsi anche se con fatica. Le mancava il respiro ma continuava a correre schivando tutta la gente che la ostacolava.
Arrivò nel posto con il fiatone e sudata. Guardò a sinistra dove c'erano degli alberi e a destra dove c'erano bambini, ma nessuna traccia di lei. Si sedette su una panchina ma non la vide mai.
Il legno era freddo come il ghiaccio, la pelle era coperta da goccioline, il viso da lacrime e stanchezza. Si alzò con la gente intorno che la fissava tutta bagnata per la pioggia della sera prima.
Era rimasta tutta la notte ad aspettarla promettendo di non addormentarsi mai per nessun motivo, tuttavia non poté mantenere la promessa essendo che il sonno prese il controllo. Inziò a piangere nel frattempo all'idea che l'avrebbe dimenticata e che avrebbe perso la sua unica amica.
"Mi ha dimenticata anche lei, vero?" chiese quasi come se in quella folla qualcuno le avrebbe dato una risposta
"Ho corso e mi sarò amalata per nulla di nuovo, vero?" chiese sperando che potesse sentirla
"Mi odi anche te, vero?" alzò il tono di voce
"Se mi senti dammi una risposta" urlò a una persona che li non c'era. Tra tutti solo una persona doveva essere lì ma non c'era.
Si alzò a tornò a casa ignorando chiunque piangendo e con passo svelto. Sbattè la porta appena entrata, cedette per terra, sbattè un pugno contro al muro e pianse più forte.
"Mi odi anche te, vero?" ripettè tra un singhiozzo e l'altro, tra una lacrima e l'altra, tra un 'crack' e l'altro.

Voglia di essere libera con te - pizza__wgfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora