15.Memoria

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Un passo dopo l'altro, pensieri su pensieri, lacrima dopo lacrima, aveva un mal di testa fortissimo ma non si fermò, aveva un obiettivo: Maria.
Finalmente arrivò in quel enorme edificio fatto di pareti completamente bianche, chiese di poterla vedere milioni di volte ma non glielo permisero mai.
"Perché non volete lasciarmi entrare? Cosa le è successo? Sta bene? Rispondetemi cazzo" sbraitò senza alcun contegno
"Ha perso la memoria, per lei sei una perfetta sconosciuta" rispose calmo il medico
"Ha perso la memoria? Mi state dicendo che tutto quello che abbiamo passato non se lo ricorda?" pensò tra sè e sè.
Ed era così che una nuova sfida le si presentò davanti da un momento all'altro. Doveva riportarle la memoria, doveva far in modo che si ricordasse di tutto, di loro.
Continuò a pensare ad una soluzione ma ancora le tempie pulsavano fortissime e gli occhi bruciavano altrettanto...voleva una pausa da tutto ciò.
Maria si ricordava solo di una cosa in particolare ma non ricordava chi fosse quella persona che aveva detto di amare, tuttavia appena vide il volto della ragazza che entrò in stanza ebbe un forte mal di testa e chiuse d'istinto gli occhi per provare ad alleviarlo leggermente. Li riaprí poco dopo e cercò di inquadrare per bene quella ragazza che le dava l'impressione di averla già vista, ma chi era?
Jennifer sorrise alla meravigliosa ragazza che si trovava sul lettino, la quale sembrava palesemente confusa, quindi decise di lasciarla pensare e rimase ferma. Vedeva gli occhi di Maria osservarla dalla testa ai piedi e si fermò agli occhi, rimasero a guardarsi negli occhi per parecchi secondi fino a quando Maria distolse lo sguardo e lo posò per terra.
"Come ti chiami?" chiese Maria rialzano lo sguardo su i suoi occhi, appena sentí il nome 'Jennifer' si pietrificò scioccata: si ricordava di quel nome. Ancora quel forte mal di testa e chiuse di nuovo gli occhi strizzandoli.
Un immagine di un meraviglioso sorriso le comparve davanti agli occhi sncora chiusi che fece sparire il forte mal di testa e la fece star bene, appena riaprí gli occhi rivide quel sorriso ma non nei suoi pensieri, nella realtà. Perché il sorriso di quella ragazza era così importante? si chiedeva Maria.
"Stai bene?" domandò Jennifer avvicinandosi leggermente
"Si.." dei pensieri le annebbiarono la mente: Chi era? Dove viveva? Chi erano i suoi genitori? Come era finita lì?
"È normale se non ti ricordi nulla, hai perso la memoria"
"La memoria? Ma come?"
"È una storia lunga che ti racconterò un altro giorno...ti conviene non tornare a cassa tua almeno per ora, vieni con me, ti presento i miei" rispose Jennifer tendendo la mano.
Tornarono a passi lenti e calmi verso la casa di Jennifer e durante il tragitto parlarono come se si fossero viste per la prima volta nella loro vita.
Arrivate davanti alla porta Jennifer la aprí e si trovò sua madre dietro di essa, aveva le mani conserte e uno sguardo arrabbiato. Jennifer teneva per mano Maria che la strinse appena vide il volto arrabbiato della madre, Maria notando il gesto si avvicinò alle sue spalle e poggiando la mano libera sulla sua spalla, disse:"Ei, tutto ok?" chiese preoccupata e ricevette un sorrisetto come risposta. Jennifer entrò in casa con ancora stretta la mano di Maria la quale la seguí imbarazzata, Jennifer ignorò la madre ed entrò in camera con dietro Maria. Lasciò la mano di Maria e la spinse leggermente facendola sedere sul letto e chiuse la porta a chiave. Jennifer si girò verso il letto e si mise le mani sulla fronte dolente e si sedette di fianco a Maria, la quale era molto confusa.
"Perchè sei scappata da tua madre?" però Maria non ricevette risposta
"Stai bene?" riprovò appoggiando una mano sulla sua spalla e cercando di guardarla in volto piegando di lato la testa, ma ancora nulla. Decise di scendere dal letto e mettersi in ginocchio davanti a lei: Jennifer aveva il volto coperto dalle mani e stava trattenendo il respiro. Maria le tolse una mano delicatamente e notò delle lacrime ma Jennifer rimise immediatamente la mano davanti alla faccia, Maria abbracciò Jennifer senza aggiungere altro mentre Jennifer si calmò immediatamente. Quel calore, quella tenerezza e quel profumo le creò una calma interiore che solo lei era capace di farle provare, annusò il suo profumo per assaporarne appieno la sua dolce fragranza ed appoggiò la testa sulla sua spalla; senza rendersi quasi conto si addormentò.
La madre era fuori dalla porta che provò ad aprire e anche se dopo vari tentativi in cui non riusciva, rimase fuori per ascoltare ma sentiva solo silenzio come se al suo interno non ci fosse stato nessuno. Tornò in camera sua in cui si trovava suo marito che le diede un delicato bacio sulla fronte e l'abbracciò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 22, 2023 ⏰

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