1.Adolescenza

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Una stanza bianca con attrezzature strane e tante persone che parlavano ad alta voce. Fu tutto interrotto da delle urla di una piccola creatura appena nata ancora sporca del sangue della madre sopra il suo petto e le sue delicati mani che l'accarezzavano. "È NATA!" disse una voce maschile. "È BELLISSIMA" disse la voce femminile.
La piccola creatura cresce in fretta ed arrivò all'etá della adolescenza molto velocemente. La prima volta che ebbe le sue prime mestruazioni fu un divertimento per la madre, una gioia per il padre, ma un inferno per la figlia.
"mamma" urlò "sto per morire" disse guardando le mutandine sporche di sangue e la carta igienica altrettanto piena di quest'ultimo.
"tesoro" rise la madre "si chiamano mestruazioni, te ne avevo parlato, non stai per morire" continuò a ridacchiare la madre
"sicura? Perché è tanto sangue" chiese la ragazzina confusa e preoccupata
"sei diventata ufficialmente donna, amore mio" disse la madre con un sorriso stampato in viso e con tono dolce. Le accarezzò la guancia per rassicurarla e l'aiutò con gli assorbenti e il cambio, poi le spiegò i dolori che avrebbe potuto avere e cose varie. Sapere dei dolori non la rassicurava. Infine le disse che grazie a ciò quando crescerà un po' di più potrá anche lei rimanere incinta e fare famiglia, la ragazzina curiosa e ingenua chiese come potesse fare, come risposta ricevette un "si chiama fare l'amore, ma te lo spiegherò più avanti" la ragazzina insistí per sapere, ma la madre se ne andò senza alcuna risposta lasciandola da sola in quel bagno. Quindi la ragazza rimase ferma immersa nei suoi pensieri:
Cosa vuol dire fare l'amore? Cosa significa che ogni mese per 5/6/7 giorni perderò sangue e potrei avere dolori? Che mi sta succedendo? Succede davvero a tutte le ragazze come me? Ma soprattutto perché solo noi ragazze dobbiamo soffrire ogni mese per tipo una settimana e i ragazzi nulla?
Dopo un certo periodo la ragazza notò qualcosa al petto che cresceva, dei piccoli 'capelli', come diceva lei, crescere sotto le ascelle e per un po' tutto il corpo e si domandò tra sè e sè "Mi sto trasformando in una scimmia?" Ma ancora di più notò che il suo corpo si stava trasformando da un tronco ad una clessidra.
Passarono 2 anni dalla prima mestruazione: le trasformazioni erano molto evidenti ormai, ma le dava fastidio vedere tutte le sue compagne magre e lei invece che aveva cosce grandi e la pancia. Quindi un giorno chiese a qualche compagna i loro pesi e le risposte più date erano: 45kg/50kg. Lo stesso pomeriggio si pesò e sul piccolo display usciva: 55kg. Mise apposto la bilancia senza far rumore e chiuse le ante dell'armadietto del bagno. Sbattè la porta della sua cameretta senza darci troppo peso e si buttò sul letto nascondendo un urlo nel cuscino. "Perché io? Perché non posso essere come le altre?" disse ad alta voce senza aggorgersene.
"Tesoro, tutto bene?" chiese la madre entrando nella camera
Cazzo non ho chiuso la porta a chiave, ora che mi invento. Pensò la ragazza alla vista della madre.
"Si tutto bene..." pochi secondi di silenzio per pensare ad una scusa "stavo guardando una serie Netflix e ho reagito senza pensare"
"Amore, hai detto: perché io? perché non posso essere come le altre" La ragazza li non sapeva più cosa dire e il silenzio prese il controllo.
La madre aspettò una decina di minuti non avendo delle risposte, così se ne andò dalla stanza sbuffando. Però, prima di chiudere la porta, affermò una frase che rimase incisa nella testa della ragazza "se c'è qualcosa che posso fare per aiutarti mi trovi in salotto o in camera mia. Ricorda che per la tua mamma sei e sarai per sempre bellissima, ti voglio bene" dopo questa frase chiuse la porta con la maniglia.
"Ricorda che per la tua mamma sei e sarai per sempre bellissima" ripetè nella sua testa più volte, quindi pensò "anche se ho qualche kilo in più e se non sono magra?" sapeva che era già come diceva, tuttavia lei si vedeva brutta lo stesso. "anche se non sono come tutte le altre?" si domandò per poi scuotere la testa.
Lo stesso pomeriggio si guardò più volte nello specchio dispregiandosi al solo sguardo. Fece delle piccole ricerche e scoprí che il termine "disforia", sentito in classe, volesse dire proprio quella sua sensazione di disprezzo verso il proprio corpo. Scorse più in giù e un sito diceva "disforia di genere" curiosa aprí domandandosi "cosa vuol dire?".
Il sito diceva che la disforia di genere è un disprezzamento del proprio corpo verso alcune caratteristiche che identificano il sesso maschile o femminile che si ha dalla nascita e quindi, ogni volta che ci si guarda si vorrebbe assomigliare almeno un po' al sesso opposto. Però ci sono delle eccezioni, per esempio, per i genderfluid che a volte non sentono la disforia di genere ma il contrario, ovvero l'euforia che infatti vuol dire che si apprezzano le caratteristiche del sesso dato alla nascita. Se credi di avere questo tipo di fluidità non fare test online per scoprire che genere tu sia. Parlane con specialisti o semplicemente si te stessx e prova a stare attentx alle azioni che fai ogni giorno e se ogni tanto cambiano in base a come ti senti a tuo agio. Ricorda sempre di essere fierx di te e di non darti colpe se hai un certo tipo di fluidità o se ti senti del sesso opposto completamente. (c'è un sito che dice cose del genere ma non mi ricordo quale.)
La ragazza lesse tutto molto attentamente e andò ancora una volta davanti al suo specchio attaccato alla parete del muro della sua cameretta. Si toccò delicatamente il corpo girandosi ogni volta in un lato diverso per osservarlo. Rimase in reggiseno e mutandine. Guardò per lungo tempo a terra e poi alzò lo sguardo pian piano. Si guardò intorno e vide una fascia che aveva usato una volta per fare un cosplay dato che non aveva un raccoglitore per il petto o chest binder. La prese e se la mise al petto facendo attenzione. Si guardò prima da davanti e poi di lato, senza farci caso le scese una lacrimuccia dalla gioia. "mi piace vedermi così...però se mamma non mi accettasse?" pensò togliendo il sorriso che aveva in un milisecondo.

Spazio autrice
Volevo scrivere qualcosa a riguardo a cosa ho provato e a cosa provo a volte, un po' per sfogo e un po' perché magari potrebbe aiutare qualcuno.
Non so se abbia senso questa storia però nella mia testa sta prendendo una via carina e non so quanto potesse durare. Spero potesse piacere a qualcuno.
Vi voglio bene ❤️
Buon continuo

Voglia di essere libera con te - pizza__wgfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora