Ho un mal di testa terribile, io e Ginevra siamo appena arrivate in Belgio, ho messo un paio di occhiali da sole perché ho la faccia distrutta e con tutti questi giornalisti che mi riprendono è meglio così.
Ho messo una maglia rossa per dare sostegno a Charles, anche se non è quella della ferrari.
Ho passato tutto il tempo a disperarmi per quello che ho fatto ieri sera, come cavolo mi è venuto in mente di fare una cosa del genere?Non andrò nel suo garage dopo tutto quello che ho detto, andrò in quello di Daniel, insieme a Ginevra.
Stiamo raggiungendo il box McLaren camminando insieme a Daniel che ci parla di come sono andate le prove libere e le qualifiche.
"La Red Bull è forte ma anche la Ferrari ha una bella potenza qui, vi divertirete a vedere questa gara." Sorride Daniel.
"Questa è la prima gara che vede Ginevra, il nonno ha sempre provato a farle vedere le gare ma non ha mia voluto"
"Ero troppo vanitosa per vedere macchine che corrono"
Ridacchio e mi porto una mano sulla fronte."Ciao ragazzi!" Riconoscerei questa voce tra mille.
Alzo subito lo sguardo, i nostri occhi si incrociano, ci guardiamo per qualche secondo finché io non distolgo lo sguardo imbarazzata.
"Come state? Tu devi essere Ginevra giusto? Piacere io sono Charles" stringe la mano a mia sorella.
"È un piacere conoscerti" fa lei.
"Hey mon bijou hai messo una maglia rossa per l'occasione vedo" sorride.
"Beh potevi dirmelo, ti posso dare una vera maglia della Ferrari"
"Oh no, non preoccuparti"
"Andiamo a prenderla dai"
Sono titubante ma mia sorella mi dà una leggera spinta che mi convince ad andare.
Camminiamo per andare non so dove a prendere la maglietta, mi sto torturando le mani e ho lo sguardo basso.
"Cos'hai? Sembri nervosa" mi chiede.
Alzo lo sguardo.
"Senti Charles mi dispiace per quello che ho detto ieri sera, io ero ubriaca e mi dispiace"
"Appunto, hai detto la verità, quello che non saresti mai riuscita a dire da sobria, mi ha lusingato" si porta una mano al petto con fare teatrale.
"Smettila ti prego" dico imbarazzata.
Ci fermiamo, siamo arrivati davanti al suo motorhome.
"Voglio vedere i tuoi bellissimi occhi" dice, prende i miei occhiali e li alza.
"Ho la faccia distrutta"
"Sei bellissima lo stesso"
Mi guarda, mi accarezza la guancia.
"Non ci siamo salutati per bene" dice.
Mi si avvicina e mi abbraccia.
"Mi sei mancata, però adesso prendiamo la maglia che devo scappare, tra poco si inizia"
"Mi sei mancato anche tu Carletto"
Ci stacchiamo e lui va a prendere la maglia, me la porge e me la cambio nel suo motorhome mentre lui è fuori.**********
Sono nel garage di Charles, alla fine dopo una breve discussione mi ha convinta a venire qui, mia sorella è nel garage di Daniel.
Stanno facendo il giro di formazione, Charles parte secondo, il mio cuore sta battendo all'impazzata.
Si parte, Charles ce la sta mettendo davvero tutta, dopo un po' di giri fa un pit stop che si rivela troppo lungo e finisce in ottava posizione.
Nei giri successivi fa dei gran bei sorpassi, ma all'improvviso arriva la bandiera gialla.
Perdo qualche battito.
Spero non sia grave. Spero non sia Daniel o Charles.
Le telecamere non riprendono, la cosa mi fa andare ancora più in ansia, cos'è successo?Dopo quella che mi sembra un eternità si vede la McLaren di Daniel a muro.
"Oh cazzo!" Mi lascio scappare.
Mi alzo di scatto dalla sedia e guardo attentamente.
Vedo Daniel che si muove, tiro un sospiro di sollievo, sbatte i pugni sul volante visibilmente incazzato.
Esce dalla monoposto e fa per ritornare nel suo box.
Esco di corsa dal garage e corro verso il box McLaren.
Appena vedo Daniel gli vado incontro per vedere se sta bene, mi avvicino col fiatone.
"Mio dio Daniel stai bene? Ti sei fatto male?"
"No Grace no, sto bene, ma sono incazzato"
"Mi dispiace tantissimo" lo abbraccio.
"Dai continuiamo a vedere la gara" mi fa dopo un po'.Entriamo nei box McLaren, ci sediamo.
Charles è in quinta posizione, sta per sorpassare Lewis.
Dai Charles, vai.
Manca poco ormai alla fine della gara, Charles riesce a sorpassare Lewis, arriva in terza posizione a stento.
La gara è finita così.
Carlos è arrivato quinto.
Brutto giorno per la Ferrari.
Dopo aver fatto tutte le interviste e tutte le cose di rito, Charles va sul podio. Cerco di accaparrarmi un posto tra i meccanici sotto il podio ma non riesco ad arrivare davanti.
Charles non è felice, voleva fare di più.
Questa è un'altra vittoria per la Red Bull.****
Raggiungo Charles nel suo motorhome, è seduto e ha lo sguardo basso, i pugni stetti, ha ancora la tuta addosso, sbottonata per metà e tenuta legata dalle due maniche.
"Mi dispiace tanto Charles" dico e mi siedo di fianco a lui.
"Potevo fare molto di meglio cazzo! Molto di meglio"
"Non è colpa tua, il pit stop è stato davvero troppo lungo e tu.."
"Grace è colpa mia"
"Ascoltami, è andata così ma questo deve spronarti a dare il massimo per le prossime volte"
Charles mi guarda.
"Come fai ad essere così forte nonostante tutto?"
Sorrido leggermente prendendogli le mani.
"Ho imparato dal migliore"
"Mh quindi hai preso spunto da me?"
Faccio si con la testa.
"Sei un ragazzo meraviglioso Charles, hai superato le cose brutte che ti sono successe con forza, anche se magari avevi paura, e questo mi sta aiutando, e penso che sia arrivato il momento di denunciarlo"
"Sono felice Grace, davvero, e comunque tu sei meravigliosa. Sono davvero felice di averti incontrata"
Il mio istinto mi dice di farlo.
Di toccare le sue labbra.Solo ora mi rendo conto di quanto voglio baciarlo.
Solo ora mi rendo davvero conto che voglio che lui sia con me sempre.
E così lo faccio.
Mi avvicino e lo bacio, il mio stomaco si capovolge, la sua mano è nei miei capelli e li accarezza.
Io sono tutta tremante, le mie mani sono sulle sue guance, le accarezzo, poi passo una mano sul suo petto, all'altezza del cuore.
Ci stacchiamo, sorrido imbarazzata.
"Wow Grace, non so cosa mi vuoi dire con questo ma è stato magnifico" sorride.
Con il dito accarezzo le sue fossette.
"Significa che mi piaci"
"Aspettavi una gara di merda per dirmelo?"
Scoppio a ridere e torniamo a baciarci.Questo ragazzo è la mia salvezza.
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Sotto la stessa luna ~Charles Leclerc~
FanfictionA volte ci si trova in situazioni strane nella vita, situazioni più grandi di te, che non sai come gestire, ti senti piccola e insignificante. La testa scoppia per i troppi pensieri, per lo stress, la paura di essere scoperti, la paura di fare un pa...