Capitolo 27

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A interrompere il nostro bacio è Binotto e bussa alla porta del motorhome dicendo che voleva parlare con Charles.
Così mi incammino per andare verso i box, per vedere dove stesse mia sorella.
Cammino spensierata e sono talmente felice che mi fa male lo stomaco.
Avrei dovuto accorgermene prima di quanto in realtà mi piacesse Charles.
Forse alcune cose non sarebbero successe.
Ma se è andata così vuol dire qualcosa no? Il destino.
Doveva andare così forse, devo imparare ad essere una persona forte, dopo queste esperienze sono sicura di poterci riuscire.
Il dolore ti fortifica.

Continuo a camminare spensierata tra i box, sono quasi arrivata a quello della McLaren.
Quando ad un certo punto mi si gela il sangue, credo che mi stia per venire un infarto, inizio a sentirmi accaldata, il respiro si fa più forte e intenso, le gambe mi tremano.
Perché?
Perché davanti ai miei occhi c'è la causa del mio male.
Proprio qui davanti a me ci sono Katerina e Stefan.
Mi danno le spalle e stanno discutendo con Pierre.
Quando quest'ultimo mi nota è troppo tardi perché io possa correre al lato opposto, si girano immediatamente entrambi.
Sento i piedi incollarsi al pavimento.

Stefan corre furioso verso di me, io non riesco a muovermi, sono paralizzata.
"Tu!" Urla.
"Vieni subito con me. Che cazzo ci fai qui?" Continua.
Ora è ad un centimetro dalla mia faccia, mi guarda dritto negli occhi, hanno una rabbia dentro che non ho mai visto in nessuno, sono più scuri del solito.
Il cuore prende a battere troppo forte, mi prega di scappare via.
Mi prende per il polso e mi strattona come a farmi risalire dal mio stato di trance invogliandomi a risponderlo.
"Hai capito stronza? Devi tornare a casa con me ora! E basta con questa cazzata con Leclerc e Ricciardo. Mi hai stancato"
Cerco di liberarmi dalla sua presa.
La voce mi esce tutta di botto, non riesco più a trattenerla in corpo e urlo con tutte le mie forze.
"LASCIAMI ANDARE! AIUTO!"
Lui mi spintona ancora con la mano stretta sul mio polso.
"Zitta troia"

Sento delle braccia prendermi da dietro, riconosco il suo odore, dietro le spalle di Stefan vedo Ginevra e Daniel,che prendono Stefan, non molla la presa dal mio polso.
Le lacrime mi hanno bagnato tutto il viso e ho la vista leggermente offuscata.
"Lasciala subito!" Urla Charles.
"Eddai coglione!" Grida invece mia sorella.
"Cazzo" dice Daniel.

Si intromette anche Pierre, mettendosi tra me e lui, così lui lascia la presa e mi ritrovo totalmente avvolta dalle braccia di Charles.
"Stai tranquilla mon bijou, ora sei con me al sicuro, stai calma amore dai, ci sono io , sono qui, ti proteggerò sempre" mi sussurra tra i capelli.

Sto tremando come una foglia, sto ancora piangendo e credo che le gambe mi stiano per cedere.
Devi essere più forte.
Devi essere più forte.
Devi essere più forte.
Me lo ripeto.
"Andiamo dalla polizia Charles."
Lui mi guarda e annuisce subito.
Intanto sono arrivati alcune persone della security e hanno portato via Stefan.
Tiro un sospiro di sollievo.

Sotto la stessa luna ~Charles Leclerc~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora