Capitolo 40

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Sono in camera d'hotel, Daniel è con me seduto sul suo letto e io sto ballando da più o meno un ora per sfogarmi.

Quando la musica si interrompe bruscamente mi giro arrabbiata verso Daniel.
"Perché lo hai spento?" Gli chiedo incazzata.
"Perché forse qui hai il tuo migliore amico con cui poter parlare?"
Sbuffo e mi siedo sul letto, stanca e sudata.
Gli racconto quello che è successo, io non so che fare davvero.
Perché Charles mi devi rompere i coglioni proprio ora?

"Forse il nostro piano ha funzionato! Devo dirlo subito agli altri!" Esclama Daniel fin troppo entusiasta.
"Daniel!" Urlo e lo guardo in malo modo.
"Okay okay scusa" il sorriso scompare e diventa serio.
"Non so cosa passi per la testa di quel ragazzo ma , forse ha capito che può riuscire a perdonarti" mi dice.
"Si cazzo ma perché proprio ora?"
"Grace ma a te cosa cambia? Tu non ami James!" Sbotta Daniel.
"Ma comunque sto per far male a qualcuno!" Mi strofino la faccia nervosa.

"Charles io lo amo con tutto il mio cuore, ma dopo tutto questo tempo, dopo tutto quello che è successo, i-io non lo so"
"Prenditi del tempo per te"

E così ho fatto,quella sera in camera di Charles non sono andata, i giorni successivi li ho passati da sola in camera a mangiare schifezze e a fumare qualsiasi cosa mi capitasse per mano.

Oggi è mercoledì, giorno in cui devo andare a scuola di ballo.
Così mi presento lì , non sono in vena di scherzare, ridere o anche solo di parlare oggi, sono nervosa al massimo, non so cosa mi sono messa addosso e non mi degno nemmeno di guardare se sono decente.

Arrivo in sala, le ragazze sono già tutte lì che stanno parlando, tutte in orario come sempre.
"Ciao Maestra!" Dicono in coro.
Faccio un cenno con la mano, poso la borsa e le mie cose e mi metto al centro della sala.
"Su forza non perdiamo tempo! Dobbiamo imparare questo nuovo ballo che la Maestra Giulia ci ha inviato!" Dico battendo le mani spronandole a mettersi in posizione.

Di solito non sono così dura, anzi, mi fermo sempre 5 minuti a scherzare con le ragazze prima di iniziare la lezione.
Mi lego velocemente i capelli e inizio a spiegare.
"Le mani devono fare questo movimento....batto piede e giro, apro con affondo e chiudo, lentamente! La parte iniziale è lenta!"
Continuo a spiegare finché non crollo, mi blocco, mi siedo a terra con le gambe incrociate e la testa bassa.

Le ragazze si avvicinano subito a me.
"Maestra non ti senti bene?" Mi chiede qualcuno.
"Sto bene ragazzi tranquilli " alzo la testa e cerco di sforzare un sorriso.
"Problemi di cuore Maestra?" Mi fa Gianluca con un sorrisetto per smorzare la situazione.
"Hai indovinato, ragazzi, io, veramente non so che fare, sono stanca di tutto questo" inizio a dire.
I ragazzi potrebbero darmi un buon consiglio avendo un punto di vista diverso dai miei 4 moschettieri.

"Cosa fareste se una persona che considerate l'amore della vostra vita, che non vuole perdonarvi per un errore commesso, dopo che vi vede con un altro si fa di nuovo avanti?"

I ragazzi ci penso, danno molte opinioni diverse, ma in particolare una mi colpisce.
Ed è proprio quella di Gianluca.
"Io credo che se tu lo reputi l'amore della tua vita, allora non avresti dovuto provarci nemmeno con un altro per rispetto, perché se ancora oggi lo consideri così significa che non hai mai smesso di pensarci Maestra, alla fine era questo che volevi no? Che lui tornasse, che ti perdonasse, e ora che l'ha fatto, che è tornato, ti fai scappare l'occasione cosi? Lascia stare chi ti dirà che sei una sottona, in amore non esistono queste cose, esiste il perdersi e il ritrovarsi, e non importa se ci si incontra a metà strada, oppure uno fa più strada dell'altro, se ci si ritrova allora è amore"

Quasi mi vengono le lacrime agli occhi, abbraccio Gianluca , poi si aggiungono tutti gli altri , formando così uno splendido abbraccio di gruppo.

Ormai le lacrime mi escono copiose sul viso.

"Ragazzi sapete bene di chi sto parlando vero?" Chiedo.

Lidia mi guarda " sappiamo che il nuovo fidanzato è James" dice.
Tutti annuiscono.
"Ma non sappiamo chi è l'altro"

Annuisco.

"Beh ragazzi vi basta sapere che in questa storia c'è anche James, probabilmente se gli dirò tutto, non farò più parte di questa scuola di ballo, probabilmente mi caccerà "
"Noi ti supporteremo Maestra" mi dice una ragazza.

Sorrido felice e riprendiamo a fare lezione.

Anche se non riesco a concentrarmi per bene, in effetti molte volte sbaglio dei passi, ma i ragazzi mi capiscono, e comprendono questo mio momento.

Un pensiero mi ossessiona, voglio andare subito da lui, dirgli che mi va bene, che ci riproveremo, che dopo quasi un anno passato finalmente riusciremo a darci questa seconda possibilità.

Così quando finisco, saluto in fretta i ragazzi ed esco fuori di corsa.

<so che l'altra volta ti avevo detto che sarei venuta in camera tua e non l'ho fatto, ti chiedo scusa ma mi serviva un po' di tempo per riflettere. Dove sei? Vorrei raggiungerti il prima possibile> gli mando un messaggio.

Sono ferma in macchina, e sto fumando una sigaretta sperando che Charles mi risponda il prima possibile.

Quando il cellulare vibra, mi inizia a tremare la mano con la quale sto mantenendo il telefono.
Sospiro e apro il messaggio con il cuore che batte fortissimo.

<tranquilla Grace, avevo immaginato che volessi un pochino di tempo per metabolizzare, io sono a Beverly Hills comunque, possiamo vederci dove vuoi >
<mandami l'indirizzo di dove ti trovi>

Così lui mi manda l'indirizzo e parto subito per andare da lui.
Le mani mi sudano, finalmente riusciremo a ripartire?
Non lo so, ho paura, tanta paura, ma l'amore che provo per lui supera qualsiasi cosa.

A volte ci rendiamo conto troppo tardi di quanto valga una persona per noi, dobbiamo prima perderla veramente per capirlo.
Non sono tutti così fortunati da avere poi seconde opportunità però.
Abbiamo sbagliato tanto entrambi, però come ha detto Gianluca, l'importante è ritrovarsi, che sia a metà strada e non.
Io ho fatto tanta strada, ho camminato tanto a volte senza nemmeno essere ripagata, ma non mi importa, se c'è Charles alla fine di questo lungo cammino, allora voglio camminare fino a consumarmi i piedi.

Sotto la stessa luna ~Charles Leclerc~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora