CAPITOLO 24- MASHI O YOBU

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Kakashi si chinò sul ragazzo, allarmato, osservando il suo corpo farsi sempre più etereo man mano che scorrevano i minuti. Ginocchioni di fianco a lui, sentì il cuore arrestarglisi in petto.

Il chakra di Naruto era sparito.

Qualsiasi traccia di energia era sparita, compresa quella del demone.

Istintivamente l'uomo toccò il viso dell'allievo, ed era gelido.

Controllò i segni vitali... e per qualche istante smise di respirare.

-Ehi!- urlò, allarmato. Per essere ancora più sicuro, poggiò l'orecchio sul petto del ragazzo e percepì il gelo stritolargli le ossa.

Non c'era battito.

Restò in quella posizione per qualche secondo, sudando freddo.

Sakura sgranò gli occhi in un tremendo momento di comprensione, e non riuscì a fiatare.

Il sensei fu scosso da un brivido. -...Oh, no...-

Alzò il capo di scatto e si sfilò i guanti, impastando il chakra a tutta velocità. Le sue mani si illuminarono di energia.

Con un tonfo, le poggiò una sull' altra sul petto del ragazzo. -Juyona yoake!-

La tecnica invase l'intero corpo di Naruto, ed arrestò momenteneamente la sparizione. Kakashi

serrò la mandibola, sentendo qualcosa stringersi dentro.

Sapeva cosa stava accadendo.

-Naruto... tu...-

La collana del primo Hokage si dibatté sul petto del ragazzo, brillando, e il sensei la fissò come ricordandosi solo allora che fosse lì.

Già, forse c'era ancora una soluzione.

Il cuore di Naruto riprese finalmente a battere, ed il sollievo fu tanto forte che Kakashi ricadde all'indietro insufflando ossigeno in un modo che allarmò Sakura. Lo sostenne per una spalla, dandogli il tempo di riprendersi.

Poi gettò un'occhiata al volto di Naruto che gradualmente riprendeva colore, nonostante quel viso di cera e la metà del corpo svanita nel nulla.

La pietra che portava al collo brillava.

Sasuke non si era mosso ed aveva fissato la scena lontano da loro, in piedi coi pugni chiusi ed un bozzolo ardente in mezzo al petto.




A Naruto non servì subito aprire gli occhi per rendersi conto di sentire il mare.

Confuso, riprese gradualmente conoscenza mentre il dolce rumore delle onde accompagnava il suo risveglio.

La prima cosa che vide fu un cielo limpido, immerso nella luce viola di un crepuscolo.

Si sollevò sui gomiti, frastornato, fissando il mare e contemplando la spiaggia deserta. Quel colore innaturale si spalmava sulle onde, facendole brillare.

Come sempre succedeva dopo ogni svenimento improvviso, Naruto si tastò la fronte istintivamente, accorgendosi di non avere il coprifronte.

Già, si disse, in fondo non l'aveva più indossato dopo quell'attacco improvviso...

Si alzò in piedi senza fatica.

Si accorse di sentirsi in forma, laggiù... molto in forma.

Ed in pace, come non gli succedeva da...

Naruto - Il destino del ninjaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora