𝕸𝖔𝖚𝖓𝖙 𝖂𝖊𝖆𝖙𝖍𝖊𝖗 || 𝕭𝖊𝖑𝖑𝖆𝖒𝖞 𝕭𝖑𝖆𝖐𝖊

CAPITOLO 18

Dopo poco capimmo perché Lincoln fosse "prigioniero".

Sembrava sotto l'effetto di una potente droga, o almeno questo disse Abby dopo avergli dato uno sguardo.

Era aggressivo, sudava ma era freddo, è dopo poco inizio ad avere le convulsioni.

Octavia piangeva.

Non ci eravamo nemmeno salutate, non c'era stato il tempo.
Era successo tutto troppo in fretta.

Abby dopo aver rianimato Lincoln che non respirava più ci disse di tenerlo legato e scoprire cos'era successo attraverso Octavia, mentre lei si occupava del disastro di tipo: Finn e le sue cazzate che facevano scatenare i terrestri contro il nostro popolo

Strinsi finalmente la ragazza tra le mie braccia, ancora le scendeva qualche lacrima.

Subito dopo tocco al fratello abbracciarla.

Bellamy:" O, cos'è successo?"

Octavia:" Nico dice che Lincoln è dipendente dalla droga dei mietitori.." disse disperata, in preda al panico.

Guardai Bellamy preoccupata e confusa.

Bellamy ricambiò il mio sguardo poi riprese a parlare.

Bellamy:" questo Nico sa come possiamo guarirlo?"

Octavia:" dice che ci vogliono 24 ore e dovrebbe disintossicarsi, ma molti muoiono durante questo processo"
disse scuotendo la testa mentre piangeva.

Il fratello la strinse di nuovo fra le braccia e le promise che sarebbe andato tutto bene.

Lasciammo O con Lincoln e ci allontanammo.

Io:" ora come facciamo?"

Bellamy:" a fare cosa?"

Io:" Mount Weather Bell, dobbiamo tornare a prendere i nostri amici"

Bellamy:"Lincoln non può morire, dobbiamo cercare questo Nico di cui ci parla Octavia e portarlo qui prima che sia troppo tardi. Sono sicuro che potrebbe aiutarci"

io:" mandiamo O a cercarlo, lo conosce, non le ha fatto del male fino ad adesso quindi penso non succederà nulla"

Bellamy sembrò rifletterci un po poi riprese a parlare

Bellamy:" d'accordo"

Dopo aver parlato con O che andò subito a cercare Nico ci dirigemmo verso i cancelli e l'imminente guerra contro i Trikru.

Tutto questo per colpa di Raven che ci vietava di sacrificare Finn nonostante si fosse rivelato uno stronzo anche con lei.

Bellamy mi strinse la mano e io feci lo stesso non distogliendo lo sguardo dal campo in cui Clarke e Lexa stavano parlando cercando di trovare un accordo per evitare la guerra.