𝕸𝖔𝖚𝖓𝖙 𝖂𝖊𝖆𝖙𝖍𝖊𝖗 || 𝕭𝖊𝖑𝖑𝖆𝖒𝖞 𝕭𝖑𝖆𝖐𝖊

CAPITOLO 4

POV: CLARKE

Ero riuscita a prendere la chiave a Maya, la ragazza con cui stava parlando poco tempo prima Jasper.

Io:" ho la chiave" dissi a Decmidia.

Decmidia:" possiamo andarcene"

Io:" dobbiamo trovare Bellamy e Finn"

Uscimmo dalla sala e camminammo lungo vari corridoi, seguendo il percorso che avevamo tracciato sulla mappa.

Mancava molto poco all'uscita più vicina.

Un allarme risuonò per i corridoi.

"Codice 5" disse una voce metallica.

Decmidia:" Non siete prigioniere" disse imitando la voce del presidente.

Usai la chiave per entrare in una stanza.

Chiusi la porta e Decmdia si affretto a spezzare i cavi che la facevano funzionare.

Salimmo le scale di corsa e arrivammo al corridoio che portava a un altra porta.

Con la coda dell'occhio vidi Jasper che ci inseguiva.

Caddi in avanti e Decmidia non vedendomi continuò a correre.

Dopo pochi metri si voltò e fece per venire verso di me.

Jasper e Maya mi sollevarano da terra.

Io:" no! scappa! avverti gli altri! troverò il modo di raggiungerti" urlai alla ragazza.

Jasper:" Decmidia ti prego, se apri quella porta molte persone potrebbero morire, bastano poche radiazioni

Clarke:" scappa!" urlai per un ultima volta alla ragazza.

Decmidia apri la porta mi guardò un ultima volta poi uscì la richiuse e scappò via.

POV: DECMIDIA

Ero appena fuggita da Mount Weather.

I miei amici erano ancora li dentro ma sapevo che presto, una volta raggiunti gli altri, sarei potuta tornare a salvarli.

Non sapevo cosa ci fosse di strano o pericoloso in quel posto, ma sapevo con certezza che qualcosa non andava.

E mi fidavo del mio sesto senso.

Corsi nella foresta per vari metri, poi mi imbattei in un terrestre.

Mi appostai dietro un albero.

Il terrestre era occupato a picchiare qualcuno, mentre Monroe e un altro ragazzo aiutavano Finn a slegarsi.

Se Finn era vivo anche Bellamy doveva esserlo.
Corsi verso il terrestre che era di spalle.

Gli sfilai la spada e gli tagliai la gola.

Cadde a terra senza vita.

Accanto a lui, stordito e pieno di sangue c'era Bellamy.

Bellamy era vivo.

Mi tuffai su di lui e lo strinsi più forte che mai.

Io:" non riesco a credere che tu sia vivo"

Bellamy:" hai così poca fiducia in me?" ridacchiò mentre cercava di mettersi seduto.