Capitolo 19

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AURORA

Verso tardo pomeriggio usciamo da casa di Anna dato che Niccolò ha ricevuto un messaggio da Adriano dove gli chiedeva se poteva passare in studio. Anche se svogliato, essendo il suo compleanno, scende <<ci metto due secondi>> mi avvisa chiudendo poi lo sportello  lasciandomi nell'abitacolo della macchina da sola. Prendo il telefono scorrendo tra le foto di ieri sera ed oggi decidendo di postarne alcune. Disattivo le notifiche perchè so che me ne arriveranno una valanga e poso il telefono nella borsa aspettando che lui ritorni.

Passano all'incirca dieci minuti e vedo il mio migliore amico uscire dalla struttura ed osservarsi intorno, alla vista della macchina in cui mi trovo la raggiunge <<che fai qui? Vieni dentro>> dice una volta scesa

<<perchè?>> domando confusa

<<hanno organizzato una festa a sorpresa per Niccolò>>

<<oh non lo sapevo>> sorrido allungandomi dentro il veicolo per togliere le chiavi dal volante <<andiamo>> la chiudo e insieme a lui raggiungo l'entrata dello studio da cui provengono molte voci. Raggiunta la sala di registrazione dove il mio ragazzo passa la maggior parte del tempo noto volti famigliari e non, di quelli che lavorano qui, ci sono davvero tutti e sorrido pensando a quanta gente gli voglia bene perchè se lo merita non smetterò mai di dirlo. Da fuori la vetrata lo cerco con lo sguardo tra la piccola folla e finalmente lo trovo, abbracciato ad una ragazza dai capelli biondi che solo dopo aver allontanato il viso affondato nel collo del mio ragazzo si rivela essere Sofia. Il mio più grande incubo. Quella ragazza mi mette paura, come se fosse un mostro che non vede l'ora di risucchiare le mie incertezze, le mie insicurezze. Non parlo di estetica, parlo dei due anni che ci sono stati, in cui si sono amati. Cosa mi dice che Niccolò non la pensi ancora? Che nel profondo ora invece ama lei? Che rimpiange almeno un pò che le cose tra loro siano andate così? E' stata la mia tortura per due lunghi anni questa ragazza, mi autodistruggevo guardando le foto che spesso pubblicava di loro due e cercando nei testi delle canzoni qualcosa di lei. Ed ora, nonostante tutto, le sorride accarezzandole la spalla. Nonostante lo abbia trattato come lui non si merita neanche lontanamente , l'ha abbracciata

<<non entri?>> interrompe i miei pensieri Adriano con la torta in mano presa da una stanza accanto che ospita un frigorifero <<cazzo..>> capisce quando porta lo sguardo nella stessa direzione in cui ho il mio <<ha organizzato principalmente lei con Jacopo. Ha lavorato qui per qualche mese come modella>> mi spiega della sua presenza

<<ok>> sospiro posando giacca e borsa sul divanetto del corridoio. Lui mi sorride ma leggo sul suo volto un pizzico di preoccupazione. Mi fa accendere le candeline sulla torta e poi entra nella stanza cantando, io mi limito a stare dietro. Poggia la torta sul tavolo davanti al festeggiato che dopo aver concluso la canzone si sporge per soffiare sulle candeline <<devi esprimere un desiderio!>> esclama il mio incubo dai capelli biondi. Il cuore mi brucia per la gelosia mischiata alla paura che me lo porti via. Mi sono messa in disparte ma sono comunque visibile infatti in seguito a quella esclamazione sento lo sguardo di Niccolò addosso, mi scruta, mi sorride e poi chiude gli occhi spengendo le piccole fiamme. Mi scappa un sorriso per quel gesto pubblico e la curiosità accresce

<<scusa, non sapevo avessero organizzato questa festa>> mi allontana leggermente dagli altri con una mano sul fianco

<<che Sofia ha organizzato>> specifico rimanendo con le braccia conserte da prima

<<non so il motivo per cui lo abbia fatto>> e una domanda mi sorge in questo esatto momento spontanea

<<vi sentite ancora?>> temo la risposta perchè so che graverebbe in qualche modo sul mio stato d'animo

<<no assolutamente, io ho te e nessun'altra. Sai che non ho mai avuto e voluto amiche femmine perciò quel che è stato rimane nel passato e si è concluso. Per questo sono stupito da questa sorpresa>> rilascio un sospiro di sollievo eppure non mi faccio abbindolare dalle sue dolci parole

<<però prima te la stavi abbracciando, dopo tutto>> mi lascio intendere

<<sai come sono fatto>>

<<sei troppo buono>>

<<lo so>> deglutisce abbassando lo sguardo <<sei arrabbiata?>>

<<..no>> abbasso come lui la testa <<sono solo..>> faccio fatica ad esternare questo sentimento

<<ehi>> mi alza il mento con due dita

<<sono solo..spaventata da lei>> assumo un espressione infastidita quando vedo comparire sul suo volto un sorriso <<che c'è di così divertente?>>

<<non so più come farti capire che nessuna può competere con te. Potevo esserci stato due anni, quattro, sei insieme a Sofia ma non avrebbe mai potuto competere ugualmente con te. Tu sei infinito, un qualcosa che non finirà mai. Un amore che non potrò mai dare ad un'altra persona nonostante io ci abbia provato>> incido ogni singola parola nel mio cuore ed eccole: le sue braccia che di nuovo mi proteggono dal mostro di paure e paranoie. Mi aggrappo alla sua maglietta, se solo ci fosse un modo per entrare nel suo corpo e fondermi con la sua anima non ci penserei due volte a sperimentarlo

<<ti amo>>

<<ti amo più io>> afferma facendo si che io mi stacchi da lui per guardarlo male

<<che desiderio hai espresso?>> la curiosità non è svanita

<<c'è qualcosa che ti faccia pensare che ne fai parte?>> mi sfotte alzando il mento per atteggiarsi

<<il modo in cui mi hai guardata prima di soffiare>>

<<mh>> sorride portando di nuovo le mani sui mie fianchi <<ho desiderato che niente più mi separasse da te>>

<<allora spero si avveri>> arrossisco lasciandogli un bacio sulle labbra.

[...]

E' giunta sera e finalmente siamo di nuovo a casa. Decidiamo di non cenare avendo mangiato qualche scemenza prima alla festa. Ci troviamo sul divano davanti ad un film che attira particolarmente l'attenzione di Niccolò, più che un film è un documentario. Ha la testa poggiata sulle mie gambe e la mia mano scivola nel suo ciuffo accarezzandolo; ogni volta mi rilasso come se lo stessero facendo a me <<amore>> lo richiamo incerta se si sia addormentato o no

<<si?>>

<<mi sta venendo sonno>> lo informo

<<vieni qui>> si tira su con la schiena per permettermi di sdraiarmi lungo tutto il divano. Si infila dietro di me, spingendosi il più possibile contro il poggia schiena per lasciarmi spazio <<stai comoda?>>

<<si>> poggio, invece, la mia di schiena contro il suo petto. Un braccio lo posa sul mio fianco intrecciando la mano con la mia mentre l'altro si trova sotto la mia testa. Mi lascia un bacio tra i capelli e riprende a vedere il documentario. Lentamente, sento i miei occhi abbandonarsi alla stanchezza. 

Tornerò in quel posto 2-UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora