Capitolo 16

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NICCOLO'

<<questo è quello che è successo>> appartato in una stanza dello studio racconto ad Adriano come è trascorsa la vacanza a Londra conclusa un giorno fa

<<io mi sento sempre in crisi con voi due>> sospira poggiandosi alla parete <<io capisco te ma capisco anche lei>>

<<devo registrare>> interrompo il discorso alzandomi dal divanetto di pelle rosso raggiungendo la porta <<dovrei scriverle?>> domando prima di uscire

<<stavolta lascia fare a lei>> annuisco andando verso la sala registrazioni in cui mi chiuderò per le seguenti ore.

[...]

E' pomeriggio e sono appena uscito dallo studio dopo aver registrato un paio di canzoni. Montato in macchina mi allaccio la cintura e accendo il motore ma prima che parta mi arriva un messaggio così mi affretto a guardare chi sia. Sofia. Mi scrive 'possiamo parlare?' come detto nella telefonata passata con Adriano credo di meritarmi spiegazioni quindi mi decido a risponderle 'ok, venti minuti e sono a casa mia' poso il telefono sul sedile accanto a me e parto. Picchietto nervosamente le dita sul volante. Sono nervoso di rivederla, di sentire quello che ha da dirmi, di sapere il perchè. Venti minuti precisi e mi trovo sotto al mio palazzo, parcheggio e prendo l'ascensore che mi lascia al mio piano. Tiro fuori le chiavi e quando apro la porta le lascio sul solito mobile d'ingresso. Vado in cucina dove prendo dal frigo una birra che stappo prima di sentir suonare il campanello; faccio un bel respiro profondo e apro la porta <<ciao>> abbozza un sorriso che ricambio con un cenno della testa <<grazie>> sussurra mentre la faccio entrare, chiudo la porta alle mie spalle e ci andiamo ad accomodare sul divano <<scusa>>

<<Sofia, le scuse non mi servono. Mi interessa sapere il perchè, sapere che avevo che non andava>>

<<Niccolò nulla. Tu sei la persona più bella che io conosca>> gioca con le sue mani <<è stato un mese fa>> comincia a spiegare <<tu sai che io e Lorenzo siamo sempre usciti ma una volta è successo che siamo andati a letto>>

<<una volta quando, dov'ero?>>

<<durante una data del tour>>

<<per quale motivo? Non mi amavi più? Non eri più soddisfatta?>>

<<non lo so, te lo giuro, è stata una cosa istintiva che abbiamo sentito>>

<<e ovviamente ne sei uscita incinta>>

<<proprio perchè è stata una cosa istintiva. Ho continuato a stare con te perchè ti amavo>>

<<se mi amavi me lo avresti detto subito>>

<<non l'ho fatto perchè avevo paura...dato il tuo passato>>

<<qualsiasi cosa tu avresti fatto ci saremmo ritrovati lo stesso così>> mi passo una mano in faccia <<ora che farete tu e lui?>>

<<non credo staremo insieme ma riconoscerà il bambino>> annuisco lentamente mentre mando giù il groppone <<tu non hai esitato un secondo per stare con Aurora eh>> sento uscire dalla sua bocca una lieve risata anche se un pò spenta

<<..cosa?>>

<<Nicco dai, l'hai sempre amata. Credi che io non me ne sia mai accorta delle chiamate e dei messaggi che le inviavi, delle crisi che avevi per lei, delle volte che restavi davanti alla cameretta o di lei sempre presente nelle tue canzoni?>> la guardo dritta negli occhi sentendomi fare più piccolo

<<credimi io ho amato anche te, sul serio>>

<<e lo so ma nel profondo hai continuato ad amare anche lei>> da sempre la amo nel profondo, da sempre <<non posso darti torto alla fine, con tutto quello che avete avuto e dopo una vita che avete passato insieme>>

<<mi dispiace>>

<<tranquillo>> si alza <<io vado>>

<<ti accompagno giù>> scendiamo fino al parcheggio

<<anche se non mi perdonerai mai vorrei dirti che sono stati due anni fantastici, mi hai trattato come una principessa e ti ringrazio. Spero tu possa essere felice perchè è quello che fai tu con le persone>> si non posso perdonarla ma sono grato di queste parole, la sento la sincerità

<<vieni>> le prendo la mano attirandola a me <<sono stato bene anche io>> la stringo non sentendo più niente...

<<cazzo non ci voleva>> impreca allontanandosi da me

<<che intendi?>> indica con la testa le mie spalle perciò mi giro. Aurora. Non so se il mio cuore rischia di esplodere perchè lei stava venendo a casa mia per non so quale motivo o perchè ha beccato proprio questo momento

<<complimenti>> si riferisce a Sofia avvicinandosi a noi

<<credo sia meglio che vada>> fa la ragazza, annuisco accennando un sorriso. Solo quando esce dal parcheggio porto l'attenzione a lei di fronte a me

<<la odiavi così tanto da abbracciarla?>>

<<se non sai le cose non parlare>>

<<oh non ti preoccupare me ne vado direttamente>> mi da le spalle per andare ma la seguo facendola girare

<<mi spieghi che cazzo ti prende? Non puoi fare come ti pare: ci baciamo, facciamo l'amore, mi dici che non potremo essere più niente oltre che amici e ora arrivi così improvvisamente facendo la gelosa>>

<<io non sono gelosa>> la guardo per farle dichiarare il contrario e infatti distoglie lo sguardo

<<io..>> passo la mano tra i capelli tirandomeli, la gola comincia a pizzicare e gli occhi a farsi lucidi

<<tu...cosa?>>

<<ho parlato con Sofia. Ha detto che in questi due anni ha sempre saputo che nel profondo io ti amavo ancora, che ha notato tutte le mie crisi dovute a te, tutte le volte che ti chiamavo, scrivevo o la tua presenza in ogni testo>> asciugo una lacrima molto velocemente <<perchè in fondo è la verità, io sono sempre stato innamorato da te sin da piccolo e tutt'ora lo sono. Ogni volta che ti ho baciata da quando ci siamo rivisti era per questo e tu sei stata così ingenua a non accorgertene dato che dovresti sapere che non bacio senza un perchè dietro>> la guardo davanti a me con le braccia conserte <<quindi si ti amo Aurora>>

<<Nicco>> scuote la testa mentre qualche lacrima solitaria scivola lungo le morbide guance <<non posso>> mi mordo il labbro facendo compagnia alle sue lacrime

<<perchè Aurora? Perchè?>>

<<ho paura>> nego con la testa avvicinandomi a lei che al mio tocco cede accasciandosi a terra <<mi dispiace>>

<<guardami>> mi piego alla sua altezza spostandole le ciocche di capelli attaccati al suo viso bagnato <<ho la tua stessa paura però permettimi, anzi, permettici di sconfiggerla insieme. Non lasciamo farle mangiare i nostri sentimenti. Insieme siamo stati forti per tante cose, ce la faremo anche con questa. Solo insieme possiamo farlo Aurora, solo io e te>> i suoi occhioni tremano fissi sui miei che tengono forza solamente per lei <<fammi vedere come sconfiggi la tua paura>> esce dalla mia bocca più come una supplica. Passiamo un minuto a guardarci con i respiri affannati e poi le sue labbra diventano  mie. Chiudo gli occhi sfinito da tutto. Piango. Piango perchè la donna della mia vita mi sta facendo capire di essere di nuovo pronta ad un futuro con me, piango perchè siamo tornati Wendy e Peter, piango perchè mi ha ascoltato, perchè si è fidata di me

<<ti amo>> sussurra, con le fronti poggiate, staccandosi dalle mie labbra facendomi sentire come se per tutto questo tempo fossi stato sotto l'acqua, legato ad un sasso che non mi permise di prendere aria.  Sono tornato in quel posto. In quel posto dentro lei.


SPAZIO AUTORE

Piango, sclero, tutto.

Tornerò in quel posto 2-UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora