Capitolo 14

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AURORA

Dopo il piccolo discorso affrontato mi sento più leggera, non che fosse un peso ma era una curiosità che mi volevo togliere. Ci troviamo seduti in questo fast food con davanti due panini e Cheese-Bacon: patatine fritte con bacon croccante e una sfiziosa salsa al Cheddar che ti fa roteare gli occhi dal piacere <<buone?>> mi chiede ed io annuisco prendendone un pò per imboccarlo <<madonna mia>> chiude gli occhi per il piacere scatenandomi una risata

<<sulla ruota dici che daremo di corpo?>> do un morso al mio panino

<<può darsi ma fa nulla, ti sporgi dalla cabina>> alza le spalle bevendo un sorso di birra che lo aiuta a mandar giù un pezzo di panino <<non va veloce quindi non penso>> prosegue serio

<<che c'è? Perchè mi guardi così?>>

<<perchè hai la salsa agli angoli della bocca e sei buffa>> sento le guance andare in fiamme affrettandomi a pulirmi con il tovagliolo. Lo guardo per capire se sono pulita <<si apposto>> sorride riportando la sua attenzione al cibo. 

Quando finiamo di mangiare usciamo dal locale prendendo un taxi che ci porta alla London Eye <<è strano>> dichiaro scendendo dal mezzo

<<è un bel ritorno al passato>> sorride alzando la testa per osservare la grande ruota <<dai andiamo>>

<<parlo io>> dico raggiungendo la cassa <<hi, can we do as many laps as we want and pay later?>> domando se possiamo fare quanti giri vogliamo e pagare dopo. Lui acconsente perciò ci andiamo ad accomodare in una delle tante cabine. Aspettiamo che salgano altre persone per poi muoverci salendo lentamente. Una volta fermi in alto, con la luce del sole che riflette sul Tamigi sotto di noi, rimaniamo meravigliati da tale bellezza che ci circonda

<<ricordo che era solo il cielo la nostra vera casa, volavamo sopra i tetti e la gente non capiva quanto è bello essere ingenui con lo sguardo da bambini io la guardavo e poi notavo nel suo cuore troppo solo>> il suo braccio si trova sopra le mie spalle e un sussulto esce dalla mia bocca quando comincia a cantare la canzone. Quella canzone che cantò proprio qui su questa ruota per la prima volta, la mia canzone

<<Wendy prestami un tuo sogno che io adesso non ne ho più, sai ho bisogno di sognare una vita in cui ci sei...tu>> gli faccio compagnia cantando con un tono più basso del suo

<<confondevo i suoi occhi>> gira la testa verso di me facendo scontrare appunto i nostri occhi <<col colore delle nuvole e mi sento solo adesso che tu non ci sei più>> sussurra creandomi solo più confusione. Mi cade lo sguardo sulle sue labbra che si muovono pronunciando quelle parole che so a memoria, quelle parole che mi hanno tenuto compagnia. Il cuore mi esplode nella cassa toracica, come sempre quando ho lui attorno. Odio questa sensazione perchè mi rende impotente. Il primo giro ormai è fatto ma continuiamo a rimanere seduti <<hai mai pensato se io e te non fossimo cresciuti insieme?>>

<<forse mi è capitato>>

<<credi che se anche non fossimo cresciuti insieme ma avessimo frequentato la stessa scuola, ci saremmo conosciuti?>>

<<non so. Tu sei più grande di me e poi io ero molto timida, non ero una che attirava l'attenzione per i corridoi quindi credo di no>>

<<probabile ma qualcosa mi dice che invece ci saremmo conosciuti>>

<<ah si?>>

<<si, sai tipica scena da film americano il più bello della scuola>> si indica vantandosi <<e la ragazza misteriosa>>

<<la ragazza misteriosa in questione un minimo di cervello ce l'ha perciò avrebbe respinto il più bello della scuola>>

<<e perchè mai scusa?>> chiede offeso ma divertito dalla conversazione

<<perchè non era il suo tipo. Solo perchè non ci è cresciuta insieme>>

<<e invece la ragazza che ci è cresciuta insieme?>> torna serio ed io avvampo di nuovo

<<la ragazza che ci è cresciuta insieme invece, ha scoperto troppo tardi che lui era l'unico suo tipo ideale>> rispondo sinceramente

<<e lo ha amato come lui ha amato lei?>>

<<si...tanto>>

[...]

Chiudendo con il piede la porta della camera, freneticamente ed entrambi con il respiro mozzato dai baci, cominciamo a privarci dei primi indumenti lasciandoli adagiare ai nostri piedi. Le sue mani stringono forte le mie guance quando porto le mie sul bordo dei suoi pantaloncini che finiscono a terra. Ci avviciniamo ai nostri letti e per poco non cadiamo <<ricordami perchè cazzo li abbiamo separati?>> dice staccandosi dalle mie labbra e causandomi una risata. Posizionatosi sopra di me comincia a lasciarmi umidi baci che partono dal collo e che lentamente, in un modo straziante, raggiungono il bordo dei miei pantaloni. Li sfila e mi accarezza le gambe, che sotto al suo tocco tremano. La sua mano tatuata è così delicata mentre scorre sulla mia carne. Gli anelli freddi, invece, mi provocano più brividi di  quanti ne abbia già. Gli afferro le guance per far ricongiungere le nostre labbra nel frattempo che le nostre intimità si sfiorano sotto il tessuto dell'intimo <<sei sicura?>> domanda nel momento cui sto per togliergli i boxer

<<si, tu?>>

<<si>> sorridiamo ritrovandoci completamente nudi, Niccolò e Aurora. Nudi non solo di vestiti ma di pensieri che a due come noi tormentano. Siamo di nuovo uniti. Le nostre anime sono di nuovo unite. Io e Nic siamo due corpi ma prima siamo due anime alla continua ricerca dell'altra. Due anime che hanno bisogno di stare unite per vivere bene. Due anime che si rincorreranno sempre. Due anime  che probabilmente si ameranno fino all'ultimo giorno.

Con il respiro affannato finiamo uno accanto all'altra anche se stretti nel letto singolo. Il soffitto si sentirà in soggezione sotto il nostro sguardo e il lenzuolo bianco imbarazzato sopra i nostri corpi nudi <<per favore se non te ne sei già pentita abbracciami, parlami, fai qualcosa>> dice passandosi una mano tra i capelli. E' stato un errore? Perchè non ho riflettuto prima di fare? Adesso cosa accadrà? Ho paura. Paura di ripetere tutto da capo. Paura del passato. Quel passato infame che non mi lascia in pace. Che soggioga la mia mente manipolando ogni decisione. Voglio di nuovo scappare da Niccolò. Mi avvicino più a lui, poggiando la testa sul suo petto...impaurita? Si ma non pentita come ha pensato. Ho paura di Niccolò perchè ha creato nella mia vita cose enormi andate però in rovina e ricrearle mi spaventa <<grazie>> sussurra accarezzandomi i capelli.


SPAZIO AUTORE

Beh beh beh che dire...vi volevo solo informare che potrei non postare tutti i giorni regolarmente perchè ho finito le bozze perciò devo avere tempo per scrivere cose nuove e di tempo ce ne ho poco ma come già detto non vi abbandono.

Tornerò in quel posto 2-UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora