Capitolo 33

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5 ANNI DOPO

AURORA

<<mamma! Mamma!>> una voce stridula riempie la cucina <<sta arrivando papà!>> si aggrappa ai mie vestiti

<<oh no!>> la prendo in braccio <<dobbiamo salvarci!>> quando la figura di mio marito compare sulla soglia della cucina Greta caccia un urlo scatenando la nostra risata <<corriamo!>> in poco tempo ci ritroviamo in giardino sotto al sole caldo di agosto

<<vi prendo a tutte e due!>> ci avverte Niccolò raggiungendoci e in poco tempo ci ritroviamo tra le sue braccia <<eccole, le mie due donne. Prese entrambe>>

<<uffa>> sbuffa la piccola mettendo il broncio. Occhi nocciola che verso i bordi tendono al grigio, le gote sempre rosse, qualche lentiggine sparsa sul nasino, labbra della stessa forma di quelle di Niccolò ma carnose come le mie. E' il nostro perfetto incrocio. Nacque a maggio, durante la notte. Saranno anche passati cinque anni da quel giorno ma le sensazioni che ho provato: le contrazioni, il sudore, la fatica, la stanchezza, l'amore, la gioia di avere mia figlia tra le mani, sentire il suo pianto per la prima volta non potranno mai svanire; così come per Niccolò. L'ho svegliato durante la notte, scuotendolo con prepotenza. Siamo saliti in macchina sfrecciando per la Roma deserta in tarda notte. E' bastata un'ora di spinte per averla tra le braccia: non vedeva l'ora di uscire e noi di vederla. Nel mentre Greta venne pulita dalle ostetriche io mi lasciai abbandonare completamente sul letto, alzai lo sguardo verso lui e quando vidi il suo volto pieno di lacrime capii che non potevo desiderare di più, la mia vita era completa. Lui mi posò un bacio sulla fronte sudata ed io automaticamente chiusi gli occhi. Mi risvegliai diverse ore dopo con accanto tutti quanti: i nostri genitori, Adriano, Teresa, Gabriele, Alessandro, Chiara e il resto degli amici. Niccolò si girò verso di me e lo vidi per la prima volta con in braccio nostra figlia <<guarda mamma, si è svegliata>> sussurra alla piccola per poi porgermela <<ehy>> le lacrime bagnano il mio viso quando i suoi occhi incontrano i miei <<sono mamma>> da oggi, ti prometto che combatterò al tuo fianco fino al giorno della mia morte. Un anno dopo la sua nascita è arrivato un altro giorno più importante della mia vita: il nostro matrimonio. Ci siamo sposati a settembre. Non ho mai avuto ripensamenti. Sono arrivata davanti a lui, su quell'altare sapendo che sarei rimasta con lui per tutta la vita, che tutte quelle promesse che si fanno durante la celebrazione del matrimonio le avrei mantenute anche senza una fede al dito, ho detto di si da quel giorno che ho realizzato di amarlo. Da quel giorno era 'o lui o niente'. Niccolò mi ha penetrato l'anima. Niccolò mi ha cresciuta. Niccolò mi conosce come nessuno mai. Niccolò ha il mio stesso dolore. Quel si era così scontato, eppure quando entrambi lo dicemmo ad alta voce sospirammo. Le nostre fedi non si sono mosse dall'anulare da quel giorno.

<<come è cresciuta>> fa Nic osservando Greta giocare con Axel

<<direi lo stesso di Axel, sembra ieri quando lo abbiamo trovato quel giorno per strada>> il nostro cucciolone è ormai anziano, si avvicina ai 12 anni. Tutti e due scappiamo dalla consapevolezza che si stia avvicinando sempre di più il momento in cui ci lascerà e con se porterà via anni indimenticabili, anni di crescita, di dolore, amore e separazione

<<già>> poggia il mento sulla mia spalla, poi sfiora le labbra sul mio orecchio <<ho voglia di fare l'amore con te>> questa frase mi provoca dei brividi lungo la spina dorsale anche dopo anni

<<e se volessi lo stesso?>> sorrido beandomi delle sue labbra umide sul mio collo 

<<ci accontentiamo a vicenda>>

<<c'è Greta>> poggio le mani sulle sue

<<amore ti va di andare in cameretta a vedere un film? Quando sarà finito poi avverti mamma e papà che si troveranno in camera, ok?>> cerca di contrattare con la bambina che annuisce afferrando la mano del padre. Entriamo tutti e tre in casa, mettiamo un film di Barbie sulla tv e dopo aver lasciato un bacio sulla testa di Greta usciamo dalla stanza <<ti amo>> dice con la bocca sulla mia

<<ti amo anche io Niccolò Moriconi>> chiudiamo la porta alle nostre spalle ed iniziamo subito a spogliarci. Succhia ogni pezzo di pelle attorno al collo e al petto, io infilo le mani nei suoi capelli conducendolo verso il letto dove lui si posiziona sopra di me. Bacia ogni centimetro del mio corpo soffermandosi in particolare sulle mie parti sensibili facendomi sollevare il petto all'impazzata. Tolgo l'intimo di entrambi incitandolo ad unirsi a me il prima possibile, non se lo lascia ripetere un'altra volta che sento il piacere annebbiarmi la mente. Ogni spinta diventa un ti amo, ogni spinta un sospiro, ogni spinta incastra le nostre anime. Mentre facciamo l'amore riesco a pensare solo a quanto io sia fortuna ad aver avuto una vita così perfetta, con l'uomo dei miei sogni e una figlia. Siamo e saremo per sempre noi tre, con la certezza che una stella veglia su di noi. Giusy.

Tornerò in quel posto 2-UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora