Capitolo 4

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AURORA

Sono in macchina mentre faccio dei bei respiri prima di raggiungere gli altri che si trovano davanti al ristorante. Sono venuta con Adriano perciò, tra le mie ipotesi, nel caso dovessi andarmene urgentemente prenderò il pullman <<ok>> rilascio l'ultimo sospiro, scendo chiudendo la macchina per poi arrivare dove sono tutti e consegnare le chiavi al proprietario

<<eccola!>> esclama Gabriele che appena mi giro apre le braccia e subito lo stringo. Lui, dopo Adriano, è una delle persone su cui posso contare gli voglio un bene infinito e merita di essere sempre felice per la brava persona che è <<come stai?>> mi chiede una volta staccati

<<sto bene, tu?>> mi risponde che anche lui sta bene e che finalmente ha trovato qualcuno che lo ami, promettendomi che un giorno me la farà conoscere, c'è un bel pò di gente perciò saluto gli altri del gruppo e rivolgo un sorriso cortese a chi non conosco per poi vedere Niccolò. Indossa una camicia bianca di seta sbottonata fino a metà petto che fa intravedere la sua collana con la chiave, i capelli castani dicono la loro dato che come sempre si trovano un pò sparsi. Riesco a intravedere nuovi tatuaggi sul petto, rialzando lo sguardo noto che sta ridendo ad una persona presente alla festa ma che non conosco, probabilmente è qualche amico di Sofia. I suoi denti brillano come la luna di questa sera e le sue fossette rendono il suo viso occupato dalle lentiggini, angelico o meglio, ingenuo, innocente a tutto, perfino al passato

<<Aurora giusto?>> una voce soave e femminile mi riporta alla realtà e presa alla sprovvista mi limito ad annuire <<piacere Sofia>> sorriso abbagliante, occhi azzurri e capelli biondi, agli occhi dei bambini potrebbe sembrare una principessa

<<Aurora, auguri>> sorrido educatamente mentre le stringo la mano e la mia delicatezza al suo tocco diventa come la presa di un pugile

<<grazie mille, devo salutare gli altri ma dopo avremo modo di parlare>> si allontana e la seguo con gli occhi per qualche secondo

<<ciao>> mi saluta Niccolò, durante quella breve conversazione mi ero dimenticata lui fosse lì, neanche il tempo di ricambiare il saluto che vengo chiamata da Adriano

<<come è andata?>> mi domanda assicurandosi che nessuno stia origliando

<<bene. E' molto...molto bella e raggiante>> rispondo e lui mi alza il mento con due dita facendo si che lo guardi in faccia

<<nulla da togliere a te, ti conosco e so già che ti starai fasciando di paranoie e pensieri>> arrossisco per questa verità, dopo Niccolò lui mi conosce davvero a fondo, è riuscito a farlo soprattutto grazie a questi due anni <<oh, ok?>> toglie le dita solo dopo che mi vede annuire <<dai entriamo>>

<<io sto vicino ad Aurora!>> <<no io sto vicino a lei!>> scoppio a ridere mettendomi a braccia conserte guardando i due bambini bisticciare <<ok ok>> li interrompo io avvicinandomi alle sedie <<Gabriele da un lato, Adriano dall'altro e io in mezzo va bene?>> da finta esasperata mi siedo seguita da loro due

<<Nì mettiti qua>> lo chiama Adriano e il migliore amico si siede di fronte a me mentre accanto, alla sua destra, c'è la festeggiata.

Quando tutti prendono posto non c'è bisogno delle ordinazioni perchè data la quantità di persone il menù sarà uguale per tutti <<allora Aurora, alcune cose su di te già le so ma dimmi, lavori?>> Sofia poggia il gomito sul tavolo reggendosi il mento con la mano e rivolgendo tutta l'attenzione su di me

<<no faccio l'ultimo anno di università>>

<<che facoltà?>>

<<psicologia>> le rispondo <<tu?>>

Tornerò in quel posto 2-UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora