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2 mesi dopo
Mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, mi gira la testa non capisco che succeda.
Nelle ultime settimane non ho dormito molto bene, sempre sogni molto movimentati, mi sveglio durante la notte e ieri ho rischiato di bruciare le tende.
Mio padre mi ha rimesso i braccialetti di contenimento, Wanda dice che ormai sono molto brava con il mio potere ma sono come una bomba pronta ad esplodere e quindi devo stare attenta a dominare le mie emozioni.

Io e Peter non ci sentiamo più, gli ho scritto ma non mi ha mai risposto, dopo un po' ho smesso, ci vediamo a scuola ma mi evita.
Io che credevo davvero che saremmo potuti durare più di due giorni, ma capita no?

Pepper: Ciao
Io: Ciao
Dico e apro il frigo prendendo latte e cereali, poi mi siedo a fianco a lei e mi massaggio le tempie
Io: Papà?
Pepper: Conferenza
Io: E tu non sei con lui
Pepper: Lo raggiungo tra poco
Io: Okay
Mi volto di scatto quando sento che i miei occhi iniziano a bruciare come il resto del mio corpo, faccio un respiro profondo e mi rivolto
Pepper: Come stai?
Io: Bene grazie
Dico alzandomi, Nat entra nella stanza e mi osserva mentre metto la scodella nel lavandino
Nat: Emicrania?
Io: Già
Nat: Pensavo Wanda ti stesse aiutando
Io: Si lo pensavo pure io

Solo in quel momento noto i suoi vestiti eleganti
Io: Pure tu conferenza
Nat: Già, non é proprio una conferenza é più un colloquio con lo S.H.I.E.L.D.
Io: Cosa?
Steve: Già ci vogliono tutti in una sede dello S.H.I.E.L.D. non sappiamo ancora per quale motivo
Steve si gira verso Nat e restano a guardarsi per qualche secondo.

Non é andata molto bene a quei due ultimamente, Nat durante una missione si é ferita e ha perso molto sangue, ora é debole ma mostra sempre il suo lato migliore.
Steve invece é in continua lotta con una fidanzata gelosa che non lo lascia stare nemmeno un secondo.
Io: Quindi non ci sarà nessuno in torre
Nat: Già
Steve: Si ma mi raccomando non fare feste
Io: Con quali amici? Mi sono assicurata di non averne all'inizio della scuola
Dico ridendo ma nessuno tende a cogliere la mia ironia e mi guardano preoccuparti
Io: Sto bene, io sto sempre bene
Pepper: É questo che mi preoccupa

Pepper, la fidanzata di mio padre, da quando l'ho conosciuta ha sempre cercato di colmare quel vuoto che mia madre mi aveva lasciato.
É fantastica, si preoccupa per me, si prende cura di me, ma alle volte é un poco invasiva!
Pepper: Scusa signorina tu non hai scuola oggi?
Io: Papà mi ha concesso un giorno di tregua per la mia emicrania
Pepper: Okay

Il suo telefono squilla e le faccio segno di rispondere
Pepper: Si? Okay okay Happy arriviamo
Lei mi guarda e sorride
Pepper: Dobbiamo andare ragazzi, ci vediamo sta sera
Io: Buona riunione!
Mi salutano mentre l'ascensore si chiude; vado in camera e prendo una tuta e vado ad allenarmi un pochino.
Dopo mi faccio una doccia e mi lavo i capelli, prendo dall'armadio un top bianco e una camicia a righe e poi dei pantaloni a zampa un po' strappati.

Mi metto sul mio letto e inizio a leggere, mi arriva un messaggio e mi sporgo per prendere il telefono in carica e guardo chi me lo ha spedito.
Rimango di stucco quando vedo che é Peter
Peter: Hey, non ti ho visto a scuola, volevo solo sapere se stessi bene
Io: Si sto bene grazie, ho l'emicrania e quindi mi sono concessa un giorno di riposo
Peter: Senti mi spiace non averti risposto prima o averti evitato queste settimane ma non volevo disubbidire al signor Stark
Io: Non preoccuparti, tanto non eravamo mica chissà cosa, non saremmo comunque durati
Peter: già

Sento dei rumori arrivate da fuori
J. A.R.V.I.S.: Atterraggio non autorizzato, soggetto non identificato
Io: Di che parli J. A.R.V.I.S.?
J. A.R.V.I.S.: Soggetti sospetti sul ponte di decollo

Poi sento dei vetro rompersi ed esco dalla stanza con uno dei miei quadernoni allarmata pronta per scagliarlo in testa alla prima persona che ve.
Arrivo in salotto e mi guardo in torno, fuori vedo un Jet molto simile a quello che ho preso la prima volta per arrivare qui.
La finestra é spaccata ma non vedo nessuno.
Mi volto e una persona dal volto coperto da una maschera mi appare di fronte
Bart: Bu
Indietreggio ma qualcuno mi prede un braccio, io gli tiro una gomitata e mi libero facendolo rotolare a terra, tento di arrivare all'ascensore ma altri due uomini mi si parano davanti.

Mi guardo in torno e mi accorgo di essere circondata da almeno dieci uomini
Bart: Bene bene chi abbiamo qui
Si avvicina a me e mi prende il mento fra le dita
Bart: Cosa ci fa una ragazzina qui?
Mi gira attorno e poi si abbassa alla mia altezza
Bart: Come ti chiami
Lo guardo senza rispondere
Bart: Ti ho fatto una domanda ragazzina
Dice alzando la voce
Io: Elizabeth
Dico in preda al panico, cerco di mantenere la calma
Bart: Ci conosciamo Elizabeth? Hai una aria famigliare
Io: Non credo proprio...
Bart: Come fai di cognome Elizabeth
Io: Parker
Bart: Parker, mhm sei sicura? Perché qua leggo Elizabeth Sommers
Dice alzando il mio quaderno caduto, lui mi fissa con i suoi occhi di ghiaccio poi si toglie la maschera.
Derek: Che fai?!
Bart: Sommers come Caroline Sommers
Io non parlo continuo a fissarlo negli occhi impassibile
Io: Non so chi sia
Bart: Certo...sei sua figlia

Scoppia a ridere e dagli occhi dei suoi compagni capisco che nemmeno loro sanno che sta succedendo
Bart: Signori, sapete chi era Caroline Sommers, un agente sotto copertura dello S.H.I.E.L.D

Dice continuando a sorridere come se avesse appena vinto la lotteria
Bart: Ma io preferisco chiamarla la puttana di Statk, una delle tante mi correggo
Stringo i pugni e lo inizio q fare respiri profondi perché sento il sangue scaldarsi sempre di più
Bart: Signori volevamo vendicarci di Stark per quello che ha fatto, volevamo sottrargli le sue invenzioni i suoi tesori....
Si avvicina a me
Bart: Ma quale tesoro ha più valore di una figlia
Tutti iniziano a guardarsi fra loro e a borbottare
Bart: Quali altri motivi avrebbe Stark per tenere una ragazzina indifesa di quindici anni
Io: Ho sedici anni brutto bastardo e non parlare mai più di mia madre in questo modo

Dico tirandogli un pugno e sento il sangue bruciare sono consapevole ormai che i miei occhi sono rossi come un fuoco ardente.
Gli uomini mascherati tirano fuori le pistole e io li guardo uno a uno vedo le loro armi diventare rosse come se si stessero sciogliendo.

Io: Ora chi é indifeso
Qualcuno mi prende la spalla e mi gira colpendomi la faccia e fsndomi rotolare a terra.
Mi rialzo e mi tocco il viso, noto di avere una ferita sul volto che perde sangue, un taglio... Derek: O no ti ho ferita, perché non vai a piangere da mammina
Lo guardo con fli occhi lucidi e ricolmi di fuoco
Derek: O no e morta? Mi dispiace ho sentito che faceva delle cose... mhmhm
Apro i pugni e mostro le fiamme che ho creato e che ormai ardono tra le mie dita.
Il ragazzo indietreggia riprende la pistola e la carica, poi spara un colpo.

Successe poi così come uno schiocco di dita, il proiettile mi colpisce la spalla, inizio a perdere sangue e il fuoco è più acceso di prima.
Qualcosa in me si attiva e un urlo mi cresce dentro fino a quando non esce fuori e spazza via tutto quello davati a se.

Ora sono davanti a meta di una stanza carbonizzata e tre cadaveri a terra nelle stesse condizioni.
Vado dietro spaventa, qualcuno mi prende per i capelli e mi mette qualcosa al collo.
Bart: Buonanotte fiorellino
Dice e preme un pulsante che emette elettricità dritto i me
Buio

Non nasconderti da me Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora