"Ehm... mi scusi? Lei è Adam West?", mi squadra da capo a piedi da dietro gli occhiali da sole Rayban stile clubmaster e mi rivolge un sorriso beffardo, direi quasi da volpe:
"E tu chi saresti?"
Ecco, ci siamo appena conosciuti e mi da già del tu, partiamo molto male, avevo in mente un primo approccio molto diverso e decisamente più professionale.
"Sono Beatrice De Angelis e il direttore West mi ha incaricata di accompagnarla a Tokyo come assist..."
Scoppia a ridere, passandosi la mano fra i capelli neri:
"Mio padre ha chiesto a una bambina di farmi da balia?!"
"Guardi che ho 23 anni... e sono una stagista!", esordisco con un tono stridulo fin troppo stizzito che non fa altro che allargare ancora di più il sorriso da volpe di Adam.
"Eh, cosa mi tocca fare, va bene folletto dei boschi, facciamoci questo bel viaggetto" e mentre lo dice inizia a dirigersi verso il gate con il trench di pelle nera svolazzante a ogni suo passo.
Sono allibita, ma chi si crede di essere questo? Una bambina? Folletto dei boschi? Rimango pietrificata per un attimo mentre la bionda mi guarda con astio e corre dietro ad Adam per salutarlo con un bacio ben poco casto. In questo momento ho molti dubbi e ripensamenti riguardo a quello che sto facendo, ma non posso sicuramente tirarmi indietro adesso che l'aereo sta per partire. Il direttore non la prenderebbe affatto bene. Ma d'altra parte... tenere d'occhio quello lì mi sembra un compito molto più difficile del previsto. Mi faccio coraggio e accelero il passo verso il gate. Sarà un viaggio decisamente lungo.
Mi accorgo immediatamente salita sull'aereo che la compagnia è di quelle più costose, sono sbalordita, non ho mai viaggiato in tanto lusso. Mentre gli altri passeggeri, tutti con l'aria di essere molto ricchi, prendono posto, ho modo di scrutare mr. Maleducazione senza gli occhiali da sole. Due occhi di un blu profondo però mi sorprendono proprio mentre li sto osservando e inevitabilmente arrossisco e mi precipito a guardare altrove, ma purtroppo non passo inosservata:
"Hey folletto dei boschi, non penserai di starmi addosso tutto il tempo vero?"
"Ti assicuro che se potessi fare diversamente lo farei, ma questo viaggio mi serve". Non ho voglia di parlare con lui, ha un tono arrogante e un modo di fare che mi fa sentire in imbarazzo anche se non ne avrei motivo.
Indosso la mascherina da notte sugli occhi e fingo di dormire fino ad addormentarmi veramente e sognare di essere un piccolo folletto che rischia in continuazione di essere schiacciato da avvenenti ragazze bionde con i tacchi a spillo.
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Sognandoti a Tokyo
RomanceIN CORSO - Una stagista deve accompagnare il figlio del suo capo a Tokyo per affari... Amore e mistero sono gli ingredienti principali di questo romanzo in corso di scrittura. . . . . . Nota dell'autrice: Leggo tutti i commenti per cui... vi aspett...