Tornata in camera trovo Adam a riporre confusamente i suoi abiti all'interno della valigia:
"Hai intenzione di andartene?" chiedo nervosamente. Alza lo sguardo verso di me e la sua espressione è cupa, le rughe sulla fronte mi suggeriscono che qualcosa non va.
"Sì, sbrigati, fai la valigia, tu vieni con me"
"Cosa? Questa è un'altra delle tue bravate?"
Mi stringe il braccio. "Beatrice hanno appena tentato di farmi fuori proprio all'entrata dell'hotel, non sono mai stato più serio di così, fai la cazzo di valigia e schiodiamo in fretta".
Mi mostra le mani insanguinate e i jeans rovinati. Ma come è possibile? Dal suo sguardo agghiacciante e dai movimenti decisi sembra molto turbato.
"Adam, perché qualcuno vorrebbe fare fuori proprio te? Sei sicuro di non esserti trovato in mezzo per sbaglio? Forse sarebbe meglio chiamare la polizia, l'ambasciata..."
"Cazzo! Capisci che non possiamo perdere tempo? Non ha senso mettere in mezzo la polizia, diventerebbe ancora più facile trovarci, e poi cosa potrei dire? Saranno già a chilometri di distanza"
Inizio a fare la valigia presa dall'agitazione, chi mai vorrebbe uccidere Adam? E per quale motivo? Proprio non capisco.
Non ho neanche il tempo di controllare di non aver dimenticato nulla che Adam mi sta già tirando per un braccio fuori dall'hotel prendendo l'uscita sul retro.
Con le gambe tremanti lo seguo su un taxi fermato al volo. Ho le orecchie tappate e non riesco a capire la conversazione fra Adam e l'autista. Vorrei chiamare mia madre, ma sono sicura che la spaventerei inutilmente.
Sento la mano di Adam prendere la mia e stringerla, mi volto verso di lui ma non mi sta guardando, è teso, in allerta, la giacca di pelle lascia intravedere il collo slanciato con le vene visibili. Vorrei chiedere più informazioni riguardo l'accaduto, ma le parole sono intrappolate nella gola secca. Sono terrorizzata e ho dei tremiti di freddo essendo scappata con i capelli ancora bagnati. Non ho le forze per pensare, il sole si inizia a nascondere dietro gli alti edifici della città e vorrei solo arrivare in un luogo sicuro e riposare. Mi sto fidando di Adam, ma cosa è successo veramente nelle ultime ore? Hanno tentato di colpirlo per motivi legati alla sua famiglia? Alla droga? Loschi affari? La curiosità e la paura si mescolano dentro di me così vorticosamente da farmi salire la nausea. Appoggio il capo al sedile e chiudo gli occhi.
Mi risveglio dopo quelle che credo essere diverse ore fra le braccia di Adam che si sta dirigendo velocemente verso quella che sembra essere una locanda tradizionale giapponese. Vorrei dirgli di mettermi giù, ma mi sento così al sicuro appoggiata al suo petto che cerco di non muovere un muscolo. Sembra non fare alcuna fatica, mentre io mi sento debole e con lo stomaco in subbuglio. Dopo poche parole scambiate sottovoce con l'oste mi adagia su quello che immagino essere un letto a pavimento. Lo sento sospirare, come sollevato. Tengo gli occhi chiusi, vorrei che questa sensazione calda di pace momentanea, di abbandono e fiducia, non termini né ora né mai.
Sento le dita di Adam trafficare con il maglioncino che ho indossato in fretta, ormai inumidito dai capelli fradici. Lo sbottona delicatamente cercando di non svegliarmi. Senza sfilarmi la canottiera sgancia il reggiseno delicatamente, percepisco l'attenzione nel non sfiorarmi più del necessario. Sulla mia pelle si diffondono lievi brividi di piacere che partono dalle braccia e proseguono lungo la schiena. Mi avvolge in un maglioncino largo e morbido, dal profumo seducente di pulito capisco che si tratta di uno dei suoi abiti. Poi le sue mani scendono giù, lungo i miei fianchi, sbottona i pantaloni. Lo sento esitare, ma mentre lui si ferma il desiderio incendia dentro di me. Vorrei che mi prendesse in questo momento, voglio essere sua. Ma non mi muovo, per paura di disintegrare questa parentesi lontana da qualsiasi regola fisica di spazio e tempo. Mi sfila velocemente i pantaloni e mi rimbocca le coperte fin sotto al mento. Per quanto la situazione sia inquietante e spaventosa ho la sensazione di non voler essere da nessun' altra parte. Non c'è posto più perfetto di questo. Con Adam steso al mio fianco e l'odore del suo tabacco ad accompagnarmi verso il sonno.
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Sognandoti a Tokyo
RomanceIN CORSO - Una stagista deve accompagnare il figlio del suo capo a Tokyo per affari... Amore e mistero sono gli ingredienti principali di questo romanzo in corso di scrittura. . . . . . Nota dell'autrice: Leggo tutti i commenti per cui... vi aspett...