☽ 𝗶 𝗳𝗼𝘂𝗻𝗱 𝘆𝗼𝘂 ᶦʷᵃᵒᶦ

𝗶 𝗻𝗲𝗲𝗱 𝘆𝗼𝘂 𝗺𝗼𝗿𝗲 𝘁𝗵𝗮𝗻 𝗜 𝘄𝗮𝗻𝘁 𝘁𝗼

Mi massaggio le tempie con due dita.

Mi fa malissimo la testa, non ho dormito per quasi tutta la notte. Hinata è venuto nel mio letto, come quasi ogni sera, ma non ha esitato a dormire spiaccicato contro la mia schiena, per i soliti motivi, prima di addormentarsi con l'arrivo dell'alba.

Sono sceso qui, in anticipo.

Probabilmente, ci penserà Kageyama a preparare la colazione. Tanto vale che mi godo un po' di riposo, nel mio laboratorio, con la testa sulla scrivania e gli occhi socchiusi che guardano le telecamere sulla città.

Mi passo una mano sulla faccia, alzo lo sguardo quando noto una chioma castana con le ciocche azzurre e due occhioni color nocciola su di me.

Sorrido d'istinto, ma cerco di nascondermi con un braccio appoggiato sopra le labbra.

Tooru mi posa una tazza fumante di tè – per la precisione, quello ai mirtilli rossi che si fa sempre al mattino – davanti al viso.

«Ti ho portato dei biscotti, se li vuoi.»

Posa anche un vassoio di gocciole al cioccolato fondente.

Alzo un sopracciglio.

Mi tiro su con la schiena, mi appoggio contro la sedia di pelle.

«Da quando sei così gentile di prima mattina?»

Prendo uno sgabello sotto la scrivania, si siede stando seduto su una coscia con un piccolo sorriso. Inclina la testa verso sinistra, lancia un'occhiata verso lo schermo del pc che sta rivolto davanti a me.

«Credi che i cacciatori del buio abbiano cominciato a procreare?»

«Forse, si. L'ultimo è uscito alla luce del sole per sfidarmi, non mi potrebbe sorprendere... vederli vagare qui intorno in cerca di noi.»

Prendo la tazza di tè, ne bevo un piccolo sorso.

Mi scaldo letteralmente dentro per un po'. Sorrido rivolto verso di lui, prendo un biscotto da pucciarci dentro, ne mordo la punta.

È buono, e non poco.

Di solito, non mangio così presto, però è quasi piacevole farlo con Tooru davanti a me.

Mi...

È odioso, eh. Sa sempre come rompermi il cazzo se cucino qualcosa di diverso a pranzo, al posto di Hinata, ma è bravo. Mi ha dato un sacco di informazioni, qualcosa in più da analizzare se vogliamo cercare di uscire da qui, nient'altro.

Forse...

È carino, si.

E ha un bel sorriso.

Sembra un bambino felice quando beve il tè in silenzio e prende dei biscotti dal vassoio.

«Non mi hai risposto.»

Tooru sorride d'istinto.

Si sporge verso di me.

Mi guarda dritto negli occhi.

«Quando non fai il musone, sei simpatico, Iwa-chan.»

Addento un altro biscotto.

«Non chiamarmi così, Tooru.»

Si alza dallo sgabello, indica con la testa il piano di sopra.

Seguo il suo sguardo perplesso.

Sono appena le sette del mattino, ma ci sono dei rumori.

E riconosco le voci.

«Il bacon non è sano di prima mattina, non lo cucineremo!»