𝗮𝗻𝗱 𝗶 𝘄𝗼𝗻'𝘁 𝗲𝗿𝗮𝘀𝗲 𝗶𝘁

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Non alzo la testa, non stringo la mano che si posa sulla mia.

Non so quanto tempo è passato, ma non mi interessa.

Non voglio uscire di qui, non voglio vederlo con i miei stessi occhi.

Max è ancora tra le mie braccia, che sono ricoperte di sangue, la mia mano massaggia la sua zampa sporca con le dita. Con le labbra poso un bacio sul suo capo, strofino la punta del naso sulle sue orecchie abbassate.

È immobile, da un po'.

Non so quanto per l'esattezza.

Ha cominciato a...

Ha smesso di respirare tra le mie braccia, prima di lanciarmi una piccola occhiata dal basso.

E sento freddo, non poco.

Mi sento scoperto.

Anche appena Tooru stringe le braccia intorno alla mia schiena e mi sussurra qualcosa, che non riesco a decifrare.

Forse...

Sono qui, Hajime.

Non è vero.

Io sono...

Il niente.

Sono da solo, ora. Chi ho oltre a Hinata?

Deglutisco a vuoto.

La coda di Max ricade contro alla mia coscia, la manina di Tooru mi massaggia la schiena quando si sporge oltre al mio collo, per parlarmi ancora con voce bassa.

«Hajime, ascoltami, perfavore.»

Afferra il mio braccio, con la mano libera lo scosto con forza.

«Non provarci, Tooru. Mi incazzo e lo sai che -»

«Devi ascoltarmi, Hajime!»

Lo urla.

E io...

Lo faccio.

Abbasso lo sguardo verso al suo polso arrossato, d'istinto mi avvicino con il viso a quest'ultimo per osservarlo sotto la luce della lampada sopra di me. Mi blocco di colpo, appena noto la macchia di sangue rappreso intorno a un segno dei denti ancora un po' fresco.

Che cosa...

«Tooru, che cazzo...»

Si copre la ferita, abbassa lo sguardo.

«Hinata e Kageyama sono preoccupati per te, soprattutto Hinata, devi andare di sopra e dirgli che Max non c'è più, devi...»

Poso Max davanti a me, afferro il suo braccio e lo avvicino ai miei occhi. Traccio con le dita il segno del morso, apro la bocca ancora, ma non ne esce alcun suono.

Non è possibile, non può essere.

Era integro, non me ne sono accorto e...

No, non è vero. Sto sognando, questo è un incubo ad occhi aperti.

Perché Tooru non fuggirebbe mai da me, mi ama. Non può lasciarmi, non può andarsene.

«Hajime, ragiona un attimo e ascoltami...»

«Da quanto ti ha morso?» Sussurro piano. «Ti prego, Tooru. Non mentirmi, dimmi da quanto sei stato morso.»

«Da poco prima di chiamarti con il walkie-talkie, Hajime.»

Fa scorrere le dita sulla mia mano, abbassa il capo e l'appoggia contro la mia spalla.

Non piange.

Si stringe in silenzio, il polso rimane tra le mie dita.

☽ 𝗶 𝗳𝗼𝘂𝗻𝗱 𝘆𝗼𝘂 ᶦʷᵃᵒᶦDove le storie prendono vita. Scoprilo ora